billyjo3
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giovedì 29 novembre 2012
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il divertimento del politically incorrect
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L'esordio sul grande schermo di Seth MacFarlane, già papà della serie animata "I Griffin", è un graffiante saggio di comicità demenziale e politically incorrect. "Ted" è una dissacrante critica agli usi e costumi della moderna società americana, modello mondiale di benessere economico e politico. Il film gioca infatti a smontare gli ideali del cittadino medio, puntando tutto sull'assurdità dell'intreccio narrativo e sull'esplosività dei dialoghi folli, messi in scena con meravigliosa e geniale ambiguità. Lo sguardo registico si fa per questo autoironico e disincantato, lasciandosi saggiamente coadiuvare dalla freschezza delle trovate comiche e dai già celebri scambi di battute tra il sempre bravo Mark Wahlberg e lo sboccatissimo orsetto generato in CGI.
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L'esordio sul grande schermo di Seth MacFarlane, già papà della serie animata "I Griffin", è un graffiante saggio di comicità demenziale e politically incorrect. "Ted" è una dissacrante critica agli usi e costumi della moderna società americana, modello mondiale di benessere economico e politico. Il film gioca infatti a smontare gli ideali del cittadino medio, puntando tutto sull'assurdità dell'intreccio narrativo e sull'esplosività dei dialoghi folli, messi in scena con meravigliosa e geniale ambiguità. Lo sguardo registico si fa per questo autoironico e disincantato, lasciandosi saggiamente coadiuvare dalla freschezza delle trovate comiche e dai già celebri scambi di battute tra il sempre bravo Mark Wahlberg e lo sboccatissimo orsetto generato in CGI. Per il suo tono grottesco e smaliziato, "Ted" rappresenta un importante anello di congiunzione nell'evoluzione della classica parodia, ormai sempre più pesantemente influenzata dalla contaminazione del trash all'interno dell'intreccio narrativo. Se Mel Brooks, con i suoi innumerevoli classici -da "Frankenstein Junior" a "Balle spaziali"- ha segnato l'alba del genere parodistico, Seth MacFarlane ne rappresenta a pieno titolo la modernità, proiettando ancora oltre i confini dell'assurdo per divertire.
La spinta moralmente sbagliata dello script riesce a restare quasi sempre coerente e decisa nell'evitare falsi compromessi, tranne che nello scontato e troppo melenso finale. Nonostante tutto, forse MacFarlane non se l'è sentita di risultare troppo sgarbato nei confronti del pubblico, che ha risposto con passione alla sua chiamata inondando i cinema con incassi record in tutto il mondo. Già nominato per via di questo incredibile successo mattatore ufficiale della prossima notte degli Oscar, MacFarlane progetta ora la prossima mossa, che potrà segnare definitivamente la consacrazione di uno degli autori comici più importanti del panorama cinematografico mondiale.
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purplerain
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giovedì 21 febbraio 2013
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originale!!
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Simpatica commedia con un bel cast di attori e un orsacchiotto simil Babe!! Peccato per la volgarità e qualche parolaccia di troppo, perchè poteva essere una commedia per tutta la famiglia, ma si spinge troppo sull'aceleratore di parolacce e sesso spinto!! L'idea di dar vita ad un pupazzo è abbastanza simpatica, anche se tutto sommato il resto del film vive di luoghi comuni continui: relazione tra una ragazza in carriera continuamente corteggiata e un povero ragazzo bello ma senza arte nè parte; lei già matura lui eterno bambino; il terzo incomodo rappresentato da un orsacchiotto che prende vita!! Il tema dell'amicizia è quello predominante in tutto il film: la "relazione" tra il protagonista e il suo giocattolo animato mette
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Simpatica commedia con un bel cast di attori e un orsacchiotto simil Babe!! Peccato per la volgarità e qualche parolaccia di troppo, perchè poteva essere una commedia per tutta la famiglia, ma si spinge troppo sull'aceleratore di parolacce e sesso spinto!! L'idea di dar vita ad un pupazzo è abbastanza simpatica, anche se tutto sommato il resto del film vive di luoghi comuni continui: relazione tra una ragazza in carriera continuamente corteggiata e un povero ragazzo bello ma senza arte nè parte; lei già matura lui eterno bambino; il terzo incomodo rappresentato da un orsacchiotto che prende vita!! Il tema dell'amicizia è quello predominante in tutto il film: la "relazione" tra il protagonista e il suo giocattolo animato mette in difficoltà la love story fra i due adulti, perchè tra John e Ted, questo è il nome dell'orsacchiotto, l'amicizia è eterna!! E per questo, siccome nessuno dei due rinuncia all'amicizia dell'altro, la storia d'amore vivrà vicissitudini continue fino al finale particolare!! In fondo l'amicizia è un tema importante e il regista si preoccupa di trattarlo in maniera completa e complessa, accompagnato da una sceneggiatura convincente da questo punto di vista, ma da dialoghi che appaiono piuttosto banali e scontati, e coll'andare avanti del film sembra già di conoscerne intermezzo e finale!! Resta comunque un discreto film, capace di accendere un po' la fantasia di chi lo guardda, di mostrare che l'amicizia è più eterna dell'amore, ma che spesso mettiamo da parte persone e sentimenti in nome di qualcosa di cui forse non abbiamo piena coscienza!!
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preziosa
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venerdì 26 ottobre 2012
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ted l'orsetto parlante più mitico che ci sia!!!
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Ho gradito moltissimo questo film tanto che l'ho visto due volte al cinema, appena uscito e l'altro giorno. E' una fantastica commedia, è un misto di favola e di fantasia popolata da personaggi umani e da Ted personaggio inanimato che per desiderio di un bambino solo che ha difficoltà a fare amicizia con i ragazzini della sua età, si anima e si trasforma in un orsetto parlante speciale che assume tutti i comportamenti tipici degli umani, con tanto di pregi, qualità e molti difetti...(ricorda molto Pinocchio di Collodi..) Ted e il ragazzino diventeranno amici per la pelle e cresceranno insieme, a volte sembra quasi che sia più uomo vero, saggio e adulto l'orsetto che non l'amico John Bennet uomo vero!!!
Questa piacevole e divertente commedia è stata vietata ai minori di 14 anni per certe scene un po' spinte e per le molte parolacce che dice Ted, perciò non è adatto ai bambini, va bene per gli adolescenti e gli adulti.
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Ho gradito moltissimo questo film tanto che l'ho visto due volte al cinema, appena uscito e l'altro giorno. E' una fantastica commedia, è un misto di favola e di fantasia popolata da personaggi umani e da Ted personaggio inanimato che per desiderio di un bambino solo che ha difficoltà a fare amicizia con i ragazzini della sua età, si anima e si trasforma in un orsetto parlante speciale che assume tutti i comportamenti tipici degli umani, con tanto di pregi, qualità e molti difetti...(ricorda molto Pinocchio di Collodi..) Ted e il ragazzino diventeranno amici per la pelle e cresceranno insieme, a volte sembra quasi che sia più uomo vero, saggio e adulto l'orsetto che non l'amico John Bennet uomo vero!!!
Questa piacevole e divertente commedia è stata vietata ai minori di 14 anni per certe scene un po' spinte e per le molte parolacce che dice Ted, perciò non è adatto ai bambini, va bene per gli adolescenti e gli adulti. Ted piace anche agli adulti, proprio perchè parla e si comporta come un umano, con tutti i pregi e difetti che gli esseri umani possono avere, quindi Ted è stato voluto così dal suo ideatore, più simile a noi umani anche se ha molti vizi: dice molte parolacce, fuma marijuana, beve alcoll, va con le escort, quindi di per sè non è molto educativo, si diverte passare le sue giornate giocando alla play station, si comporta da birbaccione con le donne. Inoltre combina un po' di guai e pasticci al suo migliore amico, si comporta così perchè non ha il peso delle responsabilità essendo un orsetto di peluche, ma all'occorenza sa dimostrarsi "amico vero e adulto come un essere umano" Ted piace perchè ha anche buoni sentimenti, è romantico e generoso. Ted è troppo forte e mitico, è l'orsetto più divertente, esilarante e simpatico che si possa aver visto al cinema!!!
E' veramente bella storia d'amicizia, d'amore, di fantasia, anche con momenti emozionati, di suspance e commeventi, in parte ricorda e rimanda alla favola di Pinocchio di Collodi, là è un pezzo di legno che prende vita e diventa bambino per il desiderio di mastro Geppetto di avere un figlio, qui è un bambino che desidera avere un amico del cuore e l'orsetto di peluche pur rimandendo tale, comincia a parlare, a muoversi, a pensare e comportarsi come un essere umano. Ted è stato pensato così, perchè altrimenti sarebbe stata una favola come un'altra, non una storia che cattura gli spettatori e non avrebbe così tanto successo tra il pubblico.
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paolo salvaro
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domenica 21 ottobre 2012
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ted: ovvero un orsetto strafatto di crack
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I protagonisti di questa storia sono un bambino introverso e l'orsacchiotto di peluche regalatogli dai genitori a Natale quando il piccolo aveva otto anni. Sentendosi terribilmente solo, il bambino desiderò che l'orsetto prendesse vita per poter chiacchierare con lui come se fosse un essere umano. Il desiderio del piccolo John fu così forte che Ted si animò, divenendo per lui un amico autentico. 27 anni dopo John è ormai un adulto ultratrentenne fidanzato da ben quattro anni con una splendida ragazza di nome Lori, ma non ha ancora avuto la forza di liberarsi del suo orsacchiotto, anzi, passa ancora la maggior parte del suo tempo a rollare canne, pippare Crack e ad ubriacarsi alle feste insieme a Ted senza prestare particolare attenzione al suo lavoro e alla sua donna.
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I protagonisti di questa storia sono un bambino introverso e l'orsacchiotto di peluche regalatogli dai genitori a Natale quando il piccolo aveva otto anni. Sentendosi terribilmente solo, il bambino desiderò che l'orsetto prendesse vita per poter chiacchierare con lui come se fosse un essere umano. Il desiderio del piccolo John fu così forte che Ted si animò, divenendo per lui un amico autentico. 27 anni dopo John è ormai un adulto ultratrentenne fidanzato da ben quattro anni con una splendida ragazza di nome Lori, ma non ha ancora avuto la forza di liberarsi del suo orsacchiotto, anzi, passa ancora la maggior parte del suo tempo a rollare canne, pippare Crack e ad ubriacarsi alle feste insieme a Ted senza prestare particolare attenzione al suo lavoro e alla sua donna. Ted è nel frattempo divenuto un qualsiasi fattone ninfomane ed è così inserito nella vita del suo padrone da accompagnarlo al lavoro in macchina, con risultati immaginabili. La trama non subisce ulteriori grandi sviluppi: ci vengono presentati il capo di Lori, ossessionato dal desiderio di averla, un improponibile padre e il suo obeso figlio (che incarna alla perfezione lo spirito della new generation americana), ossessionati dal desiderio di avere Ted, un collega di John chiamato Guy che si scoprirà essere Gay e fidanzato con Ryan Reynolds, ossessionato dal desiderio di farselo mettere nel deretano, e poco altro. Eccellente esordio per Seth MacFarlane in cabina di regia, con un film che incarna alla perfezione lo spirito dissacrante, blasfemo, demenziale ed irriverente dei Griffin, di America Dad e del Cleveland Show. Tre stelle meritate.
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fedson
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martedì 19 febbraio 2013
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specchio della società di oggi
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Seth MacFarlane dà il via libera alla sua perversa fantasia fumettistica, instaurandola (ed incorniciandola) in uno dei film più grotteschi e tristemente brutti della storia del cinema. C'è di tutto: sesso, droga, fumo, umorismo no-sense (per niente in contesto no-sense), imprecazioni a più non posso (e usate anche quando non è necessario), forzature comiche che si assemblano nel ridicolo. Il successo al botteghino, circa 600 milioni di dollari in tutto il mondo, viene semplicemente spiegato dall'uso di un probabile e all'apparenza innocuo orsetto di peluche, che altro non è che la reincarnazione di un vero e proprio stupro verso il cinema di serie A e nei confronti di chi vive per la settima arte.
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Seth MacFarlane dà il via libera alla sua perversa fantasia fumettistica, instaurandola (ed incorniciandola) in uno dei film più grotteschi e tristemente brutti della storia del cinema. C'è di tutto: sesso, droga, fumo, umorismo no-sense (per niente in contesto no-sense), imprecazioni a più non posso (e usate anche quando non è necessario), forzature comiche che si assemblano nel ridicolo. Il successo al botteghino, circa 600 milioni di dollari in tutto il mondo, viene semplicemente spiegato dall'uso di un probabile e all'apparenza innocuo orsetto di peluche, che altro non è che la reincarnazione di un vero e proprio stupro verso il cinema di serie A e nei confronti di chi vive per la settima arte. L'orsetto parla, beve, balla con splendide donne, fuma e addirittura fa sesso! Tutto viene spiegato anche dalla furba mente dello stesso MacFarlane, venuto nel posto giusto al momento giusto per produrre questo film che, a mio parere, dovrebbe andare a far parte in primis nella categoria dei "trash dei trash". La sceneggiatura, opera sempre di Farlane, non riesce nemmeno a raggiungere un discreto livello di comicità, anzi, viene totalmente ridicolizzata, da battute dotate di fin troppi doppi sensi e pure idiozie, fino a raggiungere l'assurdo. Film che altro non è che l'immagine riflessa di un'intera generazione che, ahimé, ormai anche nella settima arte sembra aver preso il via (e si spera non il sopravvento).
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tonysamperi
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lunedì 8 ottobre 2012
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l'apparenza inganna!
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Approda sulla lunga pellicola il creatore della celeberrima serie animata "The family guy" in Italia nota come "I griffin".
Seth MacFarlane ci porta una commedia surreale, quasi in stile sitcom. Il protagonista è un orsacchiotto di peluche. Ma come ho scritto nel titolo l'apparenza inganna! Sotto queste spoglie infatti si nasconde tutto quello che non si può immaginare.
Ted, assieme al suo migliore amico John (Mark Wahlberg - "Il pianeta delle scimmie", "The departed", "Max Payne") sono amici da una vita e passano le loro giornate all'insegna di feste, alcool, fumo e turpiloquio.
Ma questa contrapposizione risulta efficace, e l'umorismo pungente che ne deriva genera un film esilarante dall'inizio alla fine.
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Approda sulla lunga pellicola il creatore della celeberrima serie animata "The family guy" in Italia nota come "I griffin".
Seth MacFarlane ci porta una commedia surreale, quasi in stile sitcom. Il protagonista è un orsacchiotto di peluche. Ma come ho scritto nel titolo l'apparenza inganna! Sotto queste spoglie infatti si nasconde tutto quello che non si può immaginare.
Ted, assieme al suo migliore amico John (Mark Wahlberg - "Il pianeta delle scimmie", "The departed", "Max Payne") sono amici da una vita e passano le loro giornate all'insegna di feste, alcool, fumo e turpiloquio.
Ma questa contrapposizione risulta efficace, e l'umorismo pungente che ne deriva genera un film esilarante dall'inizio alla fine.
Parallelamente a queste vite sfrenate Lori (l'affascinante Mila Kunis - "Amici di letto"), che sta con John da 4 anni, vuole veder crescere questo bambinone. Così inizialmente la storia di John e Lori è in conflitto con la lunga amicizia tra John e Ted, che impedisce a John di assumersi le sue responsabilità nella vita.
Da notare una citazione del celebre E.T. di Spielberg nelle scene iniziali.
Numerosissimi i cameo, la bellissima Laura Vandervoort (la cugina di Superman in "Smallville" e la Lisa di "Visitors"), un inaspettato Ryan Reynolds ("Lanterna Verde", "X-Men origins: Wolverine", "Cambio vita", "Safe house") omosessuale, Sam Jones da "Flash Gordon" e ultima ma non meno importante la cantante Norah Jones (Che siano un caso 2 Jones vicini al protagonista John?).
Non manca un momento triste nel finale, ma che si riprende in un lieto fine.
La comicità è schietta, naturale e irriverente, non tutte le battute riescono, ma sicuramente la maggiorparte. Direi che è stato un bel debutto per Seth MacFarlane e, perchè no, potremmo aspettarci un bel sequel.
SUL CAST:
Perfetto ogni personaggio oserei dire, persino la fidanzata di Ted (Jessica Barth), mi è piaciuto particolarmente Giovanni Ribisi ("Fuori in 60 secondi", "Nemico pubblico", "Avatar") nel ruolo dell'antagonista.
Da segnalare che nella versione originale il narratore è Patrick Stewart, il celebre Charles Xavier degli X-Men.
SUL DOPPIAGGIO:
Inconfondibile Mino Caprio (voce per Peter Griffin) al doppiaggio di Ted. E nel film lui stesso dice "Non ho mica lo stesso doppiatore di Peter Griffin", anche se invece è così.
Al doppiaggio di Patrick Stewart invece, il grande Massimo Corvo.
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