donni romani
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lunedì 1 ottobre 2012
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il ritorno alla vita di freeman ci emoziona
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Ci sono attori capaci di spargere la propria polverina magica su ogni ruolo che interpretano, e Morgan Freeman è sicuramente uno di loro, passando con disinvoltura dai film d'autore ai blockbusters senza mai dimenticare di portare la propria sensibilità sul set. Nel nuovo film di Rob Reiner - "Stand by me" ed "Harry ti presento Sally" tra le sue opere più famose - Freeman interpreta Monte Wildhorn, anziano scrittore di libri western, ormai stanco di scrivere e di vivere, dipendente dall'alcool e su una sedia a rotelle che si trasferisce per l'estate in una casetta sulle rive del lago Greenwood dove dovrà occuparsi del cane del padrone di casa, musicista in tourneè.
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Ci sono attori capaci di spargere la propria polverina magica su ogni ruolo che interpretano, e Morgan Freeman è sicuramente uno di loro, passando con disinvoltura dai film d'autore ai blockbusters senza mai dimenticare di portare la propria sensibilità sul set. Nel nuovo film di Rob Reiner - "Stand by me" ed "Harry ti presento Sally" tra le sue opere più famose - Freeman interpreta Monte Wildhorn, anziano scrittore di libri western, ormai stanco di scrivere e di vivere, dipendente dall'alcool e su una sedia a rotelle che si trasferisce per l'estate in una casetta sulle rive del lago Greenwood dove dovrà occuparsi del cane del padrone di casa, musicista in tourneè. La sua ruvidezza viene pian piano scossa dai vicini di casa, Charlotte O'Neil una mamma divorziata con tre figlie e Carl, un ragazzo autistico. Tra lezioni di immaginazione alla piccola Finnegan O'Neil e la riscoperta di sentimenti dimenticati dopo la morte della moglie Monte scoprirà che la vita può ancora sorprenderlo e che anche lui ha ancora qualcosa da donare agli altri. Una trama semplice, sentimentale nel senso più alto del termine, con personaggi fragili e delicati, che nell'aprirsi agli altri manifestano tutto il dolore passato senza pudori, dimostrandosi persone vere, non quei caratteri tutti spigoli e stereotipi che attraversano la maggior parte delle pellicole. Abilissimo Reiner nel mantenersi sempre in bilico sul crinale delle emozioni senza mai scadere nel sentimentalismo, capace di regalare a Freeman e al cane Ringo-Spot duetti esilaranti, aggiorna il genere "riscoperta della vita" con eleganza e buon gusto, non dimenticando che la bellezza dolce e ammorbidita di Virginia Madsen conferisce alla sua Charlotte una vena sensuale e malinconica di gran pregio. Coraggioso dirigere ed interpretare un film apertamente sentimentale senza personaggi estremi o provocazioni spesso inutili ma che fanno tendenza, ma Reiner e Freman hanno talento e classe da vendere e il risultato dà loro pienamente ragione. Menzione di merito a Flora e all'elefante Tony che riportano Monte alla macchina da scrivere. E alla perfetta sottolineatura musicale che accompagna i vari racconti di Monte e Finnegan con note western piuttosto che da thriller mozzafiato che regalano un tocco ironico alla costruzione di una storia.
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samanta
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sabato 29 luglio 2017
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la vita si vive non si sceglie
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"La vita si vive non si sceglie" questa frase detta dal figlio al padre ne "Il Cammino per Santiago" si adatta bene al film The magic of Belle Isle (La magia dell'isola bella) che ho visto recentemente in Tv. Il film è ambientato in un lago del Nord America (nella realtà Greenwood nello stato di New York) dove va a trascorrere il periodo estivo Monte Wildhorn (Morgan Freeman) scrittore ridotto in carrozzella per un incidente e che era diventato famoso per romanzi western ma dopo la morte della moglie non scrive più ed è diventato alcolizzato. Vicino alla sua casa c'é la villa di di Charlotte O Neil (Virginia Madsen nomination all'Oscar per Sidewais-in viaggio con Jack)) con le tre figlie Willow (Madeline Carrol) 16 anni, Finnegan (Emma Fuhrman) 10 anni e la più piccola (7 anni) Flora, la mamma è in crisi perché sta divorziando dal marito che si dimostra un padre trascurato e dalle contestazioni della figlia adolescente oltre che dalla vitalità immaginativa di Finnegan.
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"La vita si vive non si sceglie" questa frase detta dal figlio al padre ne "Il Cammino per Santiago" si adatta bene al film The magic of Belle Isle (La magia dell'isola bella) che ho visto recentemente in Tv. Il film è ambientato in un lago del Nord America (nella realtà Greenwood nello stato di New York) dove va a trascorrere il periodo estivo Monte Wildhorn (Morgan Freeman) scrittore ridotto in carrozzella per un incidente e che era diventato famoso per romanzi western ma dopo la morte della moglie non scrive più ed è diventato alcolizzato. Vicino alla sua casa c'é la villa di di Charlotte O Neil (Virginia Madsen nomination all'Oscar per Sidewais-in viaggio con Jack)) con le tre figlie Willow (Madeline Carrol) 16 anni, Finnegan (Emma Fuhrman) 10 anni e la più piccola (7 anni) Flora, la mamma è in crisi perché sta divorziando dal marito che si dimostra un padre trascurato e dalle contestazioni della figlia adolescente oltre che dalla vitalità immaginativa di Finnegan. Dopo le schermaglie iniziali, Monte instaura un bel rapporto con i vicini specie con la vispa Finnegan a cui da lezioni di immaginazione e di fantasia, ma anche con la madre con cui instaura un rapporto che non è solo di amicizia ma anche affettivo (belle le scene in cui lei suona Bethoven e lui l'ascolta con le finestre aperte nella casa vicina).(SPOILER) il film si conclude con lui che dopo essere partito e avere abbandonato l'alcool ritorna al lago e compra la casa in cui aveva passato le vacanze estive, con i soldi che ha ricevuto per la vendita dei diritti cinematografici che in un primo tempo aveva rifiutato, decidendo di vivere accanto a quella che considera ormai la sua nuova famiglia.
E' un film piacevole ben diretto con mano sicura da Bob Reiner (Harry ti presento Dally, Il presidente una storia d'amore, Codice d'onore) senza scene di nudo o parolacce e senza quella che Piero Farinotti chiama il momento omossesuale "obbligatorio e strategico" di ogni film ormai, anche se si tratta di scene che non c'entrano nulla con la storia. Il film si presenta senza sentimentalismi eccessivi, ma insegna che la vita comunque essa si presenti anche da una carrozzella è importante e merita di essere vissuta per sé e per gli altri, nel film non solo Monte ritrova la serenità e la felicità ma la dona anche agli altri specie a Charlotte e a Finnegan con cui instaura un rapporto speciale. Certamente il valore aggiunto è l'interpretazione di Morgan Freeman come al solito eccezionale, Morgan si dimostra bravo nei più vari personaggi, in questo film recitare sempre seduto in una carrozzella non è facile anzi è complesso, ma recita con una naturalezza che è fuori dal comune, certamente è uno dei più bravi attori attualmente in circolazione. Bravi anche gli altri interpreti su cui emergono Virgina Madsen e la piccola Finnegan che dimostra una personalità vivace e promettente per la futura carriera. Ottima poi la fotografia e i paesaggi lacustri, bella la colonna sonora in cui spicca non solo musica moderna ma anche la Patetica di Bethoven. Il film del 2012 ebbe una buona accoglienza negli U.S.A. (oltre 100 milioni di $ di incassi.
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luigi chierico
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martedì 27 dicembre 2016
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delizioso
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Non capita sovente, da qualche hanno, di vedere un film leggero, dolcemente delicato, passato inosservato, in silenzio. Un buon film con protagonisti tre bambine ed un anziano. Un film senza uso di parolacce o di scene indecenti, di sparatorie ed inseguimenti.
Un piccolo gioiello per chi desidera trascorrere un po’ del suo tempo nella magica “Belle Isle” in compagnia di attori simpatici e bravi con un Morgan Freeman eccezionale, bravissimo nella interpretazione fisica e di ruolo di Monte Wildhorn. Come nel film “Il vento del perdono” anche in questo Morgan Freeman è costretto a recitare stando seduto in una sedia, gravemente ferito alle gambe. Ma quel che parla è il suo volto, il suo sguardo.
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Non capita sovente, da qualche hanno, di vedere un film leggero, dolcemente delicato, passato inosservato, in silenzio. Un buon film con protagonisti tre bambine ed un anziano. Un film senza uso di parolacce o di scene indecenti, di sparatorie ed inseguimenti.
Un piccolo gioiello per chi desidera trascorrere un po’ del suo tempo nella magica “Belle Isle” in compagnia di attori simpatici e bravi con un Morgan Freeman eccezionale, bravissimo nella interpretazione fisica e di ruolo di Monte Wildhorn. Come nel film “Il vento del perdono” anche in questo Morgan Freeman è costretto a recitare stando seduto in una sedia, gravemente ferito alle gambe. Ma quel che parla è il suo volto, il suo sguardo. I sentimenti del protagonista di questa vicenda sono affidati ad un attore che veramente ne sa fare un’arte. Il luogo magico è bellissimo e le persone che lo abitano sono di una purezza di spirito che è candore, di una bellezza raffinata in armonia con l’ambiente, e la musica è armonia in ogni momento. Le mani della bella attrice Virginia Madsen, nella parte della signora Charlotte O’Neil, suonano al pianoforte “La patetica” di Beethoven, melodia che incanta Monte Wildhorn, che per ascoltarla “terrebbe le finestre aperte”.
Una buona regia ed interpretazione, una bella colonna sonora, ottima regia e buona fotografia.Una magnifica sceneggiatura, non c’è da perdere una parola tra la narrazione fantastica e la verità. Un film sul libro e sulla scrittura. “Ho sempre pensato ad un libro come ad un amico che fa ciò che nessuno può fare: star zitto quando devi pensare” dice la signora O’Neil al noto scrittore di western che “adora la sua macchina da scrivere perché lo fa sentire un semplice umano”. Gli altri giovani protagonisti sono Emma Fuhrmann, nella parte di Finnegan O Neil, Madeline Carrol, nella parte di sua sorella maggiore Willow ,di Nicolette Pierinim, nella parte di Flora, la sorellina minore, ed infine Kenan Thompson . Tra l’anziano Monte Wildhorn e la giovanissima Finn (Finnegan) si instaura un rapporto d’amicizia tanto forte che sarà solo lei a conoscere la verità dello strano ospite arrivato nell’ isola ed andato ad abitar vicino a casa sua. Finn, dalla fertile fantasia e dallo sguardo dolce ed impertinente,apprenderà che il segreto di chi vuol essere uno scrittore sta “nel vedere quello che non si vede, di immaginare solo cose che sono nella sua mente” perché “l’immaginazione è la più potente forza messa a disposizione dell’uomo” come “la mente ne è una fedele consigliera”.
La loro amicizia compie la magia che coinvolge tutti grandi e piccoli in un alternarsi di momenti tristi e felici, di sogni e sentimenti che rendono la storia del film romantica. L’amore sebbene “a volte i papà e le mamme possono non essere felici insieme” ha tante espressioni,un diamante da tante sfaccettature, occorre solo avere l’animo puro o disponibile a trovarlo ovunque, anche tra un uomo malato ed un cane.cibar22@libero.it
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