Credo si possa definire il film un"horror intelligente", perché rispettoso del miglior "cliché"del genere, quello per cui, rovesciando una proposizione di Wittgenstein"L'enigma esiste"; cioè,, in altri termini, non tutto è chiaro ed esibito fin dall'inizio. Quando in un film sappiamo che ci sono vampiri, lupi mannari, fantasmi o altro ben profilati fin dall'inizio, siamo di fronte al banale, allo scontato, al cliché idiota(nell'accezione letterale, dal greco, quindi a quanto è consono alle regole più scontate e"locali"), mentre l'inversione di ciò attiene alla novità, alla creazione di qualcosa di"nuovo"(almeno relativamente).
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Credo si possa definire il film un"horror intelligente", perché rispettoso del miglior "cliché"del genere, quello per cui, rovesciando una proposizione di Wittgenstein"L'enigma esiste"; cioè,, in altri termini, non tutto è chiaro ed esibito fin dall'inizio. Quando in un film sappiamo che ci sono vampiri, lupi mannari, fantasmi o altro ben profilati fin dall'inizio, siamo di fronte al banale, allo scontato, al cliché idiota(nell'accezione letterale, dal greco, quindi a quanto è consono alle regole più scontate e"locali"), mentre l'inversione di ciò attiene alla novità, alla creazione di qualcosa di"nuovo"(almeno relativamente). C'è poi l'inizio che "enigmaticamente"si riallaccia alla conclusione del film, dando dunque adito a una doppia lettura com-possibile: o l'inizio(cronologico)precede-anticipa la conclusione oppure, invece, la conclusione è diversa da quella che era "lecito"prevedere. El Gato
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