pier delmonte
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venerdì 3 ottobre 2014
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non il massimo
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Mississippi , due ragazzini che danno una impennata improvvisa alla loro crescita, un po’ troppo gas eh, e sono al centro di una questione enorme, ma la storia e’ il pretesto per raccontare allo spettatore che con l’amore non si scherza, lo sa bene Ellis, piccolo protagonista di questo film se vuoi pesante, se vuoi ripetitivo, se vuoi mediocremente recitato… Matthew McConaughey molto meglio in Dallas Buyers Club … pero’ ci sono quei due tre minuti che mi hanno commosso … e allora Mud val la pena vederlo.
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(di francesco2)
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flyanto
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martedì 9 settembre 2014
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un processo di maturazione adolescenziale grazie a
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Film in cui si narra di due ragazzi adolescenti di quattordici anni che nel corso delle loro traversate sul fiume con la barca si imbattono in un fuggiasco di nome Mud. Questi è infatti ricercato sia dalla polizia che dai fratelli dell'uomo che egli ha ucciso al fine di difendere la ragazza da lui amata. Usando il proprio fascino di uomo misterioso e maturo egli si fa aiutare per un'eventuale sua futura e programmata fuga dai due ragazzi che, per quanto possono, si adoperano in ogni modo di essergli utile. La situazione ovviamente precipiterà e Mud verrà raggiunto dai suoi seguaci che però riuscirà in un certo qual modo ad eludere.
Questa pellicola di Jeff Nichols, avventurosa ed indirizzata principalmente ad un pubblico di adolescenti, risulta nel complesso assai poco realistica in molti frangenti della vicenda nonchè, pure, troppo prolissa nell' esposizione della sua narrazione che avrebbe trovato maggior giovamento se sfoltita di parecchie scene.
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Film in cui si narra di due ragazzi adolescenti di quattordici anni che nel corso delle loro traversate sul fiume con la barca si imbattono in un fuggiasco di nome Mud. Questi è infatti ricercato sia dalla polizia che dai fratelli dell'uomo che egli ha ucciso al fine di difendere la ragazza da lui amata. Usando il proprio fascino di uomo misterioso e maturo egli si fa aiutare per un'eventuale sua futura e programmata fuga dai due ragazzi che, per quanto possono, si adoperano in ogni modo di essergli utile. La situazione ovviamente precipiterà e Mud verrà raggiunto dai suoi seguaci che però riuscirà in un certo qual modo ad eludere.
Questa pellicola di Jeff Nichols, avventurosa ed indirizzata principalmente ad un pubblico di adolescenti, risulta nel complesso assai poco realistica in molti frangenti della vicenda nonchè, pure, troppo prolissa nell' esposizione della sua narrazione che avrebbe trovato maggior giovamento se sfoltita di parecchie scene. Indubbiamente lo scopo del film era quello di costruire e di presentare al pubblico una storia di crescita di ragazzi, attraverso un episodio che li farà maturare, ma l'intero assetto dell'opera di Nichols non dimostra di essere affatto originale (dal momento che tale tema di crescita tra adolescenti è già stato ampiamente trattato nel cinema precedentemente) e pertanto si risolve essere un racconto banale e scontato. Forse, si riesce a salvare la rappresentazione della fascinazione in generale che il protagonista Mud esercita sui due ragazzini che quasi lo ammirano e ne giustificano il comportamento, ma nulla di più.
Un vero peccato per Matthew Mc Conaughey che è un attore assai bravo e che qui, sebbene all'altezza della sua parte, appare alquanto sprecato.
Insomma, un film che non aggiunge nulla di nuovo al panorama cinematografico. Peccato!
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(di brian77)
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(di giziliol)
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veritasxxx
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lunedì 8 settembre 2014
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mcconaughey contro tutti
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Jeff Nichols dirige Matthew McConaughey in un film precedente all'apprezzato Dallas Buyers Club dello scorso anno. Due ragazzini dell'Arkansas residenti in un barcone sulle rive del fiume Mississippi, trascinati dallo spirito di avventura tipico dei quattordici anni, incontrano un fuggiasco su un'isola e lo aiutano a riparare una barca permettendogli così di fuggire e di salvarsi le penne. Quella di Mud è un'America rurale dove i sentimenti e gli ideali più puri hanno il sopravvento: amore, gelosia, rispetto, amicizia. E i due ragazzi, affascinati dai racconti e dall'aria di uomo vissuto di McConaughey e ritrovando in lui la figura paterna che la vita ha negato loro, impareranno il prezzo della coerenza con certi ideali e nel frattempo diventeranno uomini.
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Jeff Nichols dirige Matthew McConaughey in un film precedente all'apprezzato Dallas Buyers Club dello scorso anno. Due ragazzini dell'Arkansas residenti in un barcone sulle rive del fiume Mississippi, trascinati dallo spirito di avventura tipico dei quattordici anni, incontrano un fuggiasco su un'isola e lo aiutano a riparare una barca permettendogli così di fuggire e di salvarsi le penne. Quella di Mud è un'America rurale dove i sentimenti e gli ideali più puri hanno il sopravvento: amore, gelosia, rispetto, amicizia. E i due ragazzi, affascinati dai racconti e dall'aria di uomo vissuto di McConaughey e ritrovando in lui la figura paterna che la vita ha negato loro, impareranno il prezzo della coerenza con certi ideali e nel frattempo diventeranno uomini. Reese Witherspoon nella parte della bella bionda a cui il protagonista ha dedicato la vita, incasinandosela non poco, è un po sbiadita ma risulta sufficientemente credibile nell'economia della storia.
Quello che brilla, oltre a un Sam Shepard in un'interpretazione di mestiere del vecchio patrigno saggio che salverà il culo a tutti nell'epilogo della storia, è piuttosto la rivelazione dei due precocissimi protagonisti (Tye Sheridan e Jacob Lofland nel ruolo di Ellis e Neckbone), che bucano lo schermo con l'innocenza della loro età e la professionalità di attori già navigati. Specialmente Sheridan mi ha ricordato vagamente il River Phoenix di Stand by me, con la sua aria da giovane leader in un mondo dominato dagli adulti. Il racconto pur nei suoi toni pacati scorre gradevole e ci si appassiona al destino di Mud e la sua banda, anche se i pericoli sono tanti e tali da far presagire un ending tutt'altro che happy. Finirà bene però, e l'avventura fluviale dei piccoli eroi si concluderà per ricominciare in città, dove le belle fanciulle non mancano e ci sarà occasione di mettere a frutto la maturità acquisita.
Un film atipico ma ben realizzato questo Mud, e l'ennesima prova convincente di McConaughey che dimostra di essere a pieno merito uno dei migliori attori di Hollywood del momento, capace di trasformarsi e di entrare in ruoli molto diversi tra loro.
Bellissima la fotografia di Nichols in alcuni scorci dei tramonti sul fiume, e riuscitissima la progressione del racconto, per quanto le scene di azione siano poche a parte lo scontro a fuoco finale: per un attimo ci si sente ancora giovani, a rubare motori da discariche per aiutare un "amico" senza un vero motivo come solo gli adolescenti con la loro incoscienza riescono a fare. Ci fosse stato solo un po' più di ritmo, specie nei vari messaggi cartacei mandati da Mud alla sua bella (cellulari niente in Arkansas?), e sarebbe stato un piccolo capolavoro. Siamo al limite delle quattro stelle, ma non mi sento di sbilanciarmi troppo perchè è un buon film, ma niente che resterà marchiato a fuoco nella storia del cinema.
"Perchè dovevo richiamarti secondo te?"..."Perchè tu sei la mia ragazza!". Cresci piccolo, cresci...
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mario nitti
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domenica 7 settembre 2014
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la linea d'ombra con qualche ombra
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Il film racconta quel particolare momento in cui due ragazzini quattordicenni cessano di essere bambini e diventano, in modo misterioso, ma definitivo, qualche cosa di nuovo.
L’evento che scatena il passaggio è l’incontro con un uomo misterioso, Mud (Matthew McConaughey) , che vive nascosto su un’isoletta del Mississipi. Mud è ricercato dai partenti di un uomo che ha ucciso perché maltrattava la donna da lui amata fin da ragazzo. Insieme ai ragazzi cerca di disincagliare una barca finita sull’isola durante l’ultima alluvione e con quella spera di fuggire per sempre insieme alla sua donna, che lo attende in un Motel, ma che ricambia in modo incerto l’amore dell’uomo che ha ucciso per lei
Questi gli ingredienti della storia, che si presenta interessante, supportata da buoni gli attori e un’ottima ambientazione: questi i pregi.
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Il film racconta quel particolare momento in cui due ragazzini quattordicenni cessano di essere bambini e diventano, in modo misterioso, ma definitivo, qualche cosa di nuovo.
L’evento che scatena il passaggio è l’incontro con un uomo misterioso, Mud (Matthew McConaughey) , che vive nascosto su un’isoletta del Mississipi. Mud è ricercato dai partenti di un uomo che ha ucciso perché maltrattava la donna da lui amata fin da ragazzo. Insieme ai ragazzi cerca di disincagliare una barca finita sull’isola durante l’ultima alluvione e con quella spera di fuggire per sempre insieme alla sua donna, che lo attende in un Motel, ma che ricambia in modo incerto l’amore dell’uomo che ha ucciso per lei
Questi gli ingredienti della storia, che si presenta interessante, supportata da buoni gli attori e un’ottima ambientazione: questi i pregi. Il film con grosse potenzialità che si perdono un po’ a causa della lentezza del racconto, di alcuni passaggi un po’ macchinosi e di alcuni (purtroppo più di uno) personaggi non così ben disegnati: la carenza più grave riguarda il “cattivo”, cioè il padre dell’ucciso che vuole la morte del protagonista, descritto come una figura decisiva e lasciato poi ai margini degli eventi.
Così, nonostante le buone premesse, si arriva in fondo alla pellicola un po’ delusi e più affaticati del necessario.
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[+] tempi cinematografici
(di albimolina)
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gianleo67
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lunedì 1 settembre 2014
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racconto di formazione...fluviale
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In un villaggio fluviale dell'Arkansan, tra le scorribande lungo fiume e i sogni romantici di un'adolescenza in erba, il quattordicenne Ellis passa le sue giornate tra i lavoretti per un padre in crisi esistenziale e coniugale e la compagnia del suo amico Neckbone, orfano cresciuto da uno zio scapestrato e donnaiolo. Durante la sortita in un'isoletta vicina si imbattono in un personaggio sconosciuto e misteriso che vive come un reietto e che racconta loro una strana storia di vendetta e di passione, convolgendoli nel suo disperato progetto di fuga con una ragazza bellissima quanto pericolosa.
Già autore di un'opera d'esordio sulle tresche familiari di una provincia americana profonda e contraddittoria (Shotgun Stories -2007) e delle ossessioni metereopatiche di un padre di famiglia precipitato nell'incubo di una intangibile vulnerabilità (Take Shelter - 2011), il talentuso e giovane Jeff Nichols si sposta sul versante più sicuro e collaudato del racconto di formazione in cui l'approdo insulare all'età adulta si rispecchia nelle torbide acque di un noir per la verità un pò ingenuo e prevedibile, ridotto com'è a semplice pretesto narrativo per il facile accumulo dei più classici topoi letterari: dal conflitto generazionale alla scoperta del sentimento amoroso, dall'eroismo avventuroso al desiderio di libertà e di fuga, sempre all'interno di una dialettica delle parti dove la narrazione del protagonista adulto diventa essa stessa l'esplicito richiamo ad abbandonare le certezze dell'infanzia e proiettarsi lungo il periglioso cammino di una incipiente maturità.
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In un villaggio fluviale dell'Arkansan, tra le scorribande lungo fiume e i sogni romantici di un'adolescenza in erba, il quattordicenne Ellis passa le sue giornate tra i lavoretti per un padre in crisi esistenziale e coniugale e la compagnia del suo amico Neckbone, orfano cresciuto da uno zio scapestrato e donnaiolo. Durante la sortita in un'isoletta vicina si imbattono in un personaggio sconosciuto e misteriso che vive come un reietto e che racconta loro una strana storia di vendetta e di passione, convolgendoli nel suo disperato progetto di fuga con una ragazza bellissima quanto pericolosa.
Già autore di un'opera d'esordio sulle tresche familiari di una provincia americana profonda e contraddittoria (Shotgun Stories -2007) e delle ossessioni metereopatiche di un padre di famiglia precipitato nell'incubo di una intangibile vulnerabilità (Take Shelter - 2011), il talentuso e giovane Jeff Nichols si sposta sul versante più sicuro e collaudato del racconto di formazione in cui l'approdo insulare all'età adulta si rispecchia nelle torbide acque di un noir per la verità un pò ingenuo e prevedibile, ridotto com'è a semplice pretesto narrativo per il facile accumulo dei più classici topoi letterari: dal conflitto generazionale alla scoperta del sentimento amoroso, dall'eroismo avventuroso al desiderio di libertà e di fuga, sempre all'interno di una dialettica delle parti dove la narrazione del protagonista adulto diventa essa stessa l'esplicito richiamo ad abbandonare le certezze dell'infanzia e proiettarsi lungo il periglioso cammino di una incipiente maturità. Meno riuscito ed originale di un piccolo gioiello del cinema di formazione come 'Stand by me - Racconto di un'estate' che Rob Rainer adattò da un nostalgico racconto breve di Stephen King e non ostante la dichiarata ispirazione alle cronache picaresche di monelli in fuga che Marc Twain ambientò lungo le rive del Mississipi (da 'Le avventure di Tom Sawyer' ad 'Huckleberry Finn'), il film di Nichols sembra animato da un intento didascalico che ne riduce tanto il potenziale evocativo dei modelli di riferimento (la poetica struggente di un ingenuo ideale amoroso su tutte) quanto le suggestioni di una narrazione che sembra arenarsi dietro le incertezze di un montaggio che ne appiattisce i tempi e mortifica il ritmo, passando dalla scoperta di una casa (pardon una barca) sull'albero alla precipitosa fuga di un finale tanto (fintamente) cruento quanto (fatalmente) consolatorio. Se il limite principale della pellicola sta prorpio nella prevedibile banalità della scrittura filmica, laddove tutti i personaggi finiscono per assecondare ruoli e situazioni che mancano il bersaglio di una vocazione al realismo sociale iscritto nel contesto dell'ambientazione (la favoletta adolescenziale appare abbastanza esile e scontata), appare più credibile sul versante delle caratterizzazioni, dimostrandosi ancora una volta che il cinema americano è comunque un cinema di attori e dove, pur nella qualità di scenari e fotografia, a restare impressi sono i volti dei suoi protagonisti, dal sorriso sornione di un dinoccolato McConaughey alla tenera ingenuità del giovane Sheridan, dal carisma laconico dell'inossidabile Shepard alle grazie sinuose della bella Witherspoon. Presentato alla 65ª edizione del Festival di Cannes del 2012 e distribuito in Italia a due anni di distanza, solo dal 28 agosto 2014. A ben guardare però, non abbiamo rischiato di perderci molto.
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[+] e allora....
(di francesco2)
[ - ] e allora....
[+] stand by me..........
(di francesco2)
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mike86
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giovedì 28 agosto 2014
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finalmente!!!!
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Era ora, lo aspettavo da tempo!
Mud è geniale, folle, bellissimo, emozionante e molto altro ancora. mi sono immerso totalmente in questo film, nell'ambientazione, nella storia, nei dialoghi. Film che ti prende , ti tiene incollato fino all ultimo minuto. Recitato benissimo. Regia sublime. Jeff Nichols dopo Take Shelter, altra grande prova di regia.
Consigliatissimo.
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(di themaster)
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iankenobi
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lunedì 21 ottobre 2013
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ennesimo coming of age dell'estate americana
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Devo dire che le storie sul coming age,quest'estate sono andate per la maggiore.Avevamo avuto quest'inverno l'originalita' di wes anderson in moonrise kingdom poi avevo apprezzato,anche se dai toni piu' leggeri sia the kings of summer and the way way back eora mud di un regista peraltro che avevo amato sia un shotgun stories che soprattutto nel visionario take shelter.
Qui rientra in una sorta se vogliamo di convenzionalita' ma il film cois suoi colori,i suoi tempi si fa' apprezzare ugualmente.A differenza delle altre storie di cui parlavo qui il coming of age procede sui binari del film drammatico e conferma matthew mccounaghey tra gli attori caldi del momento,in inglese poi il suo accento del sud e' perfetto.
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Devo dire che le storie sul coming age,quest'estate sono andate per la maggiore.Avevamo avuto quest'inverno l'originalita' di wes anderson in moonrise kingdom poi avevo apprezzato,anche se dai toni piu' leggeri sia the kings of summer and the way way back eora mud di un regista peraltro che avevo amato sia un shotgun stories che soprattutto nel visionario take shelter.
Qui rientra in una sorta se vogliamo di convenzionalita' ma il film cois suoi colori,i suoi tempi si fa' apprezzare ugualmente.A differenza delle altre storie di cui parlavo qui il coming of age procede sui binari del film drammatico e conferma matthew mccounaghey tra gli attori caldi del momento,in inglese poi il suo accento del sud e' perfetto.
Bravissimi gli attori adolescenti,tra cui il protagonista di the tree of life.
Si puo' non amare un fil ambientato in mississipi?no........................
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