donni romani
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martedì 19 giugno 2012
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esordio crudo e coraggioso per la jolie regista
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Prima regia di Angelina Jolie e subito una nomination ai Golden Globes 2012 nella categoria Miglior Film Straniero. Questo perchè la Jolie ha girato il film in serbo, sottotitolandolo in inglese, scelta coraggiosa e coerente con la sobrietà del film che si svolge durante il conflitto serbo bosniaco. Anja, pittrice musulmana bosniaca e Danijel poliziotto serbo si conoscono, vanno insieme a ballare, iniziano forse un flirt. Sembra l'inizio di una qualunque storia d'amore, invece pochi mesi dopo esploderà la guerra e tutto verrà spazzato via. Lei verrà catturata, lui tenterà di difenderla, vivranno comunque il loro amore, salvo poi tradirsi e perdersi spinti da forze più grandi di loro, incapaci di sottrarsi a quel mostruoso conflitto che ha distrutto famiglie, amicizie, vite e città.
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Prima regia di Angelina Jolie e subito una nomination ai Golden Globes 2012 nella categoria Miglior Film Straniero. Questo perchè la Jolie ha girato il film in serbo, sottotitolandolo in inglese, scelta coraggiosa e coerente con la sobrietà del film che si svolge durante il conflitto serbo bosniaco. Anja, pittrice musulmana bosniaca e Danijel poliziotto serbo si conoscono, vanno insieme a ballare, iniziano forse un flirt. Sembra l'inizio di una qualunque storia d'amore, invece pochi mesi dopo esploderà la guerra e tutto verrà spazzato via. Lei verrà catturata, lui tenterà di difenderla, vivranno comunque il loro amore, salvo poi tradirsi e perdersi spinti da forze più grandi di loro, incapaci di sottrarsi a quel mostruoso conflitto che ha distrutto famiglie, amicizie, vite e città. I ruoli di vittima e carnefice si ribaltano di continuo, in un crescendo di sentimenti ed emozioni che coinvolgono chi guarda in riflessioni morali oltre che sentimentali. La sensibilità femminile della Jolie riesce a tessere una trama intimistica pur non tralasciando le considerazioni etiche di fondo, e i dubbi e le incertezze dei due protagonisti di fronte ai propri sentimenti da un lato e al dovere di schierarsi a fianco dei connazionali sono sinceri e credibili. Decisamente positivo questo esordio nella regia della superstar Jolie che non ha paura di affrontare un tema spinoso, nè di scegliere di non apparire nel film per catturare qualche spettatore in più, lasciando che siano le scene forti e le storie potenti a conquistare, a far riflettere, ad emozionare. Gli sguardi dilaniati dei protagonisti, fermi sulle tele che Anja dipinge durante la prigionia, sono ciò che resta di una guerra incomprensibile e crudele che ha sconvolto l'ex Jugoslavia, e le esecuzioni brutali che irrompono sullo schermo sono sempre funzionali e mai gratuite, cosa rara in un film ambientato durante un conflitto. E la scena finale è di quelle che restano a lungo nella memoria, perchè la resa di fronte al male assoluto che è la guerra è una sconfitta per l'umanità tutta.
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salvatoregal91
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venerdì 29 maggio 2015
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terra di morte
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Un film coraggioso , trattando la guerra per quello che è ; distruzione totale del genere umano sotto ogni sua forma . Crudo e diretto , dove le differenza religiose, oltre a quelle politiche , portano l'essere umano a diventare il più feroce degli animali , privo di umanità . Finchè c'è amore c'è speranza , e l'ha dove muore anch'essa svaniscono le residue possibilità di sopravvivenza , consegnando se stessi ed i propri vicini al martirio più straziante . Tutti i conflitti sono uguali , non esistono vincitori né vinti , ma solo la morte . Questo lungometraggio fornisce spunti di riflessioni , non sul come porre rimedio alla guerra , ma nel credere che una speranza esista , ed essa sta negli affetti .
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Un film coraggioso , trattando la guerra per quello che è ; distruzione totale del genere umano sotto ogni sua forma . Crudo e diretto , dove le differenza religiose, oltre a quelle politiche , portano l'essere umano a diventare il più feroce degli animali , privo di umanità . Finchè c'è amore c'è speranza , e l'ha dove muore anch'essa svaniscono le residue possibilità di sopravvivenza , consegnando se stessi ed i propri vicini al martirio più straziante . Tutti i conflitti sono uguali , non esistono vincitori né vinti , ma solo la morte . Questo lungometraggio fornisce spunti di riflessioni , non sul come porre rimedio alla guerra , ma nel credere che una speranza esista , ed essa sta negli affetti . Prendendo le donne , vero punto di riferimento del film, come seduttrici di questo miraggio chiamato pace ed integrazione .
Salvatore Galizia
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stefano capasso
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domenica 8 gennaio 2017
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fiducia e amore nella spirale di vendetta
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Danijel e Anja, due ragazzi bosniaci, stanno vivendo gli inizi della loro storia d’amore. Lui è un poliziotto serbo e lei è una pittrice musulmana, ma la differenza razziale non impedisce loro di frequentarsi liberamente. Quando nel 1992 scoppia la guerra etnica si perdono di vista fino a quando Anja si ritroverà prigioniera in un campo serbo di cui Danijel è il comandante. La passione ancora viva porterà i due a percorrere una strada drammatica.
Il film di Angelina Jolie sul conflitto serbo musulmano, centra la narrazione sulla storia d’amore tra i due ragazzi di diversa etnia. E questa storia simbolicamente rappresenta la terribile condizione che tutti hanno vissuto in quei frangenti, dove vicini di casa e addirittura famiglie furono improvvisamente divise dalle appartenenze.
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Danijel e Anja, due ragazzi bosniaci, stanno vivendo gli inizi della loro storia d’amore. Lui è un poliziotto serbo e lei è una pittrice musulmana, ma la differenza razziale non impedisce loro di frequentarsi liberamente. Quando nel 1992 scoppia la guerra etnica si perdono di vista fino a quando Anja si ritroverà prigioniera in un campo serbo di cui Danijel è il comandante. La passione ancora viva porterà i due a percorrere una strada drammatica.
Il film di Angelina Jolie sul conflitto serbo musulmano, centra la narrazione sulla storia d’amore tra i due ragazzi di diversa etnia. E questa storia simbolicamente rappresenta la terribile condizione che tutti hanno vissuto in quei frangenti, dove vicini di casa e addirittura famiglie furono improvvisamente divise dalle appartenenze. In questa condizione dove sono tutti potenzialmente nemici gli uomini perdono completamente la fiducia. Tra tanti orrori che questo film descrive, il desiderio di continuare a fidarsi e di amare a dispetto di tutto, che il protagonista persegue, è il messaggio di speranza che si può cogliere. La fiducia e l’amore sono bisogni primari che permettono a chi li persegue di percorrere strade diverse a quella dell’infinito ciclo di odio e vendetta a cui sembra destinato tutto quello che c’è intorno.
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filippo catani
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giovedì 19 febbraio 2015
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un esordio coraggioso
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Un agente bosniaco si innamora di una ragazza mussulmana subito prima dello scoppio della guerra in Jugoslavia. I due si ritroveranno in un campo di prigionia e lui scoprirà le doti di pittrice di lei e cercheranno di vivere clandestinamente la loro storia d'amore.
Brillante e coraggioso esordio alla regia per una Jolie per nulla banale e che decide di andare ad indagare, senza lasciare nulla all'immaginazione, sul conflitto che per lunghi anni ha insanguinato i Balcani nel cuore dell'Europa e di fronte alle nostre coste. La regista prende come spunto quello di tratteggiare una storia d'amore impossibile perchè anch'essa inevitabilmente risentirà della guerra e dei suoi portati di odio e crudeltà.
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Un agente bosniaco si innamora di una ragazza mussulmana subito prima dello scoppio della guerra in Jugoslavia. I due si ritroveranno in un campo di prigionia e lui scoprirà le doti di pittrice di lei e cercheranno di vivere clandestinamente la loro storia d'amore.
Brillante e coraggioso esordio alla regia per una Jolie per nulla banale e che decide di andare ad indagare, senza lasciare nulla all'immaginazione, sul conflitto che per lunghi anni ha insanguinato i Balcani nel cuore dell'Europa e di fronte alle nostre coste. La regista prende come spunto quello di tratteggiare una storia d'amore impossibile perchè anch'essa inevitabilmente risentirà della guerra e dei suoi portati di odio e crudeltà. Nel fare questo allo spettatore non viene risparmiato nulla delle cruente umiliazioni ed esecuzioni che venivano perpetrate nell'indifferenza della comunità internazionale (la scena del bimbo gettato dalla finestra è assolutamente devastante). Insomma un film tosto che si sposa con l'impegno umanitario che da anni anima la Jolie che, seppur con una sensibilità americana, riesce a scavare nelle piaghe di una guerra tutta europea e nelle sue terribili conseguenze che riecheggiano ancora oggi. Bella prova anche per il cast al completo per una pellicola che si inserisce nel filone di altri due bellissimi film sul tema: No man's land e La vita segreta delle parole.
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purplerain
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venerdì 13 marzo 2015
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nella terra del niente.
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Questo film rappresenta l’esordio di Angelina Jolie alla regia, e la decisione di trattare un argomento delicato come quello della guerra dei balcani con tutto ciò che si porta dietro una guerra non deve essere stata felice. All’interno della storia di guerra la regista ci propone una storia d’amore tra un uomo e una donna di diversa estrazione culturale e religiosa, la qual cosa non provoca problemi fino a che le cose vanno avanti in maniera regolare, ma di fronte a problemi che vengono fuori durante una guerra anche un sentimento forte come l’amore vacilla pesantemente. Così come in altri film, ad esempio “Perl arbor” l’amore si intreccia con la guerra, ma a differenza del suddetto film la storia d’amore è poco trattata.
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Questo film rappresenta l’esordio di Angelina Jolie alla regia, e la decisione di trattare un argomento delicato come quello della guerra dei balcani con tutto ciò che si porta dietro una guerra non deve essere stata felice. All’interno della storia di guerra la regista ci propone una storia d’amore tra un uomo e una donna di diversa estrazione culturale e religiosa, la qual cosa non provoca problemi fino a che le cose vanno avanti in maniera regolare, ma di fronte a problemi che vengono fuori durante una guerra anche un sentimento forte come l’amore vacilla pesantemente. Così come in altri film, ad esempio “Perl arbor” l’amore si intreccia con la guerra, ma a differenza del suddetto film la storia d’amore è poco trattata. E’ proprio questo l’errore che si può imputare alla regista: difatti tutti gli argomenti trattati nel film: violenze, stupri, amore sembrano appena abbozzati. Nessuno di questi argomenti, difatti, sembra essere trattato nella giusta maniera e con la giusta enfasi: ciò che si vede nel film è un inizio, un abbozzo di ognuno di essi ma nessuno è trattato pienamente: la storia tra la ragazza turca e il soldato si vede a sprazzi, scene di guerra sono quasi assenti, le umiliazioni a cui sono sottoposte tutte le donne, per quanto siano penose, sono appena abbozzate, e non si fa in tempo nemmeno a patteggiare per l’uno o per l’altro protagonista. Il film evita di schierarsi da una parte o da un’altra, evitando pertanto di criminalizzare in maniera eccessiva i soldati che da un lato fanno il proprio dovere e dall’altro si fanno trascinare dalla grandezza del loro potere,ma l’errore è proprio questo perché nessun argomento è trattato in maniera soddisfacente, ma sembra proposto solo a flash quasi a doverli mettere insieme per farne un film. Sarebbe stato più giusto seguire almeno una traccia, un argomento per farne il perno principale su cui far girare l’intero film per poi arricchirlo col resto degli argomenti, mentre invece non facciamo nemmeno in tempo ad affezionarci alla protagonista femminile. Aspetteremo il prossimo lavoro della Jolie nella speranza che ci colga di più.
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_sale_
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domenica 30 dicembre 2012
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la terra degli orchi.
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Le parole per descrivere questo film sono difficili da trovare.
La guerra e' una sconfitta sia per chi la vince che per chi la perde.
Ma se la si perde e' giusto prenderne tutte le colpe?
Ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine di questo film, ho creduto di vedere un misto tra un horror, un porno ed un fantasy: una specie de "Il signore degli anelli" dove i Serbi/orchi sono brutti e cattivi, bevono e stuprano, ammazzano e puzzano. Cosa voleva dimostrare questo film?
Piu' che un film a favore dei diritti umani ed in particolare di quelli delle donne e della loro dignita' mi e' sembrato un film politico nato e voluta per indirizzare tutta l'indignita' e la rabbia verso il popolo serbo.
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Le parole per descrivere questo film sono difficili da trovare.
La guerra e' una sconfitta sia per chi la vince che per chi la perde.
Ma se la si perde e' giusto prenderne tutte le colpe?
Ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine di questo film, ho creduto di vedere un misto tra un horror, un porno ed un fantasy: una specie de "Il signore degli anelli" dove i Serbi/orchi sono brutti e cattivi, bevono e stuprano, ammazzano e puzzano. Cosa voleva dimostrare questo film?
Piu' che un film a favore dei diritti umani ed in particolare di quelli delle donne e della loro dignita' mi e' sembrato un film politico nato e voluta per indirizzare tutta l'indignita' e la rabbia verso il popolo serbo.
La Jolie vuole raccontare di una storia d'amore che di amore non ha nulla. Poco credibile la storia d'amore tra i due protagonisti, mi sembra piu' una scelta di comodo per la povera Ajla che pur di sottrarsi a interminabili stupri sceglie di stare con un solo serbo/orco.
Sono rimasto deluso dalla superficialita' con la quale sia stato trattato un argomento come questo, dove si e' deciso di fare una storia di luoghi comuni uno dopo l'altro.
Sono sicuro che la Jolie avrebbe potuto e dovuto evitare un esordio del genere.
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[+] terribilmente reale.
(di tdork)
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