Eh si sarebbe potuto essere veramente un bel film dove si coniugava azione, sentimento, pentimento nelle cattive azioni che sfociano in drammi assoluti per chi le subisce.... Ed invece dopo una buonissima prima parte fatta di intrecci interessanti dove troviamo il banchiere che truffa i ricchi i malavitosi ma anche i poveri senza guardare in faccia a nessuno che si rifugia a Tijuana, inseguito dal FBI in prima battuta, dalla mafia russa a cui aveva rubato 100 milioni di $ e infine da una banda locale capitana da un Andy Garcia - che sembra alter ego perdente del suo personaggio così ben recitato nel Padrino III -che si trovava in grandissima crisi perchè si trovava nella posizione di non poter ridare indietro una grande somma di denaro al cartello malavitoso di Città del Messico. Dunque gli ingredienti c'erano veramente tutti e incastrati alla perfezione con il nostro banchiere che dopo aver abbandonato una ragazza massicana messa in cinta si mette sulle sue tracce quasi volesse così espiare le sue colpe e dar vita a una sua redenzione, ma ad un certo punto il regista ha sbracato appoggiandosi a tutta la serie possibile di convenzionalità presente nei recenti film di azione statunitensi; dove l FBI in tutto il mondo è l FBI, dove i cattivi girano armati sparando all'impazzata e dove poi tanto cattivi non sono perchè alla fine si redimono tutti. Peccato, poteva essere un gran bel film invece è un discreto action movie da vedere senza troppe pretese. Due stelle e mezzo per ciò che poteva essere e non è stato
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