antonio montefalcone
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giovedì 2 febbraio 2012
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il protocollo è fantasma ma il film è più che vivo
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Ci voleva Brad Bird per ridare nuovo smalto e linfa vitale ad una serie che l’aveva perduta. Il film, una delizia per gli occhi, è un godibile intrattenimento che avvince, elettrizza e non lascia un attimo di tregua allo spettatore. E’ un susseguirsi instancabile e senza soluzione di continuità di sequenze dinamiche, veloci e fuggenti, proprio come Hunt quando evade di prigione. Una caratteristica che racchiude tutta la magia della pellicola. Il suo tono leggero e evasivo, desideroso di divertire e stupire; e il suo spirito libero e creativo, puntano poi a due missioni: la prima, trasmettere una sospensione dell’incredulità che stacchi lo spettatore dalla sua concreta realtà (alla pari di Cruise appeso sul grattacielo o del socio Brandt quando si butta nel cunicolo e resta sospeso a mezz’aria); la seconda, lasciare strade già stancamente percorse in passato, per trovare nuove idee e ricette geniali o vivaci, al solo fine di ringiovanire la serie.
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Ci voleva Brad Bird per ridare nuovo smalto e linfa vitale ad una serie che l’aveva perduta. Il film, una delizia per gli occhi, è un godibile intrattenimento che avvince, elettrizza e non lascia un attimo di tregua allo spettatore. E’ un susseguirsi instancabile e senza soluzione di continuità di sequenze dinamiche, veloci e fuggenti, proprio come Hunt quando evade di prigione. Una caratteristica che racchiude tutta la magia della pellicola. Il suo tono leggero e evasivo, desideroso di divertire e stupire; e il suo spirito libero e creativo, puntano poi a due missioni: la prima, trasmettere una sospensione dell’incredulità che stacchi lo spettatore dalla sua concreta realtà (alla pari di Cruise appeso sul grattacielo o del socio Brandt quando si butta nel cunicolo e resta sospeso a mezz’aria); la seconda, lasciare strade già stancamente percorse in passato, per trovare nuove idee e ricette geniali o vivaci, al solo fine di ringiovanire la serie. E lo fanno come il suo protagonista, che sfida continuamente limiti, segue intuizioni, e s’appoggia fiducioso a nuovi piani. Il suo lottare fino allo stremo delle forze, oltre il dovuto e il possibile, con ogni mezzo impensabile e rimedio estremo, è l’esatto specchio del film. Un film che, con le sue vertiginose panoramiche e i leggeri voli della macchina da presa tra i grattacieli, sembra così aereo e gassoso, bramoso di fuggire dalla verosimiglianza e dal credibile, con la stessa foga del suo dinamico protagonista e dei suoi compagni. Anche questi ultimi sono dei fuggitivi. Fuggitivi dell’IMF, ma soprattutto, dei loro tormenti, rimorsi, dolori. Ognuno vuol staccarsi dal suo lacerante passato (la socia di Hunt medita vendetta per l’assassinio del suo uomo, Brandt nutre sensi di colpa per aver provocato la morte della moglie di Ethan), e ricercare una via di fuga salvifica e liberatoria. Questa è in fondo la loro vera missione impossibile, non quella professionale, ma dell’anima. Ed ecco allora il senso del film: si può riuscire nelle più ardue imprese e missioni, soltanto se si fa gioco di squadra e si cerca di raggiungere obiettivi con ostinata fiducia nelle proprie capacità e determinato impegno nelle sfide. Questo formidabile gioco di squadra si è rivelato efficace anche nella realtà tra i singoli attori, regista e troupe del film. La fiducia nelle loro funzionali idee e abilità, è risultata l’arma vincente per l’ottima riuscita dell’opera. Non è soltanto l’indiavolata sceneggiatura, calibrata e asciutta, o il montaggio frenetico dal ritmo spedito, o le atmosfere esotiche delle splendide location e le musiche esaltanti, a dar vigore a questa pellicola ma, soprattutto, il cast di indovinati attori e un regista proveniente dai cartoon targati Pixar. Bird è riuscito a rinnovare l’opera con lo stile impazzito dei cartoon, facendola fuggire da schemi e limiti del genere action. Basta la sceneggiatura ricca di fantasiose trovate, geniali soluzioni narrative o sorprendenti invenzioni visive (ogni singola sequenza lascia stupefatti per la compresenza di tensioni e colpi di scena; originate dalle lezioni Hitchcockiane e impregnate della carica magnetica dei cartoon), o quel magico equilibrio tra azione, avventura, ironia e spettacolo, per capire come il film sia veramente il migliore della serie. E allora lasciamoci stravolgere dalla sua forza emozionante e saremmo rapiti dal fascino cinematografico di questo folle delirio post-moderno e iper-tecnologico, che evoca 007, ma anche “Gli Incredibili”.
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turnaround
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mercoledì 1 febbraio 2012
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grande mission, ancora più impossible
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Qulacosa di più profondo sta alla base di questo nuovo film di Mission Impossible. Bird, alla prima esperienza fuori dall'animazione, ed è sicurmanete ben riuscita, umanizza l'agente Hunt, che, forse un pò invecchiato, ma poi neanche tanto, ha ora bisogno di una squadra, pedaina fondamentale del film. A differenza del capitolo firmato J.J Abrams i rappori tra i membri della squadra si fanno più intensi e complicati.
Ma andiamo con ordine. Questa volta Ethan si ritrova coinvolto in un'esplosione al Cremlino, venendo incolpato dell'atto, ed è costretto a fuggire con gli ultimi agenti rimasti dell'IMF. Dovrà cercare di fermare il tentativo di far scoppiare una guerra nucleare spostandosi dalla Russia a Dubai all'India, in scenari come non ne abbiamo mai visti.
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Qulacosa di più profondo sta alla base di questo nuovo film di Mission Impossible. Bird, alla prima esperienza fuori dall'animazione, ed è sicurmanete ben riuscita, umanizza l'agente Hunt, che, forse un pò invecchiato, ma poi neanche tanto, ha ora bisogno di una squadra, pedaina fondamentale del film. A differenza del capitolo firmato J.J Abrams i rappori tra i membri della squadra si fanno più intensi e complicati.
Ma andiamo con ordine. Questa volta Ethan si ritrova coinvolto in un'esplosione al Cremlino, venendo incolpato dell'atto, ed è costretto a fuggire con gli ultimi agenti rimasti dell'IMF. Dovrà cercare di fermare il tentativo di far scoppiare una guerra nucleare spostandosi dalla Russia a Dubai all'India, in scenari come non ne abbiamo mai visti. Ma questa trama centrale è ricca di sfumature ed è forse questa la principale innovazione del film : gli agenti non sono più stereotipati uomini "immortali" senza cuore, ma personaggi con sentimenti e spesso dolori repressi. Per il resto intendiamoci : scene d'azione incredibili (forse un pò meno del solito), gadget straordinari e davvero innovativi rispetto a ciò che conosciamo, tradimenti, inseguimenti che regalano una spettacolarità unica. Grande lode alla scena della scalata sull'edificio più alto del mondo, girata benissimo e non scontata.
Il film si dimostra il migliore della saga con un ottimo lavoro da parte di Bird che collega questo episodio al precedente, servendosi anche del riuscito personaggio di Benje, e introduce il personaggio di Brendt (Jeremy Renner) che sostituirà un giorno Tom Cruise, o forse non del tutto. Per finire delude un pò il fatto di aver messo da parte il villain, che è poco sfruttato e si vede di rado, in scene dove non ne capiamo fino in fondo la personalità.
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ultimoinquisitore
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giovedì 9 febbraio 2012
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tom non andare in pensione!
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Questa volta funziona davvero! Ogni elemento è dosato al punto giusto. C'è azione, ironia, velocità, gadget spettacolari, investigazioni, cattivi azzeccati, location da urlo, apparizioni simpatiche, citazioni per appassionati. Non a caso dura 2 ore e un quarto ma non si sentono assolutamente!!Tutto questo grazie alla produzione di Tom Cruise e alla Bad Robot, che si appoggiano anche a J.J. Abrams, del quale non se ne sente il profumo (forse meglio). Il nostro eroe viene tirato fuori da una prigione ed è immediatamente in gran forma. Da subito buoni dosi di azione, humour e attori accattivanti e dipinti ad hoc nei loro ruoli. Ognuno ha il suo spazio e non si ha mai il bisogno di una spiegazione, di un inseguimento o di una pausa.
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Questa volta funziona davvero! Ogni elemento è dosato al punto giusto. C'è azione, ironia, velocità, gadget spettacolari, investigazioni, cattivi azzeccati, location da urlo, apparizioni simpatiche, citazioni per appassionati. Non a caso dura 2 ore e un quarto ma non si sentono assolutamente!!Tutto questo grazie alla produzione di Tom Cruise e alla Bad Robot, che si appoggiano anche a J.J. Abrams, del quale non se ne sente il profumo (forse meglio). Il nostro eroe viene tirato fuori da una prigione ed è immediatamente in gran forma. Da subito buoni dosi di azione, humour e attori accattivanti e dipinti ad hoc nei loro ruoli. Ognuno ha il suo spazio e non si ha mai il bisogno di una spiegazione, di un inseguimento o di una pausa. Ottimo ritmo alla vecchia maniera, con i tempi giusti per ogni elemento determinante per un film spettacolare dalla copertina un po' impolverata di partenza.
Mission Impossible 2 era in bilico tra un CSI e il narcisismo olimpionico di Tom Cruise, ma le scene clou si ricordano (ahime solo quelle). John Woo ha lasciato il segno, ma tutti già rimpiangevano De Palma.
Mission Impossible 3 era passato nelle mani di J.J. Abrams che, per conto mio, non ha capito nulla di ritmo, tempi e coreografia dell'azione. Un film d'azione, certo, ma c'era davvero solo quello. Se si mostra la vita privata dell'eroe è ovvio che salterà fuori di nuovo lungo la pellicola e che sicuramente ci dovrà essere un rapimento e di conseguenza un salvataggio e che a sua volta dovrà avere il lieto fine. Il cattivo è sprecato, per quanto adori Philip Seymour Hoffman, e non serve il flashback per far soffrire di più il pubblico (già terrorizzato per il cambiamento di voce del doppiatore di Tom Cruise; fortuna che nel quarto episodio torna Roberto Chevalier) perchè c'è già il ritmo veloce e decisamente troppo rapido che deve sopportare lo spettatore. Perchè bisogna far venire alla luce il triste passato dell'eroe in maniera così violenta e drammatica? è un thriller cazzo! E poi, ultima cosa, non c'è un momento di relax, di spiegazione e di humour, fondamentali nei film di questo genere!
Oggi Tom Cruise torna con qualche botta in più ma sempre con il suo ghigno e le sue smorfie che anche a piccole dosi fanno esultare/esaltare chiunque lo ammiri (perchè ho scoperto che non piace a tutti...e vabbè).
Si respira nell'aria un pochino di pensionamento, ma lui si butta di punta in picchiata da 30 metri a bordo di una macchina e non in mare.
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camillo
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domenica 29 gennaio 2012
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quarto capitolo spettacolare!
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Ethan Hunt rimane immischiato insieme ai suoi in un attentato al Cremlino. Il Presindente lancia il "Protocollo fantasma" in questo modo Hunt e la sua squadra non lavorano più per gli USA e non sono più autorizzati ad avviare alcuna missione. Nonostante tutto, Hunt vuole fermare un attacco nucleare terroristico nei confronti degli Stati Uniti. Si rischia una guerra mondiale. Questa missione porterà gli eroi in varie zone del pianeta. Tom Cruise non sembra per niente invecchiato: tanto carisma, ed azioni atletiche degne di un "giovanotto". Gli effetti speciali sono ottimi, le canzoni sono stupende (forse sono ormai vecchie, ma sempre bellissime). Il film offre tanta azione, suspance e colpi di scena: inseguimenti, sparatorie e persino la scalata del Burji Khalifa.
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Ethan Hunt rimane immischiato insieme ai suoi in un attentato al Cremlino. Il Presindente lancia il "Protocollo fantasma" in questo modo Hunt e la sua squadra non lavorano più per gli USA e non sono più autorizzati ad avviare alcuna missione. Nonostante tutto, Hunt vuole fermare un attacco nucleare terroristico nei confronti degli Stati Uniti. Si rischia una guerra mondiale. Questa missione porterà gli eroi in varie zone del pianeta. Tom Cruise non sembra per niente invecchiato: tanto carisma, ed azioni atletiche degne di un "giovanotto". Gli effetti speciali sono ottimi, le canzoni sono stupende (forse sono ormai vecchie, ma sempre bellissime). Il film offre tanta azione, suspance e colpi di scena: inseguimenti, sparatorie e persino la scalata del Burji Khalifa. Non ci si poteva aspettare di meglio da attori come Tom Cruise (che è anche il produttore) e Jeremy Renner, oltre che dalla scnenaggiatura e produzione di J. J. Abrams. Ottimo film. Davvero adrenalinico!
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giacomogabrielli
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lunedì 27 febbraio 2012
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mission complete. ****
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Quarto ma non ultimo episodio di una delle saghe più intriganti del cinema di oggi. Le influenze del terzo film si notano a vista d'occhio: marchingegni geniali alla J.J. Abrams, ritmo incalzante e nient'altro che azione. Ottima l'interpretazione dell'ormai 'invecchiato' Tom Cruise, che qui dà evidenti segni di voler rinunciare a questo ruolo in futuro e dunque al prossimo capitolo. Un film girato bene e con i giusti mezzi. Molti si chiedono perchè non sia stato girato in 3D. Ce n'era bisogno, nonostante la produzione potesse permettersi l'imax? Direi di no. Dirige il regista di 'Ratatouille', con spettacolari movimenti di macchina e sorprendenti trovate.
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Quarto ma non ultimo episodio di una delle saghe più intriganti del cinema di oggi. Le influenze del terzo film si notano a vista d'occhio: marchingegni geniali alla J.J. Abrams, ritmo incalzante e nient'altro che azione. Ottima l'interpretazione dell'ormai 'invecchiato' Tom Cruise, che qui dà evidenti segni di voler rinunciare a questo ruolo in futuro e dunque al prossimo capitolo. Un film girato bene e con i giusti mezzi. Molti si chiedono perchè non sia stato girato in 3D. Ce n'era bisogno, nonostante la produzione potesse permettersi l'imax? Direi di no. Dirige il regista di 'Ratatouille', con spettacolari movimenti di macchina e sorprendenti trovate. Le scene a Dubai sono ormai storia e la chicca dello schermo invisibile della scena al Cremlino è puro cinema. A tratti divertente, è un film che dura più della media, ma che non annoia. Un'opera molto "J.J. Abrams", alla ricerca del moderno e del tecnologico, ma che, soprattutto come struttura, strizza l'occhio al cinema di spionaggio del passato. MISSION COMPLETE ****
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blackdragon89
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domenica 1 luglio 2012
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l'hunt di bird non è animato, nè tantomeno fantasm
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Quando un'agente dell'Impossible Mission Force viene ucciso, una squadra recupera il veterano Ethan Hunt, relegato in un penitenziario a Mosca, sotto ordine del segretario di sezione. In virtù dei recenti avvenimenti, gli verrà chiesto di infiltrarsi negli archivi del Cremlino per rintracciare un terrorista dal nome in codice "Cobalt". Destino vuole, tuttavia, che lo stesso Cobalt si trovi anch'esso nella cittadella con intenti sovversivi. Un incipit che lascia senza dubbio parecchi interrogativi a causa della dislocazione temporale e scenica rispetto al lavoro precedente; ciò porta a una crescente curiosità che tiene lo spettatore incollato alla sequenza di eventi, e avvicina così la pellicola ai presupposti tipici del Thriller.
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Quando un'agente dell'Impossible Mission Force viene ucciso, una squadra recupera il veterano Ethan Hunt, relegato in un penitenziario a Mosca, sotto ordine del segretario di sezione. In virtù dei recenti avvenimenti, gli verrà chiesto di infiltrarsi negli archivi del Cremlino per rintracciare un terrorista dal nome in codice "Cobalt". Destino vuole, tuttavia, che lo stesso Cobalt si trovi anch'esso nella cittadella con intenti sovversivi. Un incipit che lascia senza dubbio parecchi interrogativi a causa della dislocazione temporale e scenica rispetto al lavoro precedente; ciò porta a una crescente curiosità che tiene lo spettatore incollato alla sequenza di eventi, e avvicina così la pellicola ai presupposti tipici del Thriller. Il ritmo corre dietro agli artifici di natura narrativa, rimasti invariati dopo quattro produzioni cinematografiche, che pur mantengono il loro fascino. E così, fallito un incarico, l'IMF tira fuori le unghie, aprendo le danze alla vera e propria "Missione Impossibile".
"Ei fu", che si parli di "John Rambo","Rocky Balboa" o "Underworld". Quando si aprono i cassetti per rispolverare una trilogia ci si trova dinnanzi al medesimo rischio, quello di proporre una mera esaltazione degli esistenti, nonchè una banalizzazione dei dizionari e della sceneggiatura in generale, contando solo sulla diffusione di un franchise senza curarsi troppo del risultato finale. Non è questo il caso di "Mission Impossible - Protocollo Fantasma". La cornice di fondo è sempre la stessa: una brillante colonna sonora tiene il passo a scene spettacolari e assurde, che tuttavia facendo parte di un consolidato marchio di serie riescono a essere più dilettevoli senza sconfinare nell'esagerazione. L'insieme lascia comunque lo spazio a una trama di supporto perfettamente bilanciata, che ben si sostiene grazie anche a forti colpi di scena che riconducono a un migliorato quantitativo di suspance già visibile nel primo capitolo, al contrario dell'Action marcato presente nei successivi lavori.
Non manca comunque qualche piccolo incidente di percorso, a partire da un Tom Cruise forse un pò pacato e irrigidito dagli anni, forte di quell'idealizzazione scenica visibile in particolar modo nei sui tipici inseguimenti in corsa, caratteristici dell'attore ancor più che del personaggio in sè. C'è poi da dire che la volontà di attenersi a una antica vena ispirativa, quale era stata quella serie televisiva omonima del 1966, torna a farsi sentire, non solo per la peculiare sigla introduttiva simil-fiction, ma anche per il rinomato uso del flashback, che se da un lato aiuta a mescolare nuovi ingredienti in un qualsivoglia istante temporale, dall'altro tende a spezzare l'andatura del percorso, richiedendo così una rapida ingranata. Ancora, lo strausato pretesto del terrorismo e della guerra nucleare, che sembrano essere gli unici scenari possibili quando si vuole trattare un agitato universo di stampo futuristico.
Quarto lungometraggio della saga, "Protocollo Fantasma" si staglia probabilmente sopra ai predecessori grazie a pregevoli accorgimenti e a un montaggio grafico degno di nota, regalando nuovi spunti a un regista già riconosciuto internazionalmente per la sua carriera nel campo dell'animazione.
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armili emidio
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sabato 28 gennaio 2012
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film d' azione o thriller ?
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In seguito ad uno spettacolare attacco terroristico una bomba teleguidata distrugge il Cremlino e una squadra dei servizi segreti americani (IMF, Impossible Mission Force)viene per errore chiusa con l' accusa di aver partecipato alla strage.
L' agente Ethan Hunt (Tom Cruise)si salva miracolosamente ma, abbandonato dal suo governo e nell' occhio del ciclone per i servizi segreti moscoviti che lo braccano in tutto il mondo, dovra' provare la sua innocenza e quella della sua squadra mentre i terroristi cercheranno di dare il colpo di grazia alla crisi globale con la minaccia nucleare.
L' unica possibilita' che rimane ad Hunt sara' quella di seguire, in giro per il mondo, la pista di una donna senza scrupoli (Lèa Seydoux)
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renato c.
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venerdì 29 aprile 2016
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ethan hunt: quarto capitolo
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Cambiano i registi, ma il personaggio e l'azione restano! Se vogliamo fare un parallelo con i "James Bond" lo possiamo fare con "Vendetta privata" dove 007, privato della licenza di uccidere, lotta contro il "cattivo" da solo per vendicare l'amico Felix Leiter! Ed anche qui Ethan Hunt e la sua organizzazione debbono agire da soli senza il beneplacito del governo USA. L'intreccio della trama è abbastanza buono, non mancano le scene d'azione e di suspance, come ad esempio la sclata del protagonista sul grattacielo di vetro usando le ventose, come non mancano le cose incredibili come quella del suo collaboratore che rimane sospeso a mazz'aria a mezzo metro di un meccanismo che l'avrebbe tritturato! Qui Tom Cruise ha una be
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Cambiano i registi, ma il personaggio e l'azione restano! Se vogliamo fare un parallelo con i "James Bond" lo possiamo fare con "Vendetta privata" dove 007, privato della licenza di uccidere, lotta contro il "cattivo" da solo per vendicare l'amico Felix Leiter! Ed anche qui Ethan Hunt e la sua organizzazione debbono agire da soli senza il beneplacito del governo USA. L'intreccio della trama è abbastanza buono, non mancano le scene d'azione e di suspance, come ad esempio la sclata del protagonista sul grattacielo di vetro usando le ventose, come non mancano le cose incredibili come quella del suo collaboratore che rimane sospeso a mazz'aria a mezzo metro di un meccanismo che l'avrebbe tritturato! Qui Tom Cruise ha una bella partner in Paula Patton, ma non può avere una happy-end con lei in quanto sua moglie (la bella Michelle Monagham!), considerata da tutti morta è in realtà vivente e la si vede in un cameo alla fine del film dove sorride ricambiata dal marito ma tenendosi entrambi nascosti! Ma la loro vita futura sarà sempre cosi?! Povero Ethan e povera Julia!!
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orion84
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mercoledì 29 maggio 2013
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l'unico cosa fantasma è l'originalità..
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Partiamo da una premessa: nulla di nuovo rispetto ai capitoli precedenti. Quando si guarda un film come Mission Impossible ci si aspetta di vedere azione, tecnologie futuristiche ed una storia avvincente, ebbene questo quarto capitolo non tradisce le aspettative di chi vuole un paio d’ore in compagnia del leggendario Ethan Hunt e dei suoi fedeli alleati nella lotto contro le minacce alla sicurezza mondiale. Basterebbe questo per classificare il film a classico seguito che nulla aggiunge ai suoi predecessori, purtroppo però in questo caso il film toglie qualcosa, e si vede. La sceneggiatura è un po’ troppo sbrigativa, i cattivi di turno sono a malapena abbozzati, non si imprimono nella memoria e anzi si fatica davvero a ricordane le fattezze.
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Partiamo da una premessa: nulla di nuovo rispetto ai capitoli precedenti. Quando si guarda un film come Mission Impossible ci si aspetta di vedere azione, tecnologie futuristiche ed una storia avvincente, ebbene questo quarto capitolo non tradisce le aspettative di chi vuole un paio d’ore in compagnia del leggendario Ethan Hunt e dei suoi fedeli alleati nella lotto contro le minacce alla sicurezza mondiale. Basterebbe questo per classificare il film a classico seguito che nulla aggiunge ai suoi predecessori, purtroppo però in questo caso il film toglie qualcosa, e si vede. La sceneggiatura è un po’ troppo sbrigativa, i cattivi di turno sono a malapena abbozzati, non si imprimono nella memoria e anzi si fatica davvero a ricordane le fattezze. La trama poi è troppo superficiale e manca del tutto quella componente di sorpresa che negli altri capitoli era sempre presente. Tom Cruise è una garanzia e da solo salva la baracca, la scena della scalata al Burj Khalifa è una vera perla in un contesto di poche idee e molti rimescolamenti di cose già viste. A mio avviso la serie non è morta, però serve un impegno molto maggiore per ritornare ai fasti del secondo e terzo episodio, qui anche la parte tecnica lascia a desiderare, al di là dei buoni effetti speciali (ma per quelli ormai basta avere un buon budget a disposizione) lasciano di sconcerto certe scene che paiono veramente tagliate con l’accetta. Nel complesso il film si lascia vedere, sarebbe da tre stelle ma ne do due perché spero una critica negativa spinga gli autori a impegnarsi di più in un futuro capitolo. Soprattutto il ruolo del cattivo di turno, dopo la prova sontuosa di philip seymour hoffman nel terzo capitolo non può essere relegato ad un manichino semimuto. Si può fare di più, e sono davvero stupito dagli incassi pazzeschi di questo capitolo rispetto agli altri.
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tiamaster
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sabato 28 gennaio 2012
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spettacolare e divertente.
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Mission impossible e' quella tipica saga in cui i pregi oscurano sempre i difetti,anche se magari qualcuno c' e' n'è,questo capitolo pero' e' il migliore della saga e i difetti sono pochi (alcuni punti un po' fiacchi,la scarsa recitazione) e le scene d' azione sono piu' spettacolari ed eccessive che mai:cruise scala il palazzo piu'alto del mondo,una missione al Cremlino e una lotta per una valigetta sono senza dubbio le piu' belle.Brad bird inoltre aggiunge anche un po' di umorismo in piu',sopratutto grazie al personaggio di simon pegg,i "gadget" usati nelle missioni sono bellissimi.un bel film,anche se credo che Brad Bird sia meglio nel cinema d' animazione.un buon film d'intrattenimento ricco di trovate iperboliche ed ottime battute.
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