hollyver07
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martedì 17 maggio 2011
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storia troppo distante dai nostri... "lidi"
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Ciao. Film interessante per la parte artistica ed il linguaggio, molto meno per l'ambientazione e la ben scarsa contestualizzazione associabile alla nostra realtà. Nella parte artistica, a mio avviso, gli attori hanno fornito una convincente prova interpretativa caratterizzando efficacemente i propri personaggi. Note di merito: - Paul Dano che sembra davvero appartenere al "regno dell'incertezza in forma umana" - Kevin Kline che appare molto in sintonia con il suo eccentrico ruolo. Il film è un nebuloso e sofisticato "portrait" di ambienti newyorkesi che storicamente non ci appartengono, dunque ben poco vicino alle nostre percezioni ed abitudini.
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Ciao. Film interessante per la parte artistica ed il linguaggio, molto meno per l'ambientazione e la ben scarsa contestualizzazione associabile alla nostra realtà. Nella parte artistica, a mio avviso, gli attori hanno fornito una convincente prova interpretativa caratterizzando efficacemente i propri personaggi. Note di merito: - Paul Dano che sembra davvero appartenere al "regno dell'incertezza in forma umana" - Kevin Kline che appare molto in sintonia con il suo eccentrico ruolo. Il film è un nebuloso e sofisticato "portrait" di ambienti newyorkesi che storicamente non ci appartengono, dunque ben poco vicino alle nostre percezioni ed abitudini. In merito non penso proprio che potrà riscuotere un gran successo, perlomeno in Italia. La trama è contraddistinta da una voce narrante fuori campo la quale, senza certa identità, fornisce un novero di notizie e riflessioni sul protagonista e sulla visione del mondo che lo circonda. Interessanti i personaggi di contorno, fatti apposta per stigmatizzare l'eccentrica ambientazione della storia. La regìa appare curata nella definizione dell'atmosfera del film e focalizzata a "seguire" i confusi, talvolta bizzarri, stati d'animo del protagonista, concedendosi ben poche distrazioni tra le quali, degne di nota, la "lezione di danza" in riva al mare e il tentativo di "diffusione" delle pulci, operato da H.Harrison (Kevin Kline) su un malcapitato cane da compagnia. Del film, in definitiva, mi sono molto piaciuti gli aspetti legati alla recitazione e le caratterizzazioni di alcuni personaggi; molto meno l'ambito di svolgimento della vicenda il quale, pur essendo interessante, lo considero eccessivamente remoto in termini cognitivi. Saluti a tutti
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ralphscott
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martedì 17 maggio 2011
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andamento incerto
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Idee originali,situazioni surreali e decisamente divertenti,che spuntano qua e la come deliziosi quadretti a se stanti,nel contesto di un film dalla scrittura incerta,carente di fluidità e con più di qualche tempo morto. Deliziosa la combriccola dei "cavalieri delle rose",dove una surreale collezione di corteggiatori molto interessati assedia l'anziana ape regina di viola vestita,puntando al suo cospicuo patrimonio. Tanta ambiguità per questi giovani e maturi dandy,poveri in canna ma sempre dignitosi e gaudenti
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aquos
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domenica 15 maggio 2011
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l'inutilita' di un film!
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FILM ORRIBILE! Difficile trovare nello stesso film l'assenza di sceneggiatura,fotografia, dialoghi, humor. Si uscirebbe volentieri a metà film, ma sono rimasta (invano) per trovare almeno una ragione alla realizzazione di questo inutile e brutto film.
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