pier71
|
giovedì 11 ottobre 2012
|
veramente bello e toccante
|
|
|
|
L'ho visto su Rai Storia l'altra sera e sono rimasto attaccato al televisore. Niente da dire, solo tanta emozione e gratitudine all'autore del film Cosimo Messeri che mi ha in primis commosso non poco, e poi m'ha fatto scoprire un grande come Emitt Rhodes di cui ignoravo l'esistenza. Grazie!!!
|
|
[+] lascia un commento a pier71 »
[ - ] lascia un commento a pier71 »
|
|
d'accordo? |
|
pier71
|
mercoledì 6 aprile 2011
|
che bellezza, che grazia, che lacrime!
|
|
|
|
Questo piccolo immenso film mi rende orgoglioso. Sì, orgoglioso di poter dire che forse anche il documentario italiano può abbracciare un senso poetico!
Quanti se ne sono visti in questi anni, tutte operette indecise, piagnucolanti, pseudosociali, squallidamente ammiccanti, con tanti pretesti e poco altro. Mai così forti da smuovere un qualsiasi brivido nello spettatore, ne abbastanza leggeri da accompagnarlo, almeno fino a casa, felice. Insomma, finivano tutti (o quasi) nella sala, nel tubo catodico, forse erano già finiti ancora prima d'iniziare. Ma The One Man Beatles è fatto d'un'altra pasta, mosso da un altro rispetto, da uno sguardo bello fresco e ispirato.
[+]
Questo piccolo immenso film mi rende orgoglioso. Sì, orgoglioso di poter dire che forse anche il documentario italiano può abbracciare un senso poetico!
Quanti se ne sono visti in questi anni, tutte operette indecise, piagnucolanti, pseudosociali, squallidamente ammiccanti, con tanti pretesti e poco altro. Mai così forti da smuovere un qualsiasi brivido nello spettatore, ne abbastanza leggeri da accompagnarlo, almeno fino a casa, felice. Insomma, finivano tutti (o quasi) nella sala, nel tubo catodico, forse erano già finiti ancora prima d'iniziare. Ma The One Man Beatles è fatto d'un'altra pasta, mosso da un altro rispetto, da uno sguardo bello fresco e ispirato. C'è da dire che uno dei bingo è il personaggio attorno a cui ruota questo strambo incontro: Emitt Rhodes. E chi l'aveva mai sentito? Solo per lui varrebbe la visione. Ma il film (il regista Cosimo Messeri ovviamente) non si ferma qui, non s'accontenta, non è pigro: e straziandoci dolcemente (e amaramente!) il cuore va oltre, dove non ci sono più parole, non c'è più tempo per i rimpianti e gli anni buttati, le canzoni (altra meravilgia) e le idiosincrasie e gli scoop. Commosso ed euforico lo consiglio a tutti, dal profondo dell'anima. Ora corro a procurarmi i dischi di Emitt! (in vinile ovviamente!)
domanda: in dvd non esce? su qualche tv?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pier71 »
[ - ] lascia un commento a pier71 »
|
|
d'accordo? |
|
gianna3
|
lunedì 28 febbraio 2011
|
emitt rhodes trova cosimo messeri
|
|
|
|
Il giovane regista Cosimo Messeri parte da Roma ed arriva nei sobborghi di Los Angeles con l’intento di “stanare” Emitt Rhodes, cantante americano che ebbe una breve ma meritata fama tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta. In trentacinque anni, di Rhodes si sono perse le tracce e non se ne sa più nulla. Messeri, che si è fatto le ossa lavorando come aiuto regista di Nanni Moretti e Carlo Mazzacurati, trova Rhodes sull’elenco del telefono e lo va a trovare nella sua casetta piena di chitarre, di amplificatori e di ricordi. Ne segue un ritratto lineare, limpido, ammirato, ottimamente girato - con trovate stilistiche originali e sopraffine - che si avvale di interviste alle componenti delle Bangles (grandi estimatrici del cantante), ai suoi amici e alle persone che con Rhodes hanno lavorato.
[+]
Il giovane regista Cosimo Messeri parte da Roma ed arriva nei sobborghi di Los Angeles con l’intento di “stanare” Emitt Rhodes, cantante americano che ebbe una breve ma meritata fama tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta. In trentacinque anni, di Rhodes si sono perse le tracce e non se ne sa più nulla. Messeri, che si è fatto le ossa lavorando come aiuto regista di Nanni Moretti e Carlo Mazzacurati, trova Rhodes sull’elenco del telefono e lo va a trovare nella sua casetta piena di chitarre, di amplificatori e di ricordi. Ne segue un ritratto lineare, limpido, ammirato, ottimamente girato - con trovate stilistiche originali e sopraffine - che si avvale di interviste alle componenti delle Bangles (grandi estimatrici del cantante), ai suoi amici e alle persone che con Rhodes hanno lavorato. Naturalmente ascoltiamo la musica e le parole dello stesso protagonista che, ingrassato e con la barba bianca, dal viso ancora bello e dagli occhi meditativi e tristi, gentile, ironico e disincantato, parla della sua vita attuale e del suo passato.
Un commovente ritratto d'uomo e d'artista, su quello che siamo stati, che siamo e che forse potevamo essere... una gemma che tutti dovrebbero vedere, di tutte le età e professioni (soprattutto le miriadi d'insipidi registi nostrani!), credi e pregiudizi, perché c'è da imparare, da suggere il nettare di tanta semplice grazia poetica, dell'immane potenza metaforica, perché l'inesorabile motore di tutta la baracca, qui, è nient'altro che l'amore. Quei due - Messeri e Rhodes - si sono cercati per una vita, si sono trovati (perché l'uno ha attratto l'altro) e non appena si vedono non si conoscono e già si amano!
Tutto torna, tutto è riuscito e toccante, tutto è ritmato.
Meraviglioso.
p.s. qualcuno sa da chi è distribuito?
messaggio per MyMovies: perché non inserite il trailer? C'è su youtube!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianna3 »
[ - ] lascia un commento a gianna3 »
|
|
d'accordo? |
|
gianna3
|
venerdì 11 dicembre 2009
|
gran film (non) italiano
|
|
|
|
Veramente un bel film, commovente, toccante, maturo, struggente nella sua malinconia di fondo, con una nostalgia del passato e del futuro che pervade tutto il film e ti culla nella storia, a tratti anche speranzosa. Un ironico inno alla vita, al tornare a vivere dopo un lungo baratro, un grande film sul rimpianto.
Avercene!!
E il regista ha solo 24 anni!!
Non capisco sinceramente cosa abbia recensito Edoardo Becattini - solitamente impeccabile, almeno nella forma - dato che ha criticato negativamente solo scene e fatti assolutamente non presenti nel film! (almeno in quello ufficiale, proiettato al Festival di Roma).
|
|
[+] lascia un commento a gianna3 »
[ - ] lascia un commento a gianna3 »
|
|
d'accordo? |
|
gianna3
|
giovedì 10 dicembre 2009
|
un film documentario italiano(?) ad alti livelli
|
|
|
|
Che bellezza questo amoroso ritratto d'artista sgangherato!
Finiti i titoli di coda verrebbe voglia d'abbracciarlo, quel mascalzone sfortunato di Emitt Rhodes.
Che talento, che voce, che lacrimoni!!!!
Il giovane regista Cosimo Messeri parte da Roma ed arriva nei sobborghi di Los Angeles con l’intento di “stanare” Emitt Rhodes, cantante americano che ebbe una breve ma meritata fama tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta. In trentacinque anni, di Rhodes si sono perse le tracce.
Messeri, che è nato nel 1985 a Fiesole e che si è fatto le ossa lavorando come assistente alla regia insieme a Nanni Moretti e Carlo Mazzacurati, trova Rhodes sull’elenco del telefono e lo va a trovare nella sua casetta piena di chitarre, di amplificatori e di ricordi.
[+]
Che bellezza questo amoroso ritratto d'artista sgangherato!
Finiti i titoli di coda verrebbe voglia d'abbracciarlo, quel mascalzone sfortunato di Emitt Rhodes.
Che talento, che voce, che lacrimoni!!!!
Il giovane regista Cosimo Messeri parte da Roma ed arriva nei sobborghi di Los Angeles con l’intento di “stanare” Emitt Rhodes, cantante americano che ebbe una breve ma meritata fama tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta. In trentacinque anni, di Rhodes si sono perse le tracce.
Messeri, che è nato nel 1985 a Fiesole e che si è fatto le ossa lavorando come assistente alla regia insieme a Nanni Moretti e Carlo Mazzacurati, trova Rhodes sull’elenco del telefono e lo va a trovare nella sua casetta piena di chitarre, di amplificatori e di ricordi. Ne segue un ritratto lineare, limpido, ammirato, ben girato - con trovate stilistiche originali e sopraffine - che si avvale di interviste alle componenti delle Bangles (grandi estimatrici del cantante), ai suoi amici e alle persone che con Rhodes hanno lavorato. Naturalmente ascoltiamo la musica e le parole dello stesso protagonista che, ingrassato e con la barba bianca, dal viso ancora bello e dagli occhi meditativi e tristi, gentile, ironico e disincantato, parla della sua vita attuale e del suo passato.
Nell’album d’esordio, come nei due che seguiranno, Emitt scrive i testi, suona tutti gli strumenti e canta tutte le parti vocali.
Emitt Rhodes , uscito nel 1970, è un successo, apprezzato dal pubblico e dalla critica. Spiccano i testi poetici (”per ogni goccia di pioggia devi avere un raggio di sole, per ogni lacrima un sorriso per qualcuno, per ogni cielo grigio un cielo azzurro, per ogni amor perduto un amore nuovo”) e la sua voce cristallina, dal timbro vocale simile a quello di Paul McCartney (questo alimenterà la leggenda metropolitana secondo la quale i dischi di Rhodes non erano nient’altro che “scarti” dei Beatles da poco sciolti).
La rivista Billboard definisce Rhodes uno dei più raffinati artisti della scena musicale dell’epoca e il suo album d’esordio come uno dei migliori del decennio. Il cantante realizza altri due ottimi album, che hanno però un successo limitato: Mirror (1971) e Farewell to Paradise (1973). Il titolo dell’ultimo disco sembra contenere un presagio oscuro e sinistro: la casa discografica, che nei tre anni si era preoccupata più del rispetto del contratto che della promozione dei dischi, intenta una causa contro di lui per “mancato rispetto dei termini contrattuali”, e lo priva di 250 mila dollari e di tutti i suoi diritti d’autore.
Nel 1974, a soli 24 anni, quando era sul punto di sfondare, Emitt Rhodes cade nell’oblio. Trentacinque anni dopo, il cantautore, che come molte persone che possiedono un animo sensibile, è stato a lungo depresso (non per la mancata fama, della quale si disinteressa totalmente) ha composto nuove canzoni e suona in un gruppo. E’ troppo tardi per riuscire a pubblicare un nuovo disco? Certo è che il talento c’è ancora tutto…
UN FILM AD ALTI LIVELLI: NARRATIVI, ARTISTICI ED EMOZIONALI.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianna3 »
[ - ] lascia un commento a gianna3 »
|
|
d'accordo? |
|
gianna3
|
giovedì 10 dicembre 2009
|
ma che film ha visto becattini?!
|
|
|
|
Nel leggere la recensione di "The One Man Beatles" di Edoardo Becattini ci sono sinceramente rimasta un po' malino.
Infatti io ho visto il film al Festival di Roma, e concordo con la maggior parte delle osservazioni positive (non a caso, a detta di tutti, è stato il documentario di maggior successo del Festival).
Ma sono rimasta male perché non so proprio che film abbia visto, il fino ad oggi irreprensibile Edoardo Becattini.
Non c'è alcuna chiusura di senso nel film! Me ne sono innamorata proprio per questo!!! Lo stesso vale per "il gioco di proverbi": ma dove?! Ma quando?! Ma quale?!
Credo di poter essere attendibile in quello che dico perché mi sono vista anche la replica del giorno dopo.
[+]
Nel leggere la recensione di "The One Man Beatles" di Edoardo Becattini ci sono sinceramente rimasta un po' malino.
Infatti io ho visto il film al Festival di Roma, e concordo con la maggior parte delle osservazioni positive (non a caso, a detta di tutti, è stato il documentario di maggior successo del Festival).
Ma sono rimasta male perché non so proprio che film abbia visto, il fino ad oggi irreprensibile Edoardo Becattini.
Non c'è alcuna chiusura di senso nel film! Me ne sono innamorata proprio per questo!!! Lo stesso vale per "il gioco di proverbi": ma dove?! Ma quando?! Ma quale?!
Credo di poter essere attendibile in quello che dico perché mi sono vista anche la replica del giorno dopo..
Caro Edoardo, io leggevo con piacere le tue recensioni, le trovavo sempre pure ed essenziali, consce e mai improvvisate.
Stavolta però hai sbagliato! Non so cosa tu abbia visto, ma di sicuro non è The One Man Beatles!!!
La prossima volta stai più attentino!!!
Comunque continuerò a leggerti!
Con amore,
Gianna
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gianna3 »
[ - ] lascia un commento a gianna3 »
|
|
d'accordo? |
|
|