silvansilvano
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domenica 28 novembre 2010
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imperdibile
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Il film è un vero capolavoro. Ottima regia e bravissimi gli attori!Uno di quei film che sanno scegliere il giusto registro nel raccontare storie difficili senza cercare facili pietismi o l'immedesimazione immediata fra protagonista e spettatori.
Una rivelazione
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the lady on the hot tin roof
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giovedì 25 febbraio 2010
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precious l'amazzone.
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A giudicare dall'incipit, "Precious" potrebbe sembrare un qualunque film narrante la storia di una ragazza di colore emarginata. Non lo è. Il film è un originale ed amarissimo racconto di un orrore inconfessabile consumato tra le mura di un degradato appartamento di Harlem. Clarice "Precious" Jones potrebbe facilmente essere un cliché, quello della ragazza obesa priva di aspirazioni e destinata a passare la vita dietro alle casse di McDonald's o nei bagni pubblici delle stazioni, invisibile agli occhi altrui. Non lo è. I colori della sua immaginazione sono vividi, luminosi e raggianti, spiccano il volo nei momenti in cui sembrerebbe impossibile farli risplendere, nel bel mezzo di una turpitudine sulla quale calano il silenzio e la vergogna.
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A giudicare dall'incipit, "Precious" potrebbe sembrare un qualunque film narrante la storia di una ragazza di colore emarginata. Non lo è. Il film è un originale ed amarissimo racconto di un orrore inconfessabile consumato tra le mura di un degradato appartamento di Harlem. Clarice "Precious" Jones potrebbe facilmente essere un cliché, quello della ragazza obesa priva di aspirazioni e destinata a passare la vita dietro alle casse di McDonald's o nei bagni pubblici delle stazioni, invisibile agli occhi altrui. Non lo è. I colori della sua immaginazione sono vividi, luminosi e raggianti, spiccano il volo nei momenti in cui sembrerebbe impossibile farli risplendere, nel bel mezzo di una turpitudine sulla quale calano il silenzio e la vergogna. Precious è un'amazzone, disillusa e, ciò nonostante, ferma nei propositi alla cui elaborazione assistiamo direttamente noi spettatori, fragile ma coraggiosa. Peccato che Lee Daniels non assecondi fino in fondo questo incredibile personaggio, meravigliosamente interpretato dall'esordiente Gabourey Sidibe. La prima parte del film è strabiliante nella sua autentica ruvidezza, priva di toni edificanti e black pride, e il cast è in stato di grazia, su tutti la strepitosa Mo'Nique nel ruolo della madre violenta di Precious, personaggio dotato di molte sfaccettature irriducibili ad un'unica prospettiva. La seconda parte risente della volontà registica di preferire la "questione sociale" alla vicenda umana, elemento che attenua la peculiarità del film pur non danneggiandone la qualità, indubbiamente molto alta. La commistione di dramma e musical funziona, in quanto il secondo obnubila in maniera efficace le scene più cruente o crudeli, eliminando il bisogno di ricorrere all'espediente della dissolvenza o, peggio, di mostrare tutto il mostrabile. Oltretutto, i percorsi mentali di Precious aumentano l'empatia degli spettatori, che di fronte al tripudio di luci, colori e musica sono perfettamente consapevoli di quello che sta accadendo in contemporanea nel mondo reale e potrebbero ritrovarsi in lacrime, agghiacciati, indignati, amareggiati, agguerriti. Un'ultima nota: è del tutto inimmaginabile pensare di poter vedere il film doppiato, in quanto l'essenziale suspension of disbelief non può aver luogo di fronte al melting pot di Harlem che parla "romano de Roma"!
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leoooo
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domenica 28 novembre 2010
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ingredienti eccellenti=risultato di qualità
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Il film è basato sul romanzo omonimo di Sapphire,scrittrice che ha lavorato a stretto contatto con i bambini, ha scritto per riviste femministe e ha insegnato a leggere e scrivere nei quartieri difficili della città, come Harlem e Bronx. Chi meglio di lei poteva raccontare la storia di Precious, ragazza sedicenne, di colore, obesa, priva dell'educazione scolastica, costretta a subire violenze domestiche gravi....?
La sceneggiatura è di Geoffrey Fletcher, curriculum da paura, primo afroamericano a vincere il premio oscar per la sceneggiatura.La produzione di Oprah Winfrey, giornalista americana ricchissima, che tra le altre cose ha aperto una scuola per ragazze povere in Sudafrica, la "Oprah Winfrey Leadership Academy for Girls".
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Il film è basato sul romanzo omonimo di Sapphire,scrittrice che ha lavorato a stretto contatto con i bambini, ha scritto per riviste femministe e ha insegnato a leggere e scrivere nei quartieri difficili della città, come Harlem e Bronx. Chi meglio di lei poteva raccontare la storia di Precious, ragazza sedicenne, di colore, obesa, priva dell'educazione scolastica, costretta a subire violenze domestiche gravi....?
La sceneggiatura è di Geoffrey Fletcher, curriculum da paura, primo afroamericano a vincere il premio oscar per la sceneggiatura.La produzione di Oprah Winfrey, giornalista americana ricchissima, che tra le altre cose ha aperto una scuola per ragazze povere in Sudafrica, la "Oprah Winfrey Leadership Academy for Girls".L'altro produttore Tyler Perry, anch'egli di colore, viene da un'infanzia difficile a causa dei maltrattamenti subiti dal padre.Il film ha l'alto patrocinio dell'Unicef per i temi trattati ed ha vinto anche un premio oscar per la migliore attrice non protagonista(per l'attrice che interpreta la mamma di Precious).
Con questa lista di ingredienti, il risultato non poteva che essere di qualità, anche se la storia è molto cruda e difficile da digerire.
Ma è importante mangiare anche questi piatti, non solo Panettoni!
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grianne
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domenica 12 dicembre 2010
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ci vuole fegato per cambiare
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La vita di Clareece Jones, meglio nota come Precious, non è serena: obesa, tiranneggiata dalla madre, incinta del padre che la violenta da quando aveva tre anni e che le ha già dato una figlia. Cacciata da scuola perché aspetta un bambino ha la possibilità di riscattare se stessa e il suo futuro grazie all’aiuto di una nuova scuola e della professoressa che la segue, spronandola ad investire sulla sua formazione. Ambientato a Harlem nel 1987, Precious è la seconda opera di Lee Daniels, già regista con Shadowboxer (2005). Un progetto ambizioso, che cerca di essere portavoce di quella realtà afroamericana nascosta nell’ombra, di cui non si parla o la si mitizza nell’eroe di turno che riesce ad evadere e a diventare qualcuno nel mondo dello sport o dello spettacolo, grazie a particolari doti.
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La vita di Clareece Jones, meglio nota come Precious, non è serena: obesa, tiranneggiata dalla madre, incinta del padre che la violenta da quando aveva tre anni e che le ha già dato una figlia. Cacciata da scuola perché aspetta un bambino ha la possibilità di riscattare se stessa e il suo futuro grazie all’aiuto di una nuova scuola e della professoressa che la segue, spronandola ad investire sulla sua formazione. Ambientato a Harlem nel 1987, Precious è la seconda opera di Lee Daniels, già regista con Shadowboxer (2005). Un progetto ambizioso, che cerca di essere portavoce di quella realtà afroamericana nascosta nell’ombra, di cui non si parla o la si mitizza nell’eroe di turno che riesce ad evadere e a diventare qualcuno nel mondo dello sport o dello spettacolo, grazie a particolari doti. Anche la protagonista di questo film sogna la fama, l’apparire, i flash dei fotografi che impazzano solo per lei e un uomo al suo fianco, orgoglioso e innamorato. Ma questa non è una favola a lieto fine: non ci sarà l’ambizioso produttore che la scopre tra la massa e la porta via in limousine, per fare di lei una star. Per questo qui si può parlare di realtà: Precious vuole a tutti i costi cambiare vita, ma senza cercare quello che non ha, facendo leva solo sulle sue capacità, proprio perché, a differenza di quello che molti pensano di lei, non è una persona stupida.
Una storia amara, fatta di emozioni trattenute e silenzi mascherati sotto valanghe di parole volgari, pronunciate da una ragazzina di sedici anni costretta a diventare donna troppo in fretta. Numerose però sono le fantasie che dimostrano la sua vera età: le foto che prendono vita rincuorandola, il vedersi diversa allo specchio, fantasticare su un improbabile innamoramento del professore di matematica nei suoi confronti. A sporcare tutto questo ci pensano i momenti di vita reale, i pregiudizi della gente, le angherie della madre gelosa di lei per le attenzioni dedicatele dal suo “uomo” e per i figli messi al mondo. La grande forza della ragazza è saper essere sorda a queste provocazioni, rifugiandosi furbescamente in un’altra vita, facendo scaturire nella sua mente i sogni fluorescenti che rappresentano il futuro tanto desiderato.
Premio del pubblico al Sundance Film Festival, sei nomination e due Oscar, un Golden Globe: dopo un anno dall’uscita in America, Precious arriva anche in Italia, in attesa di ulteriori riconoscimenti da parte di spettatori che non cercano un divertente passatempo per una serata piatta, ma piuttosto un film su cui riflettere.
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reservoir dogs
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giovedì 2 dicembre 2010
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sognare per meno soffrire
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Precious è una ragazza obesa e gravida di diciassette anni, a scuola la preside la convoca per parlare con lei della sua seconda gravidanza e attraverso il virtuosismo di una serie di campi - controcampi con zoom "a schiaffo" riusciamo a percepire la tensione che si respira nel luogo.
La ragazza abita in uno squallido quartiere ad Harlem con la madre che la demotiva ad istruirsi (perchè come la Storia insegna l'istruizione alimenta la coscienza) e che la disprezza perchè derubata del compagno che ha preferito l'incesto da cui poi sono nati due bambini; la prima affetta da sindrome di down, il secondo in arrivo.
La proposta della frequentazione di una scuola alternativa da a Precious la possibilità di migliorarsi e conoscersi meglio, nell'istante in cui la ragazza entra nell'aula per la prima volta, infatti, noi insieme a lei siamo abbagliati da una luce accecante; la luce di un nuovo inizio.
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Precious è una ragazza obesa e gravida di diciassette anni, a scuola la preside la convoca per parlare con lei della sua seconda gravidanza e attraverso il virtuosismo di una serie di campi - controcampi con zoom "a schiaffo" riusciamo a percepire la tensione che si respira nel luogo.
La ragazza abita in uno squallido quartiere ad Harlem con la madre che la demotiva ad istruirsi (perchè come la Storia insegna l'istruizione alimenta la coscienza) e che la disprezza perchè derubata del compagno che ha preferito l'incesto da cui poi sono nati due bambini; la prima affetta da sindrome di down, il secondo in arrivo.
La proposta della frequentazione di una scuola alternativa da a Precious la possibilità di migliorarsi e conoscersi meglio, nell'istante in cui la ragazza entra nell'aula per la prima volta, infatti, noi insieme a lei siamo abbagliati da una luce accecante; la luce di un nuovo inizio.
La ragazza grazie anche alla nuova insegnante comincierà a prendere coscenza di se e della sua situazione "familiare" portandola infine ad affrontare a testa alta, in mezzo alla folla, la vita da mamma e perfino la morte.
Spaccato di una violenza domestica a cui una ragazza si è ribellata, Precious ci insegna come i sogni possano essere un alternativa al dolore che colpisce a suo modo ognuno di noi (la ragazza viene raggiunta dai sogni più nascosti quando viene colpita dalla vita).
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everyone
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domenica 5 dicembre 2010
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l'eccesso come stile espressivo
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Un film neorealistico,crudo che enfatizza il malessere di una società vista dalla parte degli sconfitti.Le tematiche ci sono tutte forse anche in eccesso perchè non è poi così necesario calcare la mano su di un personaggio per renderlo particolarmente gradito al pubblico come accade con l'infelice protagonista della storia la povera Precious a cui è andato tutto storto a cominciare dal portare un nome che difficilmente potrebbe essere meno azzeccato.
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ultimoboyscout
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domenica 6 marzo 2011
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una vita drammaticamente dura.
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Film assolutamente toccante e commovente, durissimo, dal linguaggio forte dalla storia sicuramente difficile ma così coinvolgente che risulta facile da seguire. Un dramma pazzesco con due attrici strepitose: Mo'nique sorprende, lei attrice comico-brillante in un torpiloquio continuo verso il mondo e e in particolare verso la figlia, Gabourey Sidibe, magnifica deb oversize, stupefacente, colpisce per intensità e per la sua interpretazione sommessa, umile, a testa bassa ma così tremendamente piena di voglia di vita, di riscatto e di sogni (non a caso immediatamente candidata all'Oscar). Pachidermica e pesante, oppressa dai chili, dagli insulti, dall'ignoiranza e da una vita grama, schifata da tutto e da tutti, Precious è un'eroina dei nostri tempi che non ha nulla da chiedere se non un TV da non dover condividere con la madre.
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Film assolutamente toccante e commovente, durissimo, dal linguaggio forte dalla storia sicuramente difficile ma così coinvolgente che risulta facile da seguire. Un dramma pazzesco con due attrici strepitose: Mo'nique sorprende, lei attrice comico-brillante in un torpiloquio continuo verso il mondo e e in particolare verso la figlia, Gabourey Sidibe, magnifica deb oversize, stupefacente, colpisce per intensità e per la sua interpretazione sommessa, umile, a testa bassa ma così tremendamente piena di voglia di vita, di riscatto e di sogni (non a caso immediatamente candidata all'Oscar). Pachidermica e pesante, oppressa dai chili, dagli insulti, dall'ignoiranza e da una vita grama, schifata da tutto e da tutti, Precious è un'eroina dei nostri tempi che non ha nulla da chiedere se non un TV da non dover condividere con la madre. Sconvolgente e doloroso ma al tempo stesso stupefacente, il finale almeno lascia una bella speranza.
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linus2k
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giovedì 14 aprile 2011
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cercare la luce nel tunnel
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Un viaggio nel dolore. Ecco cos’è “Precious”, pluripremiato film di Lee Daniels.
Una storia che pesca nel più cupo e triste dei mondi, e inserisce tutte le varianti del dolore che si possano immaginare, l’emarginazione, la violenza domestica, l’incesto, la pedofilia, la malattia, tutto concentrato in 2 ore di film. Qualcosa che ti lascia atterrito, che non sai più se voler continuare a seguire. Fa male ogni istante, ogni minimo istante.
Precious è una ragazzina di 16 anni, isolata in un mondo immaginario di lustrini e fama, di tappeti rossi e di principi; ma è un mondo irreale, è il mondo fantastico in cui deve scappare, silenziosamente, ai margini della sua scuola, della sua classe, di quelli che potrebbero essere suoi amici.
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Un viaggio nel dolore. Ecco cos’è “Precious”, pluripremiato film di Lee Daniels.
Una storia che pesca nel più cupo e triste dei mondi, e inserisce tutte le varianti del dolore che si possano immaginare, l’emarginazione, la violenza domestica, l’incesto, la pedofilia, la malattia, tutto concentrato in 2 ore di film. Qualcosa che ti lascia atterrito, che non sai più se voler continuare a seguire. Fa male ogni istante, ogni minimo istante.
Precious è una ragazzina di 16 anni, isolata in un mondo immaginario di lustrini e fama, di tappeti rossi e di principi; ma è un mondo irreale, è il mondo fantastico in cui deve scappare, silenziosamente, ai margini della sua scuola, della sua classe, di quelli che potrebbero essere suoi amici. Precious è sola, obesa, in fondo alla classe, non parla, sogna… Il sogno è ciò che le rimane, dopo che la madre violenta, il padre mostro, una figlia down ed un figlio in arrivo le hanno rubato tutto. Un incubo reale a cui il regista prontamente contrappone il sogno irreale, 2 condizioni che arrivano ad essere interrotte dall’arrivo di una nuova scuola “speciale”, di una nuova insegnante “speciale” (lei sì, davvero) che fanno quello che fino adesso nessuno ha fatto mai: farla sentire una ragazza, farla sentire, nel suo modo, davvero preziosa.
Ma la strada è una strada in salita, con ancora tanti brutti mostri da affrontare, con la volontà però di scoprire che c’è una luce nel tunnel, una luce non in fondo, una luce intorno alle persone che contano, alle persone che davvero le vogliono bene. E scopre che la prima persona che deve volerle bene è lei stessa…
Precious è un film importante, in raro e fragile equilibrio tra l’immondizia e la grazia, tra l’angoscia più cupa e la speranza… con rara maestria, Daniels ci regala un film che riesce a non far crollare lo spettatore nella anche banale angoscia da black drama sull’emarginazione classico. Attraverso un uso sapiente di contrasti e di momenti di respiro riesce a trasportarti con una vena di fiducia e speranza in fondo al film, riuscendo a diblare abbastanza abilmente i tranelli dettati da una storia a rischio di luoghi comuni (la classe difficile, la professoressa eroica, l’alunna più problematica delle altre… tutti ingredienti a rischio de-ja-vù)
Bravissimo il cast con una ottima coppia di prime donne (Precious e la professoressa) ed una convincente prova attoriale dei comprimari, in primis di una irriconoscibile Mariah Carey ed una straordinaria Mo’nique, la madre di Precious, premio Oscar 2011 come miglior attrice non protagonista.
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ginger snaps
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lunedì 30 maggio 2011
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commovente
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e spaventosamente vera questa storia lascia lo spettatore pieno di risentimento verso un mondo che ancora oggi esiste. Il degrado di una città e di un popolo ancora soppresso e lasciato nell'ignoranza lascia sbalorditi. Anche se la storia è ambientata nel lontano 1987 credo che sia ancora attuale questo problema. Fà riflettere e in alcuni punti del film le scene sono talmente drammatiche che ho faticato a guardarle fino in fondo. Molto ben diretto e curato nei minimi particolari. La musica.......... quella nera, ne fa da padrona e le immagini fantastiche di Precius sono talmente belle e suggestive da riuscire a far digerire meglio tutta la vicenda. Molto bello e molto bravi gli attori, Un vero capolavoro
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pietro viola
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lunedì 9 maggio 2011
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la buona hollywood
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I temi trattati dal film sono drammatici, e il perno su cui gira tutto è una sorta di "maledizione della diversità" cui nessuno può apparentemente sottrarsi. Ma, che si sia grassi, neri, omosessuali, a volte è solo il cedere,anche solo una volta, alla possibilità di qualcosa di buono per sé, che può dare una svolta alla vita. Certo, fa impressione vedere le scene dell'incesto e della violenza che Precious subisce sfumare nei sogni che molte adolescenti hanno di fare la ballerina o la cantante o l'attrice. Ma proprio quell'immaginario, da prigione definitiva per la protagonista e per il film, diventa risorsa per aprire nuovi orizzonti, per la protagonista e per il film.
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I temi trattati dal film sono drammatici, e il perno su cui gira tutto è una sorta di "maledizione della diversità" cui nessuno può apparentemente sottrarsi. Ma, che si sia grassi, neri, omosessuali, a volte è solo il cedere,anche solo una volta, alla possibilità di qualcosa di buono per sé, che può dare una svolta alla vita. Certo, fa impressione vedere le scene dell'incesto e della violenza che Precious subisce sfumare nei sogni che molte adolescenti hanno di fare la ballerina o la cantante o l'attrice. Ma proprio quell'immaginario, da prigione definitiva per la protagonista e per il film, diventa risorsa per aprire nuovi orizzonti, per la protagonista e per il film.
Sarebbe da 3 stelle, per alcuni (pochi) clichè da cinema mainstream, la stella in più va al coraggio.
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