il reverendo
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martedì 9 agosto 2011
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il "crash contatto fisico" di antoine fuqua.
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Sin dalle prime scene, il film mi ha ricordato il capolavoro "Crash contatto fisico".
Le tematiche principali sono le stesse: l' impossibilità di tracciare un confine netto tra bene e male, il male di vivere e, soprattutto, la spietata imprevedibilità degli eventi.
In particolare in due episodi, che qui non rivelerò per non svelare la trama, la similitudine mi è parsa stucchevole.
Dato che "Crash contatto fisico" è uno dei miei film preferiti, il confronto è inevitabile: se il primo è un capolavoro, Brooklyn's Finest è un film discreto.
Il film è sostenuto dall' intreccio delle vicissitudini dei tre personaggi, cosa che contribuisce a non annoiare, dall' ottima performance di Ethan Hawke, interprete di quella che ritengo la storia più avvincente, nonchè dal buon finale dove ho apprezzato molto la regia che ha fatto avvicinare i personaggi scivolando poi fluidamente da uno all' altro.
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Sin dalle prime scene, il film mi ha ricordato il capolavoro "Crash contatto fisico".
Le tematiche principali sono le stesse: l' impossibilità di tracciare un confine netto tra bene e male, il male di vivere e, soprattutto, la spietata imprevedibilità degli eventi.
In particolare in due episodi, che qui non rivelerò per non svelare la trama, la similitudine mi è parsa stucchevole.
Dato che "Crash contatto fisico" è uno dei miei film preferiti, il confronto è inevitabile: se il primo è un capolavoro, Brooklyn's Finest è un film discreto.
Il film è sostenuto dall' intreccio delle vicissitudini dei tre personaggi, cosa che contribuisce a non annoiare, dall' ottima performance di Ethan Hawke, interprete di quella che ritengo la storia più avvincente, nonchè dal buon finale dove ho apprezzato molto la regia che ha fatto avvicinare i personaggi scivolando poi fluidamente da uno all' altro. Ho trovato invece fastidiosa la troppo invadente colonna sonora, ma capisco che in alcuni momenti fosse d' obbligo per evitare lo sbadiglio, anche se tapparmi le orecchie non lo ritengo un buon modo di attirare l' attenzione.
Detto questo sono indeciso tra 2 o 3 stelle, sarebbe un 2.5, però dato che di Antoine Fuqua ho preferito Training Day, a cui do 3 stelle, a B.F. ne darò 2.
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m_nus-style87
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mercoledì 26 gennaio 2011
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buono
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Film bello,alla fine però è un pò troppo montato!!!
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dano25
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mercoledì 12 gennaio 2011
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la storia di tre polizziotti in cerca della vita
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Antonie Faqua dirige un bel polizziesco ambientato in una Brooklyn che vive sul filo del rasoio tra spacciatori di droga e razzismo tra polizia e neri. In questo quartiere vivono i propri demoni tre poliziotti: Richard Gere è un vecchio agente che, ad una settimana dalla pensione, si trascina tra whiskey ingurgitato appena alzato ed una storia d'amore con una prostituta. Ha sempre evitato di vivere fino a quando la vita in pericolo di una giovane rapita e drogata per prostituzione, gli fà riscoprire il suo essere poliziotto anche se ormai in pensione; Don Cheadle è un agente infiltrato che spera in una promozione e la ottiene quando manda tutto a puttane per vendicare l'amico di una vita ucciso che gli costerà la sua di vita; Ethan Hawke è un disperato sbirro in cerca di soldi per affrontare un cucciolata di bambini, la moglie mnalata e incinta di due gemelli ed una casa che va a pezzi.
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Antonie Faqua dirige un bel polizziesco ambientato in una Brooklyn che vive sul filo del rasoio tra spacciatori di droga e razzismo tra polizia e neri. In questo quartiere vivono i propri demoni tre poliziotti: Richard Gere è un vecchio agente che, ad una settimana dalla pensione, si trascina tra whiskey ingurgitato appena alzato ed una storia d'amore con una prostituta. Ha sempre evitato di vivere fino a quando la vita in pericolo di una giovane rapita e drogata per prostituzione, gli fà riscoprire il suo essere poliziotto anche se ormai in pensione; Don Cheadle è un agente infiltrato che spera in una promozione e la ottiene quando manda tutto a puttane per vendicare l'amico di una vita ucciso che gli costerà la sua di vita; Ethan Hawke è un disperato sbirro in cerca di soldi per affrontare un cucciolata di bambini, la moglie mnalata e incinta di due gemelli ed una casa che va a pezzi. Fermo credente in Dio, anche se in crisi raggiungerà suo malgrado la luce divina. le storie vivono parallele e gli interpreti si sfiorano soltanto. L'idea di base è buona ed il prodotto non è male. Sufficiente la prova di un Gere poco reattivo, molto meglio Cheadle e quasi commovente Hawke. Da vedere senza troppe pretese.
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[+] polizziotti!?
(di jimi caos)
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nalipa
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domenica 9 gennaio 2011
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l'amarezza della vita sulla faccia
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degli attori.
La vicenda non é nuova ma la capacità espressiva degli interpreti permette la riuscita del film.
L'amarezza, la routine, l'attesa di tempi migliori, la perenne convinzione di non farcela, l'impossibilità d'azione....tutte ma proprio tutte queste sfumature si leggono ora sul volto dell'ottimo Hawke..ora sul volto di Gere...ora sul volto di Cheadle; ho visto volentieri Snipes che trovo sia un attore poco evidenziato con ottime capacità.
Non sarebbero nemmeno necessari i dialoghi.
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