Non lo so

film senza capo ne coda. da dimenticare.vi avranno sicuramente fatto nella vostra vita questa domanda?quanti film hai visto?bhe forse mille dato la mia giovane eta. questo e in assluto il piu brutto....non credo ci sara qualche altro film in grado di provocare in me uno stato di repulsione tale...quei rallenty fine anni 70 sono qualcosa che ti lasciano il segno.sto male.sentire la voce over continua nauseante ....verbosa e priva di poesia e pensare costantemente ai soldi gettati per il biglietto.mi domando e vi domando cari fratelli de felice non sarebbe stato meglio scrivere un brutto libro come questo.vi ringrazio per avermi dato la possibilita di discernere nettamente ad oggi un buon film dalla melma. [+]

film senza capo ne coda. da dimenticare.vi avranno sicuramente fatto nella vostra vita questa domanda?quanti film hai visto?bhe forse mille dato la mia giovane eta. questo e in assluto il piu brutto....non credo ci sara qualche altro film in grado di provocare in me uno stato di repulsione tale...quei rallenty fine anni 70 sono qualcosa che ti lasciano il segno.sto male.sentire la voce over continua nauseante ....verbosa e priva di poesia e pensare costantemente ai soldi gettati per il biglietto.mi domando e vi domando cari fratelli de felice non sarebbe stato meglio scrivere un brutto libro come questo.vi ringrazio per avermi dato la possibilita di discernere nettamente ad oggi un buon film dalla melma.actarus [-]

La recensione di FilmTv di Mauro Gervasini Ennesima scommessa di Gianluca Arcopinto, che dà fiducia a due fratelli pescaresi. Tra palafitte a malta e precariato Sulle tracce di Gianluca Arcopinto, cineasta e produttore indipendente, indomito nonostante fatichi a inserirsi con la propria factory in un mercato oligopolizzato come il nostro. Con ardore donchisciottesco, scommette adesso su due filmmaker pescaresi, Alessandro e Cristiano Di Felice, e ancora una volta ci azzecca perché i ragazzi hanno talento. Speriamo possa rivelarsi ancora meglio nel loro prossimo film, attualmente in produzione sempre sotto l’egida di Arcopinto, perché Non lo so ha le ingenuità di sceneggiatura tipiche di un esordio. [+]

La recensione di FilmTv di Mauro Gervasini Ennesima scommessa di Gianluca Arcopinto, che dà fiducia a due fratelli pescaresi. Tra palafitte a malta e precariato Sulle tracce di Gianluca Arcopinto, cineasta e produttore indipendente, indomito nonostante fatichi a inserirsi con la propria factory in un mercato oligopolizzato come il nostro. Con ardore donchisciottesco, scommette adesso su due filmmaker pescaresi, Alessandro e Cristiano Di Felice, e ancora una volta ci azzecca perché i ragazzi hanno talento. Speriamo possa rivelarsi ancora meglio nel loro prossimo film, attualmente in produzione sempre sotto l’egida di Arcopinto, perché Non lo so ha le ingenuità di sceneggiatura tipiche di un esordio. Gianni e Marco sono fratelli, uno cerca di vendere palafitte a Malta, l’altro coltiva la professione di fuori corso a Bologna. Quando l’impresa immobiliare di famiglia fallisce, sono costretti a fare quadrato per affrontare le urgenze del precariato. La reazione dei due e della ricomposta banda di amici sarà goliardica e intraprendente insieme. Ritratto verace di una realtà di provincia, con i suoi fenomeni (complimenti al tizio che sniffa un profilattico e se lo fa uscire dalla bocca!), i vuoti a perdere e la nostalgia. Il rischio è quello del bozzettismo, ma i due registi dribblano spesso il problema con qualche bella intuizione visiva e con un finale che tra il dolce e l’amaro sceglie la soluzione più problematica. [-]