Come un uragano

Diciamo che il film è stato un pretesto per riunire la coppia Gere, Lane, dopo "Unfaithful", altrimenti non ne vedo altri motivi plausibili. Il film è scontato e prevedibile sin dalle prime battute, la struttura narrativa è labile e inconsistente. Una coppia di mezza età (più lui che lei a dire la verità), si trova sulle spiagge del Rodanthe e , complice un uragano, scoprono di amarsi, una seconda occasione che risveglia nei due nuovi stimoli e nuova energia di vivere.. ma la tragedia è in agguato. Penso che il cinema abbia immeritatamente dato troppo spazio ai racconti di Nicholas Sparks, scrittore melenso e assai poco originale. Come in "le parole che non ti ho detto", anche qui muore il protagonista maschile, stavolta non travolto da una tempesta, bensì dalla frana di una montagna in Ecuador, dove si era recato per recuperare il rapporto con il figlio medico e per espiare il rimorso della morte di una paziente durante un intervento chirurgico. La scena finale di lei che riceve dal figlio di lui un pacco contenente i suoi oggetti personali, ricorda quella nei "I ponti di Madison County", solo che nel film di Eastwood l'intreccio e il tessuto narrativo era di tutt'altra fibra, Wolfe presenta una storia sfilacciata, confezionata alla belle e meglio, non riesce a strappare nemmeno una lacrima. In tema di saldi, tra le altre cose, si trovano sempre dei fondi di magazzino, e non è detto che a qualcuno possano anche piacere.