eugen
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martedì 12 novembre 2024
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telefilm accettabile
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"Nassiryia Per non dimenticare", Tv.movie del 2007, di Michele Soavi(da un soggetto di Pietro Valsecchi , con vari sceneeggiatori), realizzato per commenorare il sacrificio di 25 italiani, di cui cibili, gli altri carabinieri o dell'esercito"regolare", a Nassiryia, uccisi da terrotrsti iraqueni, non poteva evitare l'effetto laromoyant, dato il tema e l'entitat'della tragedia, che ormai fa parte della storia contemporenea(visto oggi, dai fatti sono passati esattamente ventun anni, ossia poco meno del classico quarto di secolo, che solo i"fanatici"ritengono necessari per definire un fatto di storia contemporanea); in complesso SOavi dirige benino sia le scene d'azione sia quelle intimstico.
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"Nassiryia Per non dimenticare", Tv.movie del 2007, di Michele Soavi(da un soggetto di Pietro Valsecchi , con vari sceneeggiatori), realizzato per commenorare il sacrificio di 25 italiani, di cui cibili, gli altri carabinieri o dell'esercito"regolare", a Nassiryia, uccisi da terrotrsti iraqueni, non poteva evitare l'effetto laromoyant, dato il tema e l'entitat'della tragedia, che ormai fa parte della storia contemporenea(visto oggi, dai fatti sono passati esattamente ventun anni, ossia poco meno del classico quarto di secolo, che solo i"fanatici"ritengono necessari per definire un fatto di storia contemporanea); in complesso SOavi dirige benino sia le scene d'azione sia quelle intimstico.drmamatiche e "politiche", senza realizzare un capolavoro, ma comunicnado il tema ak pubblico, in modo abbastanza efficace. Raoul Bova, nei panni del carabiniere"capo misisone", Claudia Pandolfi in quello della dottoressa unmanitaria che cura sia feriti iquaueni sia feriti italinai sono convincnti. Eugen
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elgatoloco
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sabato 19 settembre 2015
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non guasta un po'di retorica...
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UN film(TV Movie, quasi certamente, ma adatto anche per le sale)sulla cronaca, su tragedie delle cronaca, è aspra, difficile, anche avara di soddisfazioni. Puntando (non si poteva fare altrimenti)sul"fattore umano", Michele Soavi, più avvezzo all'horror e al fantasy, realizza un'opera che non pecca più di tanto di retorica ma ce ne dà quella "giusta misura"che era inevitabile. "Fattore umano", si diceva: problemi esistenziali, affettivi, familiari dei carabinieri(e non solo)rimasti vittime dell'agguato del 2003, dove(parere personale, certo)rimane oltremodo problematica la scelta di inviare militari e civili per"convincere alla democrazia", su ordine eterodiretto, dove la missione da"peace keeping"diventava quasi immediatamente una missione di guerra, volenti o nolenti gli"attori"della vicenda.
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UN film(TV Movie, quasi certamente, ma adatto anche per le sale)sulla cronaca, su tragedie delle cronaca, è aspra, difficile, anche avara di soddisfazioni. Puntando (non si poteva fare altrimenti)sul"fattore umano", Michele Soavi, più avvezzo all'horror e al fantasy, realizza un'opera che non pecca più di tanto di retorica ma ce ne dà quella "giusta misura"che era inevitabile. "Fattore umano", si diceva: problemi esistenziali, affettivi, familiari dei carabinieri(e non solo)rimasti vittime dell'agguato del 2003, dove(parere personale, certo)rimane oltremodo problematica la scelta di inviare militari e civili per"convincere alla democrazia", su ordine eterodiretto, dove la missione da"peace keeping"diventava quasi immediatamente una missione di guerra, volenti o nolenti gli"attori"della vicenda. Ciò dal film, inevitabilmente legato, come si diceva, alla cronaca e quindi ai documentari-TG realizzati/ prodotti sul tema, risulta chiaramente, con un po'di suspense(l'attentato era atteso, inevitabilmente, visti anche i precedenti vicini), l'umanità("italian touch", forse, si spera)in più. Movimenti di macchina "controllati", "misurati", anche per la consegna che al film comunque era riservata/affidata. Interpreti adeguati, con un Raoul Bova cresciuto rispetto a prove precedenti, Claudia Pandolfi"in parte"come dottoressa della Croce Rossa ma forse un po'sacrificata nel ruolo, per dire dei più"famosi"; altri interpreti comunque validi, pur se qui non avrebbe senso dare voti o comunque esprimere pareri. La vicenda rimane, quale prova tragica di molteplici cause e concasue solo accennate, in modo certo insufficiente, all'inizio El Gato
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cianto
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sabato 20 aprile 2013
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interessante anche se a volte un po' banale
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Il film nel complesso mi è piaciuto però ci sono alcune incongruenze che mi sorprendono da un regista bravo come Soavi, che ha girato tanti film sull'esercito e/o le forza dell'ordine. Innanzitutto è impossibile che il comando delle operazioni sul campo di un'intera città come Nassyriya sia affidato ad un maresciallo (poteva inventarsi che Raul Bova fosse almeno un tenente); poi il bambino che si trasferisce a vivere in caserma è un'altra fesseria che non sta né in cielo né in terra. Mi fa tornare in mente Mino il piccolo alpino, ma quella era la guerra del 15-18!! Poi, io non sono stato in Iraq ma mi sembra impossibile che una pattuglia di soldati della coalizione non intervenga alla vista di civili armati per fermare le persone e sequestrare le armi.
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Il film nel complesso mi è piaciuto però ci sono alcune incongruenze che mi sorprendono da un regista bravo come Soavi, che ha girato tanti film sull'esercito e/o le forza dell'ordine. Innanzitutto è impossibile che il comando delle operazioni sul campo di un'intera città come Nassyriya sia affidato ad un maresciallo (poteva inventarsi che Raul Bova fosse almeno un tenente); poi il bambino che si trasferisce a vivere in caserma è un'altra fesseria che non sta né in cielo né in terra. Mi fa tornare in mente Mino il piccolo alpino, ma quella era la guerra del 15-18!! Poi, io non sono stato in Iraq ma mi sembra impossibile che una pattuglia di soldati della coalizione non intervenga alla vista di civili armati per fermare le persone e sequestrare le armi. Ci sono varie scene del film con iracheni armati fino ai denti che non si capisce chi siano, e i carabinieri stanno solo a guardare sospettosi.
Le solite scene melodrammatiche che però possono starci in un film del genere. Claudia Pandolfi + scadente del solito.
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pnd
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mercoledì 23 aprile 2008
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eroico e commovente
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Fantastico film che racconta la storia di quegli uomini, scusate EROI che sono morti laggiù a Nassiryia....
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coni 94
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domenica 9 marzo 2008
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stupendo
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