gus da mosca
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martedì 26 maggio 2009
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quasi ai confini del cinema.
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Cinema ai confini del Cinema, quasi un non-film. La storia di Borderland si esaurisce tutta tra il rituale annuncio sui titoli di testa: "tratto da un fatto vero.." e le poche righe con cui prima dei titoli di coda si rinuncia a mostrare fino in fondo l'epilogo del film. In mezzo rimane "solo" una incredibile serie di bellissime scene girate con un magistrale controllo della macchina da presa. I pochi dialoghi e le grande azione sono girati con un'abilita' straordinaria: prima di tutto un uso eccezionale della luce, dei colori virati e filtrati, poi il montaggio che prepara lo scoppio di azione con studiate pause di dialogo. Uso esteso e assolutamente perfetto della camera a mano, non urtante, ma terribilmente coinvolgente.
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Cinema ai confini del Cinema, quasi un non-film. La storia di Borderland si esaurisce tutta tra il rituale annuncio sui titoli di testa: "tratto da un fatto vero.." e le poche righe con cui prima dei titoli di coda si rinuncia a mostrare fino in fondo l'epilogo del film. In mezzo rimane "solo" una incredibile serie di bellissime scene girate con un magistrale controllo della macchina da presa. I pochi dialoghi e le grande azione sono girati con un'abilita' straordinaria: prima di tutto un uso eccezionale della luce, dei colori virati e filtrati, poi il montaggio che prepara lo scoppio di azione con studiate pause di dialogo. Uso esteso e assolutamente perfetto della camera a mano, non urtante, ma terribilmente coinvolgente. Luce e movimenti di macchina catalizzano l'azione con un'efficacia incredibile. Il risultato sono 100 imperdibili minuti di adrenalina iniettata non dalla violenza, che c'e' piu' intuita che esibita, ma dalla fotografia ultra-tecnica e performante, sostenuta per l'intera durata del film da un'altrettanto riuscito commento sonoro. Attori quasi tutti caratteristi: schizzatissimo il "Testalucida", piu' ridicolo "Mutande-tatuate", incosistenti tutte le donne del film. Consigliatissimo agli amanti del thriller sporco e sbandato, d'azione pura e basta.(4 stelle per la grandiosa tecnica di ripresa).
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wynorski guiaz '80s
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domenica 13 dicembre 2009
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linea di confine- basato su una storia vera
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Ed, Phil e Henry sono tre amici adolescenti che decidono di partire per la frontiera Messicana in cerca di divertimento prima di tornare alle loro vite normale e diventare dei veri uomini adulti. Giunti sulla 'linea di confine' vengono presi di mira da una setta che pratica sacrifici umani e rapisce le sue vittime, in questo caso Phil. Ed e Henry, aiutati dal poliziotto Ulises che, un'anno prima aveva perso il collega a causa della medesima setta, decidono di ritrovare l'amico ma quello che non sanno è che i criminali sono disposti a tutto pur di sacrificare al loro Dio la vittima predestinata. Girato nel 2007 tra Messico e USA e distribuito in Italia solo nell'estate 2009, Borderland di Zev Berman è un film di critica sociale e di orrore quotidiano.
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Ed, Phil e Henry sono tre amici adolescenti che decidono di partire per la frontiera Messicana in cerca di divertimento prima di tornare alle loro vite normale e diventare dei veri uomini adulti. Giunti sulla 'linea di confine' vengono presi di mira da una setta che pratica sacrifici umani e rapisce le sue vittime, in questo caso Phil. Ed e Henry, aiutati dal poliziotto Ulises che, un'anno prima aveva perso il collega a causa della medesima setta, decidono di ritrovare l'amico ma quello che non sanno è che i criminali sono disposti a tutto pur di sacrificare al loro Dio la vittima predestinata. Girato nel 2007 tra Messico e USA e distribuito in Italia solo nell'estate 2009, Borderland di Zev Berman è un film di critica sociale e di orrore quotidiano. La regia è difatti attenta, più che altro, alla psicologia degli interpreti malcapitati e come caratteristica, per un thriller poco horror, è un caratteristica che non stona, anzi che risulta fondamentale. Dopo il proloco iniziale la vicenda si dirama per una buona mezzora sui personaggi protagonisti e sul loro viaggio verso il Messico. Berman in quei trenta minuti crea tensione e angoscia nel pubblico. Da qella mezzora in poi, la trama si sfilaccia, la tensione perde di forza narrativa e il pubblico si annoia. Il problema è che la sceneggiatura non sconfina mai nell'horror truculento o in incalzanti scene d'azione, lo script si mantiene costante ma mai prevedibile. Spiace(al pubblico) perchè la premessa iniziale ingannava promettendo la visione di un horror di genere. Borderland si conclude poi con un epilogo riguardo alla fine della vicenda(realmente accaduta) così come si apre nei titoli di testa. Insomma, non si sa bene come definire Borderland. C'è a chi può piacere e ci a chi non può piacere. Il film si mantiene discreto ma non per tutti i gusti. Insipido.
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