The Last Kiss

L'ottima interpretazione di Zach Braff e la quasi totale aderenza del film all'originale di Muccino fanno sì che il remake di uno dei film italiani più amati degli ultimi anni riesca a suscitare le stesse forti emozioni. Il giorno in cui Michael, trentenne, e la sua ragazza confidano ai genitori di lei di aspettare un bambino, egli piomba in uno stato di totale confusione, dato dall'ansia dell'aspettativa di passare tutta la vita con la meravigliosa donna che ama, e di vivere un futuro già predeterminato. Poi conosce Kim,interpretata da una fresca e spontanea Rachel Bilson che prende degnamente il posto di Martina Stella, e che gli fa riscoprire l'accattivante gioco dell'infatuazione. Lacerato dal dubbio e messo in crisi dalle sue stesse pulsioni, si fa trascinare dalla cieca foga di vivere quel momento di dirompente passione, che al mattino si dissolve, rivelando a Michael attraverso quella fugace esperienza il senso reale della sua vita. Muccino nel suo film aveva tracciato un ritratto estremamente realistico di una generazione alle prese con un senso di responsabilità difficile da accettare, ed aveva reso, attraverso una serie convulsa di eventi, reale e bruciante il peso della scelta e la tentazione della fuga. Lo stesso quadro intenso ed emotivo, fatto di bugie e tradimenti, che non lascia certo spazio all'amore delle favole, si riscontra in questa copia, resa leggermente più prevedibile da un finale che non lascia aperta, come succede invece in Muccino, alcuna parentesi che lo renda meno rassicurante.