Indubbia esaltante e nostalgica colonna sonora, il film inizia su note vivaci e finisce su note briose, con John Lennon che fa da collante. Una commedia divertente, rilassante, piacevole da seguire fino in fondo. Sicuramente niente di nuovo sotto il sole, forse solo due donne che si lasciano cadere sulle rose rosse e lasciano affiorare i propri desideri e i propri sentimenti, ma non si può parlare certo si novità! Quattro personaggi azzeccati, precisi, divertenti e, come accade spesso in chi fa ridere, spesso sofferenti, chi per un motivo chi per un altro. Sullo sfondo la famiglia della novella sposa, con una sorellina vispa Teresa, una mamma preoccupata per il bon ton e un padre che sembra fuori dal mondo ma che si rivelerà invece complice della figlia confusa. Piper Perabo ormai sappiamo che ce la può fare e nel ruolo della lella funziona o comunque risulta credibile. Certo meglio del melenso e tragico Lost e Delirious, dove il suo personaggio aggrappato ad una puiana si lasciava cadere per amore. Qui invece le cose sono un po’ diverse. L’amore c’è, ma ce n’è forse troppo. Rachel sposa il suo lui di sempre, amicone d’infanzia e immancabile braccio destro: sembra il coronamento del grande sogno. Ma dietro ai fiorellini dell’addobbo nunziale, spunta un imprevisto. Gli occhi ghiaccio di Luce, fioraia dichiaratamente lesbica ma non felicemente realizzata. È l’inizio della fine, o la fine dell’inizio. Insomma, davanti l’altare…si cambia parrocchia!
Non è facile, è doloroso, ma al cuore non si comanda. Tipica frase da tipico finale: la scontatezza sicuramente c’è (c’è troppa vivacità per ipotizzare un finale solo consolatorio) però è ben condito da una recitazione brillante e giusta. A un primo sguardo, il film sembra avere molti pregi, mentre, andando più in profondità, cominciano ad emergere i difetti. Ma, d’altronde, non accade così anche in tutte le storie d’amore?
Rimane l’amaro solo per il povero Heck, marito della sposa, che resta non solo senza amica e senza sposa, ma anche senza l’amico playboy che, parla parla, finisce a invece a fare il papà. Ma anche lui trova già sull’aereo un futuro sereno che l’attende. Ci si chiede se Rachel abbia veramente fatto la scelta giusta: rifiutare un uomo che ti dice ‘volevo essere io la tua felicità, ma non lo sono e non voglio essere d’intralcio’ forse è da pazze! Sai quante donne farebbero carte false per avere un uomo così? Ma si sa, le piccole ingiustizie sono all’ordine del giorno e poi Amore vincit omnia. Continuiamo a crederci.
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