Ci voleva William Shakespeare ad ispirare questo cartoon diretto a quattro mani e girato con l’ausilio del computer: “Una magica notte d’estate” non ha la magia dei racconti disneyani né la vulcanica genialità dei lavori in 3D targati Pixar, eppure i registi Angel De La Cruz e Manolo Gomez lanciano la sfida alle megaproduzioni americane raccogliendo, ahimè, molti dubbi e pochi consensi. Sì, perché di magia se ne vede poca anche quando i simpatici protagonisti si avventurano nel mondo della regina Titania. La leggenda racconta che nel solstizio d’estate gli uomini incontrino le fate nel bosco vicino al lago: basta tirare una monetina ed esprimere un desiderio. Teseo, inventore da strapazzo che passa il tempo a costruire strani aggeggi, crede ancora nelle favole; Elena, duchessa che ha perso la capacità di sognare, si mette sulle tracce della regina per salvare il padre morente.
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Ci voleva William Shakespeare ad ispirare questo cartoon diretto a quattro mani e girato con l’ausilio del computer: “Una magica notte d’estate” non ha la magia dei racconti disneyani né la vulcanica genialità dei lavori in 3D targati Pixar, eppure i registi Angel De La Cruz e Manolo Gomez lanciano la sfida alle megaproduzioni americane raccogliendo, ahimè, molti dubbi e pochi consensi. Sì, perché di magia se ne vede poca anche quando i simpatici protagonisti si avventurano nel mondo della regina Titania. La leggenda racconta che nel solstizio d’estate gli uomini incontrino le fate nel bosco vicino al lago: basta tirare una monetina ed esprimere un desiderio. Teseo, inventore da strapazzo che passa il tempo a costruire strani aggeggi, crede ancora nelle favole; Elena, duchessa che ha perso la capacità di sognare, si mette sulle tracce della regina per salvare il padre morente. I due registi trovano la porta che mette in comunicazione il mondo reale con quello fantastico, ci conducono all’innocenza perduta attraverso maghi, streghe e fate d’altri tempi. Dignitoso dal punto di vista tecnico ma poco convincente sul piano visivo, “Una magica notte d’estate” delude anche gli amanti delle fiabe in celluloide, i protagonisti sembrano relegati in un mondo di ombre, mentre la scelta di Sconsolata, al secolo Anna Maria Barbera, per il doppiaggio di due personaggi risulta davvero incomprensibile. In poco più di un’ora e mezza Titania risorge grazie al coraggio di una ragazza che ha scoperto il bene più prezioso, l’inventore trova l’amore, il duca ritorna a nuova vita e l’avido Demetrio sarà fatto prigioniero dalle streghe. Il pubblico rimpiangerà le produzioni americane, mentre Shakespeare si rivolterà dalla tomba.
Antonello Villani
(Salerno)
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