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"Just Like Haeven"(Mark Waters, dal ro,manzo di Marc Levy, sceneggiatura di Peter Tolan e Leslie Dixon, 2005). Un giovane uomo vedovo da due anni, molto triste e in crisi, affitta unapprtamento in cui"vaga"una giovane, promettente medico, che egli ritiene un fantasma. In realtò è in coma da mesi, a causa di un grave incidente stradale e si tratterà di "ricongiungere"anima e corpo(res cogitans e res extensa, avrebbe detto Descartes), soo che porprio nel suo ospedlae un medico cinico e arrivista che ha preso il suo posto non è disposto a venire a miti consigli quanto all'eutanasia quasi prossima... Si tratta dunque di convincere la sorella dela donna a non far staccare la spina e , a mali estrmei, estrmei rimedi, ossia si ruba il corpo... Solo che dopo il risvelgio non riconoscerà l'uomo, di cui ormai è nnamorata., ma non ci vorrà molto per ritrovare memoria e amore... Simpatica commediola, chiaramente "orfana"di "Ghost("certo qui la situazione è divers, dato che la ragazza non è morta, ma "solo" in una condizione"liminale"), questo"Just Like Heaven", ben scritto, ben recitato dai due protagonisti Mark Ruffalo e Reese Whiterspoon, alterna commedia e dramma, una combinazione in cui i cineasti made in the USA riescono moloto bene, alternando zuccherino e fiele o aceto, calibrando insomma i sentimenti, come in realtà succede più o meno nelle vite comuni di molte/i di noi. Simpatica la contrapposizone amore puro e disinteressato(non necessariamente solo"Platonico")e quello invece legato al merro, meccnaico"fare all'amore"come esercizio fisico, esemlplicfiato dalla bella ragazza deel piano vicino, che non vuole se non "gymnastique"(Jacques Brel), nel segno di quella che Wilhelm Reich stigmatizzava(invero un po'contraddittoriamente, date le sue note posizioni in merito)come"Società chaivante"). Film ben "acutado", ben interpretato, gradevole, certo figlio di un tempo(metà degli anni '10 del nuovo Millennio)nel quale, prima della grande cirsi del 2007-2008 tendevano a prevlaere i sentimenti, rispetto a preoccuazioni più"immediate""contgngeneti". Da segnalare anche la fradevolezza delle msucihe, , di Rolfe Kent e l'inteprre3tazione di comprimari di vaglia come Ivana Milkevic, Donal Logue, Caroline Aaron, che rappresentano l'ampio spettro dei comportamenti umani, anche rispetto ai due protagonisti. Come già detto, nulla più e nulla meno rispetto a quanto avremmo potuto aspettarci e/o prevedere. El Gato.
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