jj
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martedì 12 giugno 2007
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una colazione sul pianeta delle donne...
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Un inno alla sensibilità femminile dove la fragilità si trasforma in coraggio.
Uno spiraglio di luce sulle sofferenze della vita in cui i nostri sogni diventano i protagonisti.
Un invito a imparare a guardare il mondo con gli occhi di Gattina Braden: un mondo dove non esiste violenza, ma soltanto colori, tanta dolcezza e amore.
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mariangela
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venerdì 8 giugno 2007
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protagonista favoloso, colonna sonora fantastica!
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Breakfast on Pluto è un film superlativo! La sua storia è molto importante sia perché parla di un travestito, sia perché parla della lotta per l?indipendenza irlandese. Cillian Murphy è stato fantastico: non è facile interpretare il ruolo dell'omosessuale in modo così ostentato se non lo si è! E poi la colonna sonora è spettacolare! Bravo Neil Jordan!
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(di miriam)
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[+] meno male che sei una donna
(di miriam)
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per voi
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martedì 5 giugno 2007
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mi permetto
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Tutto sempre senza mai perdere il suo candore, la sua tenerezza, la sua fede in un modo di vivere migliore. Senza mai scadere nel melenso, anzi con humor e ironia, Neil Jordan racconta, dal romanzo di Pat Mccabe, una fiaba surreale, tinta di attualità, che vuole mostrare come ci si possa fermamente negare a violenza e degrado, mantenendo un’anima pura (come diceva De Andrè, solo dal letame nascono i fiori). Ingenuo ma deciso e anche coraggioso, sempre pronto ad affrontare le conseguenze delle sue scelte, per tutta la vita Patrick-Patricia-Kitten sublimerà difficoltà, pregiudizi, offese, sofferenze sempre con il sorriso sulle labbra, come se si trattasse di appassionanti temi per novelle da scrivere o raccontare, romanzando la realtà che così, per quanto squallida e triste, si tramuterà sempre in qualcosa di appassionante e degno di essere vissuto.
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Tutto sempre senza mai perdere il suo candore, la sua tenerezza, la sua fede in un modo di vivere migliore. Senza mai scadere nel melenso, anzi con humor e ironia, Neil Jordan racconta, dal romanzo di Pat Mccabe, una fiaba surreale, tinta di attualità, che vuole mostrare come ci si possa fermamente negare a violenza e degrado, mantenendo un’anima pura (come diceva De Andrè, solo dal letame nascono i fiori). Ingenuo ma deciso e anche coraggioso, sempre pronto ad affrontare le conseguenze delle sue scelte, per tutta la vita Patrick-Patricia-Kitten sublimerà difficoltà, pregiudizi, offese, sofferenze sempre con il sorriso sulle labbra, come se si trattasse di appassionanti temi per novelle da scrivere o raccontare, romanzando la realtà che così, per quanto squallida e triste, si tramuterà sempre in qualcosa di appassionante e degno di essere vissuto. Patrick diventerà in questo modo una persona irresistibile, e anche amata, per la sua capacità infinita di tenerezza, la personificazione del motto “sorridi e il mondo ti sorriderà”, così capace di idealizzare ogni bruttura da fare breccia perfino nel cuore spietato di due poliziotti inglesi, inizialmente tentati di farlo passare per un terrorista e poi, dopo averlo pestato come un tappeto, vinti dal suo spirito indomabile e conquistati al punto da trovargli poi una sistemazione. La vita lo premierà, così come le altre persone “buone” rimaste intorno a lui, mentre sullo sfondo le violenze e le atrocità della guerra civile faranno strage (senza tralasciare la mancanza di carità cristiana del prossimo).
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[+] grande cilly...è il migliore
(di saretta.)
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miriam
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lunedì 4 giugno 2007
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importante precisazione
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Vorrei chiarire meglio il passaggio in cui parlo del rapporto che il protagonista ha con le armi perché,e qui sta l’altro errore marchiano della maggior parte dei critici,ho sentito parlare di collaborazionisti dell’Ira. NON è vero. Murphy (è giusto citarlo perché offre una interpretazione sublime) abbandona la sua terra quando la guerra gli strappa un amico e nel suo viaggio alla volta di Londra butta le armi in un fiume quando si accorge della loro presenza nella “casa “ in cui vive. Il suo sforzo va in una sola direzione:quella di ritrovare sua madre,i suoi occhi che l’aiuteranno a riconoscerla prima ancora di un indirizzo (non sarà così facile) e con lei ritrovare la femminilità che sente preponderante in sé.
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Vorrei chiarire meglio il passaggio in cui parlo del rapporto che il protagonista ha con le armi perché,e qui sta l’altro errore marchiano della maggior parte dei critici,ho sentito parlare di collaborazionisti dell’Ira. NON è vero. Murphy (è giusto citarlo perché offre una interpretazione sublime) abbandona la sua terra quando la guerra gli strappa un amico e nel suo viaggio alla volta di Londra butta le armi in un fiume quando si accorge della loro presenza nella “casa “ in cui vive. Il suo sforzo va in una sola direzione:quella di ritrovare sua madre,i suoi occhi che l’aiuteranno a riconoscerla prima ancora di un indirizzo (non sarà così facile) e con lei ritrovare la femminilità che sente preponderante in sé. Riflesso di questa assenza e chiudo è anche nel modo di porsi nei rapporti sentimentali in cui ingenuamente (solo apparentemente) chiede dolorosamente protezione,una vicinanza spirituale tale da salvarla,nel caso estremo di una presumibile dipartita,come nei film. Confermo tutto il resto,più di 5 stelle.
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jack
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lunedì 4 giugno 2007
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ottimo film
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Film che abbraccia più tematiche che vengono sviluppate in modo niente male.
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miriam
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lunedì 4 giugno 2007
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quando il cinema è arte
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Premessa importante:per apprezzarlo occorrono sensibilità,senso dell’umorismo,capacità di guardare oltre le apparenze e una certa visione del prossimo “pirandelliana”.In altre parole è vivamente sconsigliato ai superficiali e,a proposito,è un peccato di grande miopia professionale che quasi tutti i critici lo abbiano stroncato,forse perché troppo fuori cliché,evidentemente, per le loro capacità. L’ironia inizia dalla presentazione della vita del protagonista,divisa in capitoli come una fiaba per chi non l’avesse capito,amara come spesso sono le fiabe e prosegue diventando agrodolce perché questo bambino irriverente e libero anche nel linguaggio,come tutti i bambini,diventa un giovanotto con una chiara identità psicologica (femminile) ,”utopista” e “sognatore” nel senso che la sua sensibilità lo porta (come dirà chiaramente alla voce che lo guarda nella cabina) a rifugiarsi nella fantasia per mediare una realtà dura,triste conservando così la speranza di guardare oltre.
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Premessa importante:per apprezzarlo occorrono sensibilità,senso dell’umorismo,capacità di guardare oltre le apparenze e una certa visione del prossimo “pirandelliana”.In altre parole è vivamente sconsigliato ai superficiali e,a proposito,è un peccato di grande miopia professionale che quasi tutti i critici lo abbiano stroncato,forse perché troppo fuori cliché,evidentemente, per le loro capacità. L’ironia inizia dalla presentazione della vita del protagonista,divisa in capitoli come una fiaba per chi non l’avesse capito,amara come spesso sono le fiabe e prosegue diventando agrodolce perché questo bambino irriverente e libero anche nel linguaggio,come tutti i bambini,diventa un giovanotto con una chiara identità psicologica (femminile) ,”utopista” e “sognatore” nel senso che la sua sensibilità lo porta (come dirà chiaramente alla voce che lo guarda nella cabina) a rifugiarsi nella fantasia per mediare una realtà dura,triste conservando così la speranza di guardare oltre. è incosciente,per chi non rifletta può apparire sprovveduto ma la ricerca deve andare avanti anche se sa di rischiare e alla fine sarà premiato. La politica c’è e in modo moderno cioè come atmosfera:più che parlare di oppressione e di ingerenza di una mentalità nella vita del singolo non so cosa si possa fare (”Il vento che accarezza l’erba” basta e avanza) ,come incidente di percorso:in seguito ad uno “sfortunato amore” avrà a che fare con le armi e questo avrà conseguenze pesanti. Il doppiaggio è ottimo perché la voce segue modulando i toni NON le mossette di un Murphy,da Oscar,MA la gestualità,l’espressività di quegli occhi da cinema muto. Il timbro segue le situazioni che si snocciolano con ritmo in tutte le sfumature richieste dal testo,si fa dolente,malinconico,irriverente,provocante,lontano…Per finire non è Tootsy,non è Il vizzietto o Tutto su mia madre come ha detto qualcuno ma è un film serio,intenso chiuso in modo brillante.
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[+] d'accordissimo
(di stefano)
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dany
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sabato 2 giugno 2007
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un gioiello!
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un gioiello di rara delicatezza e musicalità!
Imperdonabile perderlo...
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mick
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venerdì 1 giugno 2007
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voce doppiaggio terribile
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Ahimè sì, il doppiaggio può influire sul giudizio di un film. Il personaggio principale, la pura e anodina kitten, mi è stata odiosa per tre quarti del film. In certi momenti ho desiderato persino di picchiarla. Forse, ho pensato, sto diventando intollerante di fronte ad una delle tente espressioni di diversità; forse mi ripugna l'ebetismo e l'indifferenza del personaggio di fronte ai gravi fatti storici che lo circondano; forse mi sento sbeffeggiato a vedere un barbone che vive sulle panchine di Londra sempre perfettino come appena uscito da un esclusivo salone di bellezza. Alla fine, dico, sono tutti peccati veniali. E' la terrificante voce del doppiaggio che mi suscita il disprezzo e il fastidio.
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Ahimè sì, il doppiaggio può influire sul giudizio di un film. Il personaggio principale, la pura e anodina kitten, mi è stata odiosa per tre quarti del film. In certi momenti ho desiderato persino di picchiarla. Forse, ho pensato, sto diventando intollerante di fronte ad una delle tente espressioni di diversità; forse mi ripugna l'ebetismo e l'indifferenza del personaggio di fronte ai gravi fatti storici che lo circondano; forse mi sento sbeffeggiato a vedere un barbone che vive sulle panchine di Londra sempre perfettino come appena uscito da un esclusivo salone di bellezza. Alla fine, dico, sono tutti peccati veniali. E' la terrificante voce del doppiaggio che mi suscita il disprezzo e il fastidio. Attendo l'uscita del dvd per vedere il film in lingua originale con i sottotitoli. Sono sicuro che capirò di non avere affatto sentimenti ostili verso le crature fragili; capirò che scegliere di evadere dai drammi della vita costruendo un mondo di favola è una forma di legittima difesa; capirò che in un film emotivamente intenso, qualche incongruenza si può perdonare. Varrebbe la pena di vederlo solo per due scene di grande cinema: kitten comunica con uno sguardo di disarmata dolcezza all'amica che vuole abortire che anche a lui poteva toccare la stessa sorte e le fa cambiare idea; la confessione al contrario con il prete che dallo spioncino della cabina di un peep shop confida al figlio dove può ritrovare la madre.
Bel film peccato per quella sgradevolissima voce
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[+] terribile voce dal falsetto smielato!
(di eles)
[ - ] terribile voce dal falsetto smielato!
[+] non è grave
(di miriam)
[ - ] non è grave
[+] parole sante!
(di sv)
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olga
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giovedì 31 maggio 2007
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trans ke fatica!
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Nella cattolicissima Irlanda Patrick Brady nasce come frutto di una relazione tra un prete e la sua governante; in più sin da ragazzino sviluppa una personalità tutta al femminile, sia nell’aspetto che nella sensibilità. Dura la vita per il bambino illegittimo dato in adozione a una rozza tabaccaia del paese che, ovviamente, non lo comprende. Patrick perciò riversa tutto il suo affetto su un gruppetto di amici, anche loro un po’ diversi. Quando il gruppetto in qualche modo si sfalda, per il ragazzo è l’ora di lasciare la sua terra e trasferirsi a Londra, dove ricerca, per incontrarla, la madre che lì si è stabilita. Nella metropoli inglese trova le medesime difficoltà di accettazione, data la mentalità conservatrice di quegli anni ’60-’70.
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Nella cattolicissima Irlanda Patrick Brady nasce come frutto di una relazione tra un prete e la sua governante; in più sin da ragazzino sviluppa una personalità tutta al femminile, sia nell’aspetto che nella sensibilità. Dura la vita per il bambino illegittimo dato in adozione a una rozza tabaccaia del paese che, ovviamente, non lo comprende. Patrick perciò riversa tutto il suo affetto su un gruppetto di amici, anche loro un po’ diversi. Quando il gruppetto in qualche modo si sfalda, per il ragazzo è l’ora di lasciare la sua terra e trasferirsi a Londra, dove ricerca, per incontrarla, la madre che lì si è stabilita. Nella metropoli inglese trova le medesime difficoltà di accettazione, data la mentalità conservatrice di quegli anni ’60-’70. E’ spesso preda di sfruttamento e di inganno, ma attraversa le situazioni più drammatiche con la sua grazia leggera, facendo esperienze diverse e a volte abiette. Non abbandona però il suo “fanciullino”, la sua capacità di vivere in una soprarealtà che ne fa un novello Candido e ne preserva purezza e bontà.
Sullo sfondo, ma non troppo, l’Irlanda, con le lotte tra gli inglesi e l’Ira, paese in crescita e in evoluzione come il protagonista, poiché entrambi cercano se stessi, l’uno nella liberazione dalla presenza degli oppressori, l’altro nel superamento delle convenzioni. Ma se le due vicende, quella storica e quella personale, s’intrecciano, è evidente che al centro c’è l’adorabile trans cui Cillian Murphy dona un’anima e un aspetto trasgressivo ma non banale, ricreando con intensità il personaggio letterario che lo ispira. Il film infatti è tratto da un romanzo di Patrick Mc Cabe. Sta proprio in questa interpretazione, che coinvolge aspetto fisico ed interiorità e rasenta l’eccesso senza caderci, il fascino di Patrick detto Kitten (Gattina) e la novità del film, per altri aspetti somigliante ad altre opere del regista (La moglie del soldato). Del resto la tematica legata alla difficile vita dei trans non è nuova per il cinema: basti citare gli spagnolissimi La mala educacion e Tutto su mia madre o l’americanissimo Transamerica. In quanto al genere, molte sequenze sfiorano il dramma, ma sempre con ironia, per cui si potrebbe parlare di commedia drammatica. Inscindibile dal racconto un bel montaggio, una fotografia forse eccessivamente colorata e una colonna sonora anni ’70 con brani bellissimi, che spaziano da Cole Porter a Van Morrison. In conclusione, al di là di ogni considerazione, è forse vero quello che Cillian Murphy ha dichiarato: “Alla base del mio lavoro e al di là dei modelli precedenti, c’è stata, semplicemente, l’osservazione delle donne e della loro straordinarietà”.
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(di miriam)
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andrea
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giovedì 31 maggio 2007
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non perdetelo assolutamente!
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Fantastico!!! un gioiello uscito in sordina e assolutamente da non perdere!!!!
Cilian Murphy immenso, regia grande e colonna sonora grandissima!
[+] wonderful !
(di maria)
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[+] anche io.
(di miriam)
[ - ] anche io.
[+] doppiaggio eccellente
(di marezia)
[ - ] doppiaggio eccellente
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