Roberto Nepoti
La Repubblica
Ritorno alla grande per Val Kilmer. Trucido nella parte del guercio re Filippo, padre-padrone di Alexander, l'attore è il protagonista del nuovo film di David Mamet, dove interpreta un soldato delle forze speciali duro di modi ma dal cuore generoso.
Robert Scott è incaricato d'indagare - nientemeno - sulla scomparsa di Laura, la figlia del Presidente americano. Scopre che la ragazza è nelle mani di un'organizzazione di tratta delle schiave e prepara la squadra di salvataggio; nel frattempo, i media propagano la notizia della morte di Laura, annegata mentre era in compagnia di un suo professore. Scott non crede alla versione ufficiale: convinto che la fanciulla sia ancora in vita, prende la strada degli Emirati Arabi deciso a strapparla ai rapitori.
Chi, conoscendo il Mamet cineasta ("La casa dei giochi", "Il colpo"), si aspetta il suo repertorio di dialoghi brillanti e colpi di scena, stenterà un po' a ritrovarlo. E non tanto nella prima parte, dove le cadenze mametiane sono abbastanza identificabili, quanto piuttosto nella seconda: allorché il tosto militare rivela un'umanità a sfondo malinconico e decide di condurre un'indagine non autorizzata.
Seguirlo nella trasferta a Dubai, comunque, non è tempo sprecato: il regista dimostra di saper dirigere anche scene d'azione compatte e movimentate, in aeroporti e altri luoghi topici del genere. Un Mamet minore, forse, ma che compensa ambizioni più modeste del solito con una buona dose d'energia.
Da La Repubblica, 21 gennaio 2005
di Roberto Nepoti, 21 gennaio 2005