Saw - L'enigmista

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Un film di James Wan, Darren Lynn Bousman. Con Cary Elwes, Danny Glover, Monica Potter, Makenzie Vega, Leigh Whannell.
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Titolo originale Saw. Thriller, durata 100 min. - USA 2004. uscita venerdì 14 gennaio 2005. MYMONETRO Saw - L'enigmista * * * - - valutazione media: 3,21 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Purtroppo .... non c'è limite al peggio Valutazione 2 stelle su cinque

di Paolo Salvaro


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mercoledì 10 settembre 2014

(Vi prego di portare pazienza, ma non sarò affatto breve.   Anzi, questa sarà la mia più prolissa recensione, perchè vi è parecchio da dire ...)  

Cari pargoletti, benvenuti alla prima lezione di cinema.  Pronti ad imparare alcune cosucce?  Inanzitutto vediamo di chiarire una cosa che non mi sembra sia evidente a tutti coloro che hanno recensito questo film :  c'è un'enorme differenza tra thriller ed horror.    Saw l'enigmista appartiene nel dettaglio al genere thriller, derivato dal giallo,  cioè un film la cui trama nell'accezione moderna del filone si basa su di un serial killer che commette una serie di delitti.  Al centro della scena rimangono le indagini della polizia alla ricerca dell'assassino, mentre tutto ruota ed è in funzione del grande colpo di scena finale  (twist ending)  :   l'assassino è qualcuno che non si sarebbe mai pensato potesse essere.  La sua esatta controparte è il noir, genere in cui al centro della vicenda si collocano non le indagini della polizia ma le vicende viste e narrate dallo stesso criminale  (do you know Il Padrino?).   Chiaro che poi esistono vari sottogeneri dello stesso thriller, da quello psicologico di cui Hitchcock è stato il maestro assoluto a quello religioso di cui l'esponente di maggior livello è probabilmente Il nome della rosa.   Nel caso specifico, Saw si può definire come un semplice thriller d'azione.    Il cinema horror ha finalità totalmente differenti.   Nella stragrande maggioranza dei casi in esso irrompono creature al di fuori dall'ordinario, come zombie,  vampiri, licantropi, streghe, alieni, mutanti, fantasmi e poltergeist.   Oppure in esso si muove un assassino che squarta con ferocia le sue vittime usando in genere lame affilate  (slasher), genere inventanto dal maestro Mario Bava.    Oppure gli effetti speciali sono talmente ben realizzati e credibili che il sangue schizza ovunque con un realismo incredibile  (splatter),   si ricordino ad esempio le memorabili deformazioni corporee realizzate dal mitico David Cronenberg.   Ma molto più banalmente e semplicemente,  in modo assai più intuitivo ed immediato, secondo il vostro parere Saw si può accostare più a Scream ed a Suspiria oppure più ad I soliti sospetti ed a Seven, come evoluzione della trama e stile di narrazione?    Lascio a voi la scontata risposta.  

Tutto questo lunghissimo ed interminabile interludio per dire cosa?   Per dire che mi sono veramente rotto i coglioni di leggere recensioni di gente che definisce Saw come "l'horror peggiore di sempre"   o al contrario come  "l'horror migliore di tutti i tempi"   come se le vie di mezzo non esistessero e come se avessero anche solo la più pallida idea di quello di cui stanno parlando.   Saw NON E' un film horror e spero che almeno questo punto, d'ora in avanti, sia chiarito.    Mi fanno quindi schifo sia le stroncature dei presunti esperti di cinema horror che le beatificazioni degli stessi, perchè sia nell'uno che nell'altro caso si è completamente sbagliato sede.   

Parliamo dunque del film, finalmente.    Saw è un'opera definibile come non da cestinare completamente, ma nemmeno da elogiare erroneamente.   La via di mezzo esatta tra la spazzatura ed un buon film, a mio avviso mai come in questo caso è stata toccata.   Non a caso gli stessi critici cinematografici hanno dimostrato di non saperne venire a capo :  il 48% per cento di recensioni positive contro il restante 52% di recensioni negative su Rotten Tomatoes, a fronte di oltre 150 critici professionisti direi che è il più esatto emblema di questa indecisione o contrapposizione tra pensieri diversi.    Il mio stesso primo parere riguardo Saw era stato più che positivo quando lo vidi diversi anni fa, ancora adolescente.    Per fortuna poi si cresce.    E mi rivolgo dicendo questo anche a molti utenti di questo sito che di sicuro non avranno ancora raggiunto la maggiore età:  fidatevi.  Saw è stato scritto su misura per sconvolgervi.   Quando lo rivedrete tra cinque anni non susciterà in voi nemmeno un quinto del coinvolgimento emotivo che vi aveva fatto provare al tempo in cui eravate 17-18-19enni.    

Nonostante tante parole poco felici nei confronti del film, devo ammettere che sono rimasto a riflettere fino all'ultimo, indeciso se dare 2 o 3 stelle.  Ciò va motivato.   Perchè dare 3 stelle ad un film che tutto sommato ne vale realisticamente al massimo 2, non essendo assolutamente niente di speciale?   Beh, perchè Saw è un "film più che discreto"  valutando i mezzi e l'esperienza del regista da cui è stato girato.    Voglio dire,  la pellicola è stata realizzata complessivamente con poco più di 1 milione (che per gli standard americani è poco più di uno sputo sul piatto) ed è stata girata in 18 giorni totali da un regista di 27 anni alla primissima esperienza della sua carriera, alle cui dipendenze stava un cast di attori dal nome non certo altisonante  (per non dire sconosciuti)  salvo il povero Danny Glover, finito chissà come qui dentro.   La sceneggiatura non contiene errori grossolani ....  per il semplice motivo che è veramente scolastica o elementare, quanto basta per tirar su un film che si regga con le sue gambe  (ed è comunque più credibile di quella di Blair Witch Project, no giusto per ... ).   Per qualche motivo, la bislacca idea "voi non rispettate il dono della vita .... perciò mo ve squarto tutti!"  anzichè un difetto diventa un pregio della pellicola.   Se lo si inquadra come giustamente lo si deve inquadrare  (film di basso livello girato senza grosse pretese in brevissimo tempo da un regista esordiente che mai si sarebbe sognato di scatenare tutto questo casino)  tutto sommato funziona.    Chiaro che chi si aspetta perle di cinema da Saw rimarrà molto deluso.   Davvero molto.    Chi invece parte con l'idea di vedere un trash movie che ha ottenuto un clamoroso successo  (cosa oramai impossibile da farsi, visto quanti ne parlano in modo entusiastico)  rimarrà credo parzialmente soddisfatto.   

Dunque perchè alla fine le stelle da me assegnate sono 2 e non 3?    Perchè mi sono convinto che Saw, visto l'anno in cui è stato girato e ciò che poi ne seguì, ha fatto assai più male che bene al cinema.   Da qui il titolo della mia recensione "Purtroppo .... non c'è limite al peggio".   Sto parlando in particolare, come al solito, della dannata New French Extremity e nel dettaglio di quegli orrori contenuti all'interno di Martyrs (2008)  e di A l'intèrieur  (2007).    Qui bisogna tirare in ballo la tanto contestata recensione scritta da Pino Farinotti, il quale a Saw diede ben 0 stelle su 5,   per meglio capire cosa intendo.    Da un lato non condivido il modo eccessivo in cui ha condannato la violenza di questo film  :   torture, squartamenti, sangue che schizza da tutte le parti non sono certo una novità e lui stesso lo ammette.    Non aveva forse varcato ogni limite imposto dal pudore e dal buon senso Andrzej Zulawski, quando nel 1981 girò Possession, uno dei più bei film della storia del cinema horror?    Non aveva forse sfidato la censura ed il buon costume italiano Mario Bava, quando nel 1971 girò Reazione a catena, il primo slasher, sanguinoso e violento come mai nessun altro film nè prima nè dopo di allora?    Era forse impazzito David Cronenberg quando nel 1983, in Videodrome, fece infilare una videocassetta nello stomaco squarciato di James Woods per dare vita alla nuova carne, criticando il delirio a cui le nuove tecnologie stavano conducendo la società umana?   E che dire di Pier Paolo Pasolini e del suo disturbante, controverso e violentissimo Salò o le 120 giornate di Sodoma del 1975,  in cui i giovani attori del cast vengono violentati, torturati e costretti a mangiare le feci dei loro aguzzini, allo scopo di mostrare in che modo i dittatori obbligano i deboli a mangiare la propria merda?    Avevo letto da qualche parte la recensione di un ragazzo che affermava seriamente di non essere riuscito ad avere un'erezione come si deve per oltre una settimana dopo aver visto quel film.    Come la mettiamo?  

Insomma, questo modesto Saw di James Wan pur puntando solo sulla violenza per costruire la propria trama non è assolutamente il film più violento mai girato ed il buon Pino Farinotti non ha mai detto il contrario, pur avendo forse esagerato con il suo allarmismo generale.  Cos'ha dunque di meno rispetto ai grandi film citati fino ad ora? Una solida struttura cinematografica di base, ben presente in registi del calibri di Cronenberg o Bava, ma quasi assente nel debuttante Wan.    Il nostro Farinotti, ahinoi, ha perfettamente ragione quando dice:  "chi scrive (che ha visto e scritto molto) è uscito soprattutto con una convinzione: il confine è stato sorpassato".     Ecco, proprio questo confine è il più spinoso dei problemi.   Avevo accennato prima alla corrente della New French Extremity ed agli orrori cinematografici da essa partoriti.   Possiamo dire che mentre da un lato The Blair witch project ha mostrato la via ai vari Paranormal Activity e ai mediocri fratelli affini,  allo stesso modo Saw ha fatto capire che ormai non conta più come sono girati i film .... conta solo l'incasso al botteghino.    Indipendentemente dal numero di schifezze che buttiamo dentro un film, se alla fine al pubblico piace vuol dire che stiamo facendo la cosa giusta.   Invece no.  Non dovrebbe essere così anche se in realtà lo è. Questo ovviamente da molto prima che uscisse Saw, non voglio certo far ricondurre tutti i mali di cui il cinema ha sofferto in questi oltre 110 anni di storia al film girato dal povero (ora mica tanto)  ed incolpevole (fino ad un certo punto)  James Wan.  

Tuttavia, ora il limite è stato varcato ed una volta superata quella soglia ci sarà sempre qualcuno che vorrà spingersi ancora più in là, ancora più oltre di quanto tu abbia fatto.  Immagino che questo sostanzialmente volesse dirci il Farinotti, ovvero che Saw ha passato il segno.  Un conto sarebbe dunque la violenza circondata da un abile costruzione cinematogrica ed intrisa dei più profondi simbolismi ed un conto invece la violenza circondata dal quasi nulla.   Il nulla rischierebbe infatti solo di generare un nulla ancora più profondo, nel quale siamo purtroppo già caduti con A l'intèrieur.   
Vedere che diversi critici cinematografici professionisti riescono anche a recensire in maniera più che positiva, quasi entusiastica le schifezze partorite dai francesi di quel filone, parlando di superba regia e grande colonna sonora, mi fa assai male.   Io sono infatti convinto che se Farinotti da un lato sostiene che la povertà di contenuti di un film non è sufficiente a giustificare la violenza gratuita, allo stesso modo ed anzi a maggior ragione non la giustifica nemmeno una grande ricchezza di contenuti!   Abbiamo già passato ogni confine possibile ed immaginabile, con il cinema.   Dove vogliamo arrivare ancora?   

Concludo infine questa lunghissima recensione, dando il mio definitivo giudizio su Saw che tanti spunti mi ha offerto :   un modesto film per chi ha poche pretese cinematografiche, per chi cerca l'emozione immediata e tambureggiante senza chiedersi se la pellicola sia di qualità o meno.   Dopotutto,  credo che nel loro piccolo anche questi film servano.  

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