urbano78
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lunedì 11 luglio 2016
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ottimo in campagna elettorale
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Questo documentario, di buon intrattenimento vivace e accattivante, è con evidenza condizionato da un punto di vista importante ma parziale della cultura e civiltà politica occidentale e soprattutto appare fin troppo assolutorio nei confronti di Damiano e della sua cerchia. Il porno non è stato solo "solare celebrazione della vita" come dice con un po' di confusione Reems; ha anche una componente cupa, con pratiche sadomasochistiche violente, zoofile e altro di peggio che Dio, il diavolo e certi acquirenti danarosi gravemente pervertiti sanno. I legami con la criminalità organizzata, la droga, certe performance contronatura (sesso con animali) della Lovelace non vengono citati o approfonditi nel film.
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Questo documentario, di buon intrattenimento vivace e accattivante, è con evidenza condizionato da un punto di vista importante ma parziale della cultura e civiltà politica occidentale e soprattutto appare fin troppo assolutorio nei confronti di Damiano e della sua cerchia. Il porno non è stato solo "solare celebrazione della vita" come dice con un po' di confusione Reems; ha anche una componente cupa, con pratiche sadomasochistiche violente, zoofile e altro di peggio che Dio, il diavolo e certi acquirenti danarosi gravemente pervertiti sanno. I legami con la criminalità organizzata, la droga, certe performance contronatura (sesso con animali) della Lovelace non vengono citati o approfonditi nel film. Inoltre è un po' moralistico contrapporre il porno di ieri - che non è riuscito ad affermarsi come arte come credeva di poter fare - con quello di oggi, ritenuto solo mercenario. Anche nel porno di ieri c'era la motivazione economica, anche nel porno di oggi ci sono intenzioni politiche (basti pensare ai blog o ai libri di certe pornostar). Piuttosto bisognerebbe considerare il dramma di Linda (verso la quale Damiano offre una spiegazione non infondata ma chiaramente di parte) che infatti era l'originario intento del film, che poi si è dilatato a un documentario sui pionieri del porno. Quello che la Lovelace disse alla commissione Meese è esatto, anche se corrisponde al rovescio del suo precedente punto di vista, e deve essere considerato per un giudizio equilibrato. Il vostro giudizio su questo film, come accade con quelli di Michael Moore, dipenderà molto dalle vostre convinzioni morali e opinioni politiche. Certo va riconosciuto un gran lavoro degli organizzatori, con molte interviste e momenti di cui non si può negare la forza e l'esuberanza, come quello sulla celebrazione del bicentenario degli Stati Uniti (che per la verità fu piuttosto dimesso, pochi anni dopo il Watergate e certe conseguenze internazionali della politica nixoniana come il golpe cileno e con il proliferare di film che oggi definiremmo "complottisti" in un evidente calo di fiducia degli americani nelle istituzioni). Anche se è un po' inquietante sentirli chiamare "terroristi" da un magistrato, gli esponenti della pornografia comunque possono stare tranquilli in America, perchè sono protetti dalle stesse leggi create per garantire i diritti democratici come quello alla libera espressione sancito dalla Costituzione. "Gola profonda" non era un film serio (Damiano e altri hanno diretto di molto meglio, come "The devil in Miss Jones", che rivela un talento visionario autentico tanto da meritare l'inserimento, con ottimo giudizio, in certi dizionari seri del cinema), ma la sua importanza fu quella di portare il porno alla attenzione del grande pubblico.
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fabio57
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domenica 10 aprile 2016
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documentario didascalico
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Mentre l'inconsapevole e sfortunata protagonista del più famoso film di tutti i tempi, entrava nella storia del cinema,si scatenò in America una crociata contro questo sgangherato e ridicolo filmetto decisamente pornografico che però all'epoca era una novità scandalosa senza precedenti,oggi è stato ampiamente scavalcato da una ricca e fantasiosa filmografia a luci rosse.Si scatenarono giudici benpensanti, politici moralisti e quanti videro in questa performance erotiva della Lovelave, un attentato ai principi morali e ai valori dello stato più puritano del mondo,questo non fece altro che accrescerne la popolarità e lo rese il più redditizio di tutti i tempi, non per la protagonista che guadagnò solo 1200 dollari per la sua funambolica prestazione.
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paolo 67
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giovedì 12 luglio 2012
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lo scontro tra visioni della vita
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La pornografia, a un passo da una piena legittimazione culturale e sociale, con tutto quello che avrebbe significato e comportato, soprattutto come estensione dei diritti individuali, venne respinta nel ghetto da una sentenza della Corte Suprema del 1973 di orientamento conservatore grazie a un giudice nominato da Nixon (nel pieno della crociata moralizzatrice del presidente -ripresa poi negli anni '80 da Reagan- prima dello scandalo Watergate -il ruolo democratico della stampa sarà importante anche per la legittimazione di “Gola profonda”, per esempio per trovare chi nel circuito normale lo distribuisse-), dopo che tra il 1972 e il 1973 un quarto dello spettacolo cinematografico per un pubblico “normale” era costituita dal porno (e i film di Damiano stavano dando filo da torcere agli incassi ai film hollywoodiani) e una major tradizionale come la Paramount venne occupata dalla produzione di porno film.
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La pornografia, a un passo da una piena legittimazione culturale e sociale, con tutto quello che avrebbe significato e comportato, soprattutto come estensione dei diritti individuali, venne respinta nel ghetto da una sentenza della Corte Suprema del 1973 di orientamento conservatore grazie a un giudice nominato da Nixon (nel pieno della crociata moralizzatrice del presidente -ripresa poi negli anni '80 da Reagan- prima dello scandalo Watergate -il ruolo democratico della stampa sarà importante anche per la legittimazione di “Gola profonda”, per esempio per trovare chi nel circuito normale lo distribuisse-), dopo che tra il 1972 e il 1973 un quarto dello spettacolo cinematografico per un pubblico “normale” era costituita dal porno (e i film di Damiano stavano dando filo da torcere agli incassi ai film hollywoodiani) e una major tradizionale come la Paramount venne occupata dalla produzione di porno film. Non più protezione federale (garantita come per tutte le arti dalle precedenti sentenze della Corte) ma libera iniziativa alle autorità locali (non di rado molto conservatrici o reazionarie; tutt'oggi, in 13 Stati d'America è reato l'omosessualità, e in due il sesso orale e anale anche tra eterosessuali). In discussione, il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che garantisce la libertà di espressione, che gli americani sentono profondamente e spiega l'importanza del dibattito intorno a questa questione. “Gola profonda” ebbe una trentina di processi negli Stati più conservatori (con sette assoluzioni), dove il film era sentito come un attacco ai valori della Nazione. La crociata contro la pornografia era ed è ideologica, perchè nessuna commissione scientifica ha mai riconosciuto la stessa dannosa per un pubblico adulto. L'attuale proprietario dei diritti di “Gola profonda” è un veterano del Vietnam (che li ha rilevati dai mafiosi che li avevano ben presto acquisiti) convinto di servire gli Stati Uniti e onorare i loro valori tradizionali in questo modo più di quanto ha fatto in guerra. La sentenza del 1973 ha di fatto impedito un possibile sviluppo di una nuova forma d'arte (il valore tale dei film di Damiano è oggi riconosciuto da intellettuali e critici autorevoli) protetta dalla Costituzione per la normale distribuzione mentre continua sempre più a proliferare per il consumo privato con le nuove tecnologie il puro businnes del sesso filmato senza arte. Nell'area progressista -che comprendeva gran parte di Hollywood-, che ne faceva una questione di diritti civili e libertà fondamentali, c'era una voce contraria: il femminismo, da sempre contro la pornografia (la “donna oggetto”), che a un certo punto diventò il più grande censore assieme alla destra religiosa. La Corte Suprema degli Stati Uniti è dal 1969 a maggioranza conservatrice. Se e quando si ribalterà (a causa della nomina di un Presidente, e poi ditemi se è la stessa cosa come dicono alcuni che sia eletto un democratico o un repubblicano -a meno di non considerare quisquilie cose come queste-) potremmo trovarci di nuovo come nel 1972, con altri registi come Damiano, all'inizio di una stagione forse più lunga di quell'anno scarso che ha rappresentato un'alba rinviata o impossibile (un “breve, luminoso periodo” secondo Georgina Spelvin, attrice del miglior film pornografico mai fatto “The devil in Miss Jones” dello stesso Damiano) di un'altra società, più libertaria, o forse soltanto di una migliore e più piena realizzazione della nostra.
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paolo 67
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domenica 8 luglio 2012
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ottimo documentario di storia del costume
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Splendido documentario, molto ben montato. Onesto, genuinamente americano. I documentari sul porno riescono sempre molto bene, forse perchè sono sentiti, perchè magari rappresentano una guerra culturale. Come accade non di rado, i commenti sono ancora più divertenti dell'oggetto commentato. Specie quando riguardano quello che è capitato intorno a un film come “Gola profonda”, riflesso di anni di storia americana che hanno proiettato un filmetto a basso costo in un importante fenomeno di costume. Il documentario dimostra come gli Stati Uniti, filoamericani o antiamericani che si volgia essere, siano un paese straordinario, una nazione complessa e contraddittoria, tra un puritanesimo che tende a dettare legge e un liberalismo protetto dalla Costituzione (e magari c'è una segreta intima parentela tra le due cose).
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Splendido documentario, molto ben montato. Onesto, genuinamente americano. I documentari sul porno riescono sempre molto bene, forse perchè sono sentiti, perchè magari rappresentano una guerra culturale. Come accade non di rado, i commenti sono ancora più divertenti dell'oggetto commentato. Specie quando riguardano quello che è capitato intorno a un film come “Gola profonda”, riflesso di anni di storia americana che hanno proiettato un filmetto a basso costo in un importante fenomeno di costume. Il documentario dimostra come gli Stati Uniti, filoamericani o antiamericani che si volgia essere, siano un paese straordinario, una nazione complessa e contraddittoria, tra un puritanesimo che tende a dettare legge e un liberalismo protetto dalla Costituzione (e magari c'è una segreta intima parentela tra le due cose). E la guerra (democratica) continua... Il film può far riconciliare con gli Stati Uniti, comunque la si pensi (chissà che ne direbbe il grande Stanley Kubrick, che con gli Stati Uniti non si è mai troppo riconciliato -vedi “Shining” che ha stimolato in noi europei peste e corna sul paese dello Zio Sam).
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paolo 67
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domenica 4 dicembre 2011
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un film della cultura democratica americana
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Interessante documentario che trattando intorno al film porno più famoso della storia ricostrisce un periodo della storia americana e occidentale, della quale mostra la complessità e le contraddizioni. Patria del puritanesimo, l'America è anche la sdoganatrice della pornografia come spettacolo di massa. Quella di oggi, che rappresenta una parte importante e discussa della cultura popolare, è molto diversa nel suo livellamento industriale da catena di montaggio da quella pioneristica di Damiano, regista di talento visionario e capacità di erotizzare i momenti "hard" (che in genere manca ai film porno moderni) esponente di un tentativo forse impossibile di realizzare una forma espressiva col sesso che arrivasse a cambiare il cinema.
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Interessante documentario che trattando intorno al film porno più famoso della storia ricostrisce un periodo della storia americana e occidentale, della quale mostra la complessità e le contraddizioni. Patria del puritanesimo, l'America è anche la sdoganatrice della pornografia come spettacolo di massa. Quella di oggi, che rappresenta una parte importante e discussa della cultura popolare, è molto diversa nel suo livellamento industriale da catena di montaggio da quella pioneristica di Damiano, regista di talento visionario e capacità di erotizzare i momenti "hard" (che in genere manca ai film porno moderni) esponente di un tentativo forse impossibile di realizzare una forma espressiva col sesso che arrivasse a cambiare il cinema. Il suo porno (di cui "Gola profonda" era, per definizione dello stesso regista, "uno scherzo", diventato leggendario per lo straordinario successo ottenuto colla programmazione in cinema normali con pubblico normale) trattava il sesso in chiave esistenzialista e metafisica (come ne "Il diavolo nella signorina Jones", considerato il migliore porno di sempre, che verte sul rapporto coll'aldilà). "Inside gola profonda" è soprattutto un documentario sociologico, su un periodo in cui il porno rappresentava insieme uno sperimentalismo artistico e un caso politico. Ancora oggi le piene ambizioni degli uni che cercavano la fusione della pornografia coll'arte e degli altri che volevano la censura della stessa come "attacco al cuore della nostra società") sono abbastanza frustrate mentre la società americana cerca di navigare col faro dei principi che sanciscono, come nella sentenza della Corte Suprema sul caso Larry Flynt, l'importanza della libertà della circolazione delle idee nella ricerca della verità.
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gino artario
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martedì 12 febbraio 2008
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film cult
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Non lo considero un film porno, un cult si.
Damiano ci ha regalato un ottimo film che mai tramonterà.
Anche se non so a che prezzo per la povera Linda, so che ci sono stati dei problemi a girare quella scena.
Linda in una intervista sosteneva di essere stata costretta a dovere girare la famosa scena.
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