taniamarina
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giovedì 20 maggio 2010
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sfortunato chi non lo vede
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Un film la cui arma migliore non è la tensione ma l'efficacia scenica, l'intreccio della trama che si sbroglia in congetture fantastiche che, a ben guardare, si mostrano senza creare troppo disgusto. Alcune intuizioni sono davvero belle, altre forse sfiorano il ridicolo, ma la pellicola è tinta di una elegantissima violenza, il senso spietato del gioco accompagnato da una bella musica. Il finale è volutamente commovente, forse fin troppo. Ma la presenza di Von Sydow riesce ad ammorbidire gli errori, lo stesso dicasi per l'uomo che non vuole farsi toccare, davvero bravo. Film che si può vedere più volte
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alessandro amadesi
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mercoledì 20 febbraio 2008
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tensione e inventiva nel debutto di fresnadillo
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Il "mercato" della fortuna: è nei sotterranei del casinò che si gioca la partita decisiva, quella per la sopravvivenza. Sarà un ladruncolo scampato ad un disastro aereo a sfidare Sam, l'uomo più fortunato al mondo, un vecchio ebreo unico superstite di un campo di concentramento. Il tutto in un'atmosfera di vendetta, ricatti, compravendita della fortuna altrui.
Film spagnolo basato quasi interamente sull'idea che la fortuna si possa imprigionare in una fotografia -come l'anima nelle culture tribali- per poi essere utilizzata come merce di scambio, con i numerosi riconoscimenti ottenuti sta a dimostrare come il cinema di qualità si faccia prima di tutto partendo dalle idee.
Opera prima molto ambiziosa di Fresnadillo, risulta vagamente incompiuta ma abbastanza riuscita da avvicinare, nelle ambientazioni e nei ritmi, i film del genere più originali degli ultimi anni, da Memento a Number 23.
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Il "mercato" della fortuna: è nei sotterranei del casinò che si gioca la partita decisiva, quella per la sopravvivenza. Sarà un ladruncolo scampato ad un disastro aereo a sfidare Sam, l'uomo più fortunato al mondo, un vecchio ebreo unico superstite di un campo di concentramento. Il tutto in un'atmosfera di vendetta, ricatti, compravendita della fortuna altrui.
Film spagnolo basato quasi interamente sull'idea che la fortuna si possa imprigionare in una fotografia -come l'anima nelle culture tribali- per poi essere utilizzata come merce di scambio, con i numerosi riconoscimenti ottenuti sta a dimostrare come il cinema di qualità si faccia prima di tutto partendo dalle idee.
Opera prima molto ambiziosa di Fresnadillo, risulta vagamente incompiuta ma abbastanza riuscita da avvicinare, nelle ambientazioni e nei ritmi, i film del genere più originali degli ultimi anni, da Memento a Number 23.
Un ottimo tentativo che ha anche il merito di riproporre un sempre monumentale Max von Sydow, attore "d'altri tempi" che, a 79 anni, regala una nuova lezione di cinema.
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devid
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lunedì 21 maggio 2007
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bel film... bravi spagnoli
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Bel film... thriller atipico...(NN è SAW, NN è SEVEN, nè il Collezionista di ossa x citarne alcuni...) ma interessante... il tema della fortuna viene affrontato in 1 chiave interessante... da vedere.
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dido93
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giovedì 17 maggio 2007
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dalla spagna un thriller a 7,5 volts...
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...altro che alta tensione... "Vertigo" e "Frenzy", "Rosemary's Baby" o al limite "Il silenzio degli innocenti".... Questi sono thriller ad alta tensione...non stò "filmetto" dalla trama inverosimile (...Federico aveva il potere di "rubare" letteralmente la fortuna altrui con un semplice tocco della mano....per dirne una...) e aggiungerei anche notevolmente "SOPORIFERO"....
Buona visione.....aauuuuuuughhhhhh....scusate lo sbadiglio.....
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