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mercoledì 22 novembre 2023
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amnesia
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12 anni residente a Ibiza ( 2002 compreso ), questo film è un capolavoro.
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alessandro gattamorta
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martedì 22 febbraio 2022
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io non ho capito,,,
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Sinceramente non ho compreso se questa pellicola ha qualcosa da dire oppure è solo un triste resoconto della direzione comportamentale umana intrapresa nel tempo "modero"" Boh....
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g. di buglione
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lunedì 11 novembre 2013
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non ci siamo
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Chissa' perché questi autori de sinistra sono tutti uguali: sesso, droga e r'n'r. Il mondo lo vedono solo così' loro. Poi eventualmente le cosine volgono al meglio così' certo pubblico e' pure accontentato e la cassetta salva. Salvatores e abbatantuono avete stra stufato. Purtroppo siete dei pigmei, fate un prodottino furbetto e locale.
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alex41
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domenica 22 gennaio 2012
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un discreto salvatores ma piacevole
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Un buon prodotto del regista Salvatores, anche se non uno dei migliori a mio avviso. Diviso in due parti collegate fra di loro: nella prima i protagonisti sono Diego Abatantuono, Sergio Rubini e una giovane (e aggiungo anche pessima) Martina Stella, in una storia in bilico tra il grottesco e il comico. La seconda parte invece ospita due nuovi personaggi in conflitto, ovvero un padre poliziotto e suo figlio, un giovane ribelle capo di una banda di delinquenti. La storia si farà ancora più crudele quando tra i due l'odio cresce fino a diventare una sfida: il figlio tenterà di incastrare il padre con un ricatto, il padre tenterà in tutti i modi di punirlo, e non solo.
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Un buon prodotto del regista Salvatores, anche se non uno dei migliori a mio avviso. Diviso in due parti collegate fra di loro: nella prima i protagonisti sono Diego Abatantuono, Sergio Rubini e una giovane (e aggiungo anche pessima) Martina Stella, in una storia in bilico tra il grottesco e il comico. La seconda parte invece ospita due nuovi personaggi in conflitto, ovvero un padre poliziotto e suo figlio, un giovane ribelle capo di una banda di delinquenti. La storia si farà ancora più crudele quando tra i due l'odio cresce fino a diventare una sfida: il figlio tenterà di incastrare il padre con un ricatto, il padre tenterà in tutti i modi di punirlo, e non solo. Le due storie si incrociano con un ottimo montaggio e la regia di Salvatores scorre senza sbavature. Un buon film, anche se il grande Gabriele ha fatto molto di meglio.
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stesfnia
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venerdì 26 novembre 2010
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discreto
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Film discreto con un grande Sergio Rubini che riesce a salvare la situazione. Ma quanti anni aveva qui la Stella... 16? Mamma mia..terribile..in questo film è agli esordi, e si vede!
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cucù
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domenica 15 febbraio 2009
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molto professionale questa recensione
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Discreto film, guardabile, tutto sommato piacevole e per nulla noioso. Certo un vero professionista la sua recensione tecnica dovrebbe scriverla, invece di esternare le sue paturnie personali come si faceva alle scuole medie.
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paride86
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sabato 6 settembre 2008
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bravo salvatores
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Mi e' piaciuto questo film di Salvatores: c'e' un ottimo cast (a parte la Stella) alle prese con un intreccio di storie semiassurde; il regista, poi, cede con piacere alla sperimentazione, sia nei temi che con la macchina da presa.
L'unica pecca e' che forse in certe parti perde di ritmo.
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angelino
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lunedì 18 agosto 2008
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lo consiglio a un certo publico
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questo film lo consiglierei a tutti quei figli che cel'hanno a morte con i padri perchè si sono separati. Mi era piaciuta allora la morale e l'ho rivalutata molto di più dopo che mia nipote sedicenne ha iniziato a odiare il padre per lo stesso motivo. Ci crediate o no da quando le ho fatto vedere quel film ha ricominciato a frequentare il padre!
p.s. chi sa' se adesso si fumano pure le canne insieme...
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cla2
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martedì 12 agosto 2008
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originale
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bello ed originale; montaggio ottimo!
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erre
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giovedì 17 aprile 2008
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artificiale e sintetico
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Mi dispiace per il nostro regista da oscar ma, in Amnesia, Gabriele Salvatores non riesce a portare a casa un buon risultato. Il film è si gradevole e poco impegnativo ma, ai mè, anche poco impegnato. Il problema sembrerebbe il voler percorrere, in maniera superficiale da parte del regista, molte strade ( droga, omossessualità, rapporti famigliari ) senza però arrivare mai a una conclusione etica degna di rilievo, una sorte di denuncia sull' indifferenza e il disagio della gioventù venuta male. Il film è leggero, fin troppo per le tematiche che tratta e, purtroppo, il messaggio che traspare da questa pellicola è che non importa se ti droghi, se odi tuo padre, se te ne freghi di tutti e vivi alla giornata tanto prima o poi tutto si risolverà come in una favola ma purtroppo non è sempre così perche "La vita non è un gioco".
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Mi dispiace per il nostro regista da oscar ma, in Amnesia, Gabriele Salvatores non riesce a portare a casa un buon risultato. Il film è si gradevole e poco impegnativo ma, ai mè, anche poco impegnato. Il problema sembrerebbe il voler percorrere, in maniera superficiale da parte del regista, molte strade ( droga, omossessualità, rapporti famigliari ) senza però arrivare mai a una conclusione etica degna di rilievo, una sorte di denuncia sull' indifferenza e il disagio della gioventù venuta male. Il film è leggero, fin troppo per le tematiche che tratta e, purtroppo, il messaggio che traspare da questa pellicola è che non importa se ti droghi, se odi tuo padre, se te ne freghi di tutti e vivi alla giornata tanto prima o poi tutto si risolverà come in una favola ma purtroppo non è sempre così perche "La vita non è un gioco". Questa banale, arrogante e direi perfino irritante massima da me citata non è parte integrante del film amnesia e chiaramente, con la mentalità che oggi regna sovrana nella " non testa" dei giovani, non è da definirsi scontata, tanto da poterla omettere, ma sarebbe bene che venga ripetuta all' infinito fino allo sfinimento per responsabilizzare tutti noi. Tutto ciò non ci porterà a vivere una vita perfetta ma, magari, rendera gradevole e tranquilla la nostra temporanea villeggiatura in questo mondo di...
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