anna
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mercoledì 5 marzo 2008
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un vortice
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catturata dal titolo,mi sono addentrata nella visione di questo 'vortice cinematografico' assieme al mio fido cane (sempre al mio fianco durante la visione di un film nella S-comodità della mia poltrona risalente agli anni 50)..e ne è valsa la pena.alla fine anche la mia bestiola aveva una specie di sorriso,e il cuore più leggero e sereno.grazie eros
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il caimano
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lunedì 28 gennaio 2008
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geniale!
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Anche qeusto titolo si perde nella memoria di alcuni anni orsono…ed è stato davvero una scoperta per diversi motivi. E' un film molto coraggioso per la storia, niente affatto banale e scontata, per le soluzioni di regia (mi riferisco ai movimenti di macchina), per i personaggi (costantemente sopra le righe ed eccessivi), per gli attori (che stanno tutti al gioco). Ecco, ha proprio questo di bello: non si prende mai sul serio....e il racconto è pevaso da un'ironia di fondo davvero piacevole. Gli attori poi....la Mezzogiorno e Bonini (anche produttore quest'ultimo) bravi, come tutti gli altri di contorno, dallo zio paralitico, alla coinquilina sciroccata, dal professore di filosofia al rocker presunto omosessuale.
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Anche qeusto titolo si perde nella memoria di alcuni anni orsono…ed è stato davvero una scoperta per diversi motivi. E' un film molto coraggioso per la storia, niente affatto banale e scontata, per le soluzioni di regia (mi riferisco ai movimenti di macchina), per i personaggi (costantemente sopra le righe ed eccessivi), per gli attori (che stanno tutti al gioco). Ecco, ha proprio questo di bello: non si prende mai sul serio....e il racconto è pevaso da un'ironia di fondo davvero piacevole. Gli attori poi....la Mezzogiorno e Bonini (anche produttore quest'ultimo) bravi, come tutti gli altri di contorno, dallo zio paralitico, alla coinquilina sciroccata, dal professore di filosofia al rocker presunto omosessuale. Curiosità: Marco Bonini nel film, quando raggiugne il successo ha il make up ed un costume che ricorda da vicino il Renzato Zero degli esordi.
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monika63
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lunedì 23 aprile 2007
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altro che diffidare...il film è bellissimo..
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critico la critica che avete fatto di questo film.. il regista non cerca ne vuole rispondere alle domande esistenziali della vita , ma semplicemente farci riflettere . riesce a farlo in maniera ironica e surreale.
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max
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martedì 28 settembre 2004
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un'altra piacevole sorpresa!
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Un film grottesco, divertente e a tratti poetico realizzato a basso budget. Eros Puglielli, malgrado la sua poca esperienza ha dimostrato di essere un regista molto promettente. Sicuramente migliore di altre acclamatissime produzioni italiane come "la finestra di fronte" che risultano sempre stucchevoli e patetiche, questo film è invece una finestra di fronte a tutto il panorama new age e a tutto quel movimento underground mai sopito dei "ricercatori della verità". Per "ricercatori della verità" qui si intendono le persone più comuni e smplici che potrebbero essere ciascuno di noi qundo ci troviamo di fronte a fatti inspiegabili o quando sentiamo il bisogno di avere fede o di scoprire cosa si cela "al di là della siepe".
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Un film grottesco, divertente e a tratti poetico realizzato a basso budget. Eros Puglielli, malgrado la sua poca esperienza ha dimostrato di essere un regista molto promettente. Sicuramente migliore di altre acclamatissime produzioni italiane come "la finestra di fronte" che risultano sempre stucchevoli e patetiche, questo film è invece una finestra di fronte a tutto il panorama new age e a tutto quel movimento underground mai sopito dei "ricercatori della verità". Per "ricercatori della verità" qui si intendono le persone più comuni e smplici che potrebbero essere ciascuno di noi qundo ci troviamo di fronte a fatti inspiegabili o quando sentiamo il bisogno di avere fede o di scoprire cosa si cela "al di là della siepe".
In questo film si intrecciano le storie di diversi personaggi tutti accomunati da un inspiegabile quanto semplice desiderio di libera scoperta e ricerca. E' chiaro che Puglielli, malgrado la sua dichiarazione riportata sulla recensione, non ha sicuramente la pretesa di aver fatto un film di grande spessore filosofico, ma credo che abbia compiuto l'apprezzabile impresa di descrivere persone semplici alle prese con problemi complessi e naturali.
L'atmosfera che pervade il film è quasi surreale (come nel miglior gore italiano) e allo stesso tempo sa essere sarcastico, incantato, disincantato e demenziale.
Una piacevolissima favola in cui è dolce naufragare. Giorgio Albertazzi sostiene che questa è la sua miglior interpretazione e, non meno importante, gli attori hanno accettato di recitare gratis!
Giovanna Mezzogiorno e Giorgio Albertazzi sono sempre bravi. Marco Bonini è attore promettente.
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