Sesso e potere |
||||||||||||||
Un film di Barry Levinson.
Con Dustin Hoffman, Robert De Niro, Anne Heche, Denis Leary, Willie Nelson.
continua»
Titolo originale Wag the Dog.
Commedia,
Ratings: Kids+16,
durata 99 min.
- USA 1997.
- C.G.D - Cecchi Gori Distribuzione
uscita venerdì 10 aprile 1998.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
wag the dogdi readcarpetFeedback: 0 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 4 settembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tralasciamo il titolo italiano ve ne prego. Scandaloso almeno quanto Se mi lasci ti cancello (ma quello è un’altra storia…). Facciamo così: io vi lascio qui il proverbio da cui è preso il titolo originale così lo capite e d’ora in poi userete quello. Va bene? Ok. Eccolo: - Why does a dog wags its tail? - Because a dog is smarter than its tail. If the tail was smarter, the tail would wag the dog. E adesso il post. Incredibilmente (din din din din din: sarcasmo!) mi devo dissociare da colui che ormai è divenuto la mia nemesi: Pino. Sì, è lui che scrive di Sesso & Potere come di “una storia che non riesce ad uscire dall’ovvio”. Mi viene da piangere. Il succo è questo: il presidente degli Stati Uniti è coinvolto in uno scandalo sessuale (leggete la data del film e fate mente locale); il suo consulente d’immagine Conrad Brean (De Niro) ingaggia un produttore (Dustin Hoffman) e una squadra di artisti per inventare una guerra con l’Albania che distolga l’attenzione dei media. E ci riuscirà anche. L’attacco alla televisione è dichiarato, ma è anche efficace. Non basta dire colpa del governo o qualcuno ci osserva e gridare al complotto per fare un bel film. Sembra che ci sia gente che aspetta solo la polemica aperta per dire che un film è decoroso. In realtà sono solo modi diversi, e quello ottiene maggior successo, ma non significa che sia più efficace. Perché io preferisco De Niro e Hoffman che si divertono come matti supportati da una sceneggiatura con i fiocchi (mi devo informare di più su Mamet), piuttosto che un Jfk di quell’acido di Oliver Stone, che sarà pure un film “che fa riflettere”, ma è una rottura di palle che non finisce più! Che volete di più: ottimi attori, regia ordinata, sceneggiatura (già detto ma è la parte migliore) fantastica, argomenti di attualità. C’è tutto per divertirsi e per riflettere. Uno si vuole guardare un film leggero con una storia avvincente intorno alla Casa Bianca? Servito. Qualcun altro è più sofisticato e desidererebbe soffermarsi sul cancro sociale che è la televisione, che ci fa credere cose che neanche esistono e condiziona le nostre vite a piacimento? Servito. Il guaio è non volersi accontentare. Giudicare i film sulla base di quello che ognuno avrebbe fatto è un metodo miope che impedisce di scoprire nuovi modi di raccontare. La denuncia rimarrà sempre denuncia per quelli a cui piace la denuncia; la farsa rimarrà sempre farsa per quelli… insomma avete capito. La confusione dei generi spesso porta a confusione e basta… ma a volte si creano miscele inedite che non dispiacciono. Certo, nessuno potrà dire che è il suo film preferito (a dir la verità io per un bel po’ di tempo l’ho detto!), ma nessuno potrà neanche dire che è un film ingiudicabile, frutto di “un momento non perfettamente felice” del regista. Povero Pino… Bel film, comunque. Gran bel film.
[+] lascia un commento a readcarpet »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
|
SAG Awards (1) Premio Oscar (3) Golden Globes (4) Festival di Berlino (1) Articoli & News |