Fuochi d'artificio

EH SI PIERACCIONI CON QUESTO FILM HA SAPUTO BISSARE IL SUCCESSO AVUTO CON IL FILM CON TEMA IL BALLO LATINO AMERICANO IN ALCUNI TRATTI RIESCE ANCHE A FARE MEGLIO DEL PRECEDENTE USA UN MIX VINCENTE SFRUTTANDO IL GRANDE ESTRO DEL "MALEDETTO" CECCHERINI CHE FORESE IN QUESTO FILM RISALTA MAGGIORMENTE RISPETTO AL REGISTA BRAVA LA ENRICHI MA NON è RIUSCITA A BISSARE LA GRANDE INTERPRETAZIONE DEL CICLONE DELLE DONNE D LEONARDO COLPISCE LA CHIOMA BRUNA DELLA GERINI LA SCELTA DELLA RAGAZZA DA PORTARE SULL'ISOLA DEI SOGNI ATTRAE LO SPETTATORE CHE SI CHIEDE COME FA IL DOTTORE CHE SIA QUELLA GIUSTA OTTIME LE MUSICHE DA SEGNALARE GIUDIZI UNIVERSALI DI BERSANI E L'IMMORTALE CANZONE PER TE DI VASCO

Dopo "Il ciclone" (per altro passabile e pure divertente - basta una volta) scopriamo che il regista è stato contento di aver fatto i soldi, ma ne vuole di più; i suoi film non rispecchiano affatto i nostri tempi, sono i film del 'vorrei ma non posso' (vorrei avere le donne più belle, vorrei essere sereno e spensierato), anzi: non sono film. Sono speculazioni economiche, sono noiosi gossip conditi con tante chiappe e abbondanti mammelle.

Questo non è cinema. E' una vergogna elogiare questo film. Una vergogna per i nostri grandi, quali De Sica, Antonioli, Monicelli, Fellini, Rossellini, ma anche i più recenti Troisi e Verdone