giu/da(g)
|
domenica 26 febbraio 2012
|
la scuola funziona solo con chi non ne ha bisogno
|
|
|
|
È l’ultimo giorno di scuola in uno scalcagnato Istituto Tecnico di Roma ed il Prof. Vivaldi (Orlando) deve affrontare gli scrutini finali per tentare, fra i ricordi di un anno scolastico passato, di promuovere gli alunni più problematici della sua classe. A quasi vent’anni La scuola sembra dirci che tutto cambia per non far cambiare niente: certo, i giovani e le mode sono mutati (che strani i pantaloni a vita alta!), ma gli edifici scolastici ed i professori no. Il fatto è che manca nella maggioranza dei casi il ruolo di un educatore che insegni e che non si limiti a promuovere chi senza coscienza ripete la lezione a memoria; la scuola sembra aiutare solo chi passivamente soggiace ai suoi programmi ed elimina chi per vari problemi non li rispetta.
[+]
È l’ultimo giorno di scuola in uno scalcagnato Istituto Tecnico di Roma ed il Prof. Vivaldi (Orlando) deve affrontare gli scrutini finali per tentare, fra i ricordi di un anno scolastico passato, di promuovere gli alunni più problematici della sua classe. A quasi vent’anni La scuola sembra dirci che tutto cambia per non far cambiare niente: certo, i giovani e le mode sono mutati (che strani i pantaloni a vita alta!), ma gli edifici scolastici ed i professori no. Il fatto è che manca nella maggioranza dei casi il ruolo di un educatore che insegni e che non si limiti a promuovere chi senza coscienza ripete la lezione a memoria; la scuola sembra aiutare solo chi passivamente soggiace ai suoi programmi ed elimina chi per vari problemi non li rispetta. In una delle sequenze più belle viene mostrata una scuola disegnata dagli studenti, una palestra di vita, dove le aule ed i docenti sono addirittura superflui. Non bastano riforme su riforme per colmare il vuoto fra la cattedra ed i banchi, bisogna trasformare la scuola in un luogo di vita. Così Lucchetti dipinge un quadro colorito del corpo docente – chi sta al di là della barricata – totalmente umano nei propri, nei sentimenti, nell’ignoranza o nell’inadeguatezza. Eppure proprio in questo c’è una grande semplicissima poesia di sottofondo.
“Per chi non è mai stato primo della classe” (slogan del film)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giu/da(g) »
[ - ] lascia un commento a giu/da(g) »
|
|
d'accordo? |
|
malandrik
|
martedì 4 settembre 2012
|
l'orlando pietoso
|
|
|
|
Gioiellino del regista Bianchetti,premiato con il David di Donatello,che offre un riquadro critico nei confronti dell'istituzione scolastica, alleggerito dalle situazioni grottesche e goliardiche dell'agognato ultimo giorno di scuola. Un film dalle spese limitate che diverte e fa riflettere su più tematiche,dalle squallide condizioni in cui è mantenuta l'edificio scolastico alla plateale ignoranza del preside dell'istituto ( "in totem" ;"Luisa Morante") fino ad arrivare al mosaico dei caratteri dei Prof. e degli studenti. La trama si snoda tra il rapporto dell'idealista Silvio Orlando con i suoi studenti,i colleghi stressati e disinteressati, e con l'affascinante Anna Galiena, anche lei Prof.
[+]
Gioiellino del regista Bianchetti,premiato con il David di Donatello,che offre un riquadro critico nei confronti dell'istituzione scolastica, alleggerito dalle situazioni grottesche e goliardiche dell'agognato ultimo giorno di scuola. Un film dalle spese limitate che diverte e fa riflettere su più tematiche,dalle squallide condizioni in cui è mantenuta l'edificio scolastico alla plateale ignoranza del preside dell'istituto ( "in totem" ;"Luisa Morante") fino ad arrivare al mosaico dei caratteri dei Prof. e degli studenti. La trama si snoda tra il rapporto dell'idealista Silvio Orlando con i suoi studenti,i colleghi stressati e disinteressati, e con l'affascinante Anna Galiena, anche lei Prof. in crisi con suo marito,segretamente innamorata del professore di Filosofia, appunto Orlando.Fantastica l'interpretazione dell'attore napoletano che instaura un rapporto umano e affettuoso con i suoi studenti,che cercherà di salvare in uno scrutinio-maratona,fallendo solo nel disperato caso di Gardini "la mosca" ,assenteista incallito, che suscita le ire degli altri docenti. L'esito di Gardini sembra andare di pari passo con le vicende sentimentali e paradossali del Prof. che ben troppo tardi si accorge dell'amore nei suoi confronti della Galiena, nella speranza che questa bocciatura amorosa si trasformi in una promozione a pieni voti nell'annata successiva.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a malandrik »
[ - ] lascia un commento a malandrik »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
lunedì 12 ottobre 2015
|
promosso quasi a pieni voti.
|
|
|
|
Un film originale sulla scuola, lo rivedo sempre con piacere quando viene ritrasmesso in TV.
Infatti i veri protagonisti non sono gli alunni,ma piuttosto i professori,ognuno con il suo carattere,i suoi problemi, le proprie ambizioni, sogni e speranze.
Insomma dei ragazzi un poco più adulti che trasudano umanità.
Silvio Orlando è il professore che tutti avremmo voluto,Bentivoglio quello che tutti abbiamo odiato.
Il tempo passa e gli alunni se ne vanno,i professori invece restano e diventano parte quasi fisica di una struttura scolastica che a volte invecchia e si deprime,altre volte rimane ultimo baluardo di cultura e civiltà.
Probabilmente il film non affronta in profondità tutti i problemi della scuola intesa come istituzione, ma forse meglio così perché lascia più spazio a quei sentimenti e a quei ricordi che in fondo sono l'unica vera cosa che ognuno di noi porta dentro.
[+]
Un film originale sulla scuola, lo rivedo sempre con piacere quando viene ritrasmesso in TV.
Infatti i veri protagonisti non sono gli alunni,ma piuttosto i professori,ognuno con il suo carattere,i suoi problemi, le proprie ambizioni, sogni e speranze.
Insomma dei ragazzi un poco più adulti che trasudano umanità.
Silvio Orlando è il professore che tutti avremmo voluto,Bentivoglio quello che tutti abbiamo odiato.
Il tempo passa e gli alunni se ne vanno,i professori invece restano e diventano parte quasi fisica di una struttura scolastica che a volte invecchia e si deprime,altre volte rimane ultimo baluardo di cultura e civiltà.
Probabilmente il film non affronta in profondità tutti i problemi della scuola intesa come istituzione, ma forse meglio così perché lascia più spazio a quei sentimenti e a quei ricordi che in fondo sono l'unica vera cosa che ognuno di noi porta dentro.
Esplicita in tal senso,la gita a Verona,anche se con qualche eccesso.
Gli alunni,tranne qualche rara eccezione, devono "salvarsi"da soli,la scuola non riesce ad arrivare a sostenere quelli più deboli,come capita al Gardini di turno,alias La Mosca.
Bravi tutti gli interpreti,su tutti il mitico Silvio Orlando.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
sirio
|
sabato 11 febbraio 2017
|
elogio della scuola privata
|
|
|
|
Mi permetto di parafrasare Erasmo, Elogio della follia, pensando a questo film. Attinge a piene mani ai racconti di Domenico Starnone, dimenticandosi (volontariamente?) del florilegio dell'autore. I personaggi sono grotteschi ma mancano, rispetto a Starnone, di quella dimensione umana profonda che rende Martinelly Stefy, Corinaldesi, la zanzara, lo stesso preside personaggi vivi ed umani.
Sembra quasi che Luchetti o voglia vendicarsi della scuola che ha frequentato durante l'adolescenza. Prendiamo un solo esempio, la giovane docente che sta a pensare alla tariffa della baby-sitter: non so quante persone sanno (di mestiere sono un docente di liceo) che gli scrutini devono avere una durata prefissata, e quindi non solo è normale, ma è giusto che se c'è un orario prefissato questo debba essere rispettato.
[+]
Mi permetto di parafrasare Erasmo, Elogio della follia, pensando a questo film. Attinge a piene mani ai racconti di Domenico Starnone, dimenticandosi (volontariamente?) del florilegio dell'autore. I personaggi sono grotteschi ma mancano, rispetto a Starnone, di quella dimensione umana profonda che rende Martinelly Stefy, Corinaldesi, la zanzara, lo stesso preside personaggi vivi ed umani.
Sembra quasi che Luchetti o voglia vendicarsi della scuola che ha frequentato durante l'adolescenza. Prendiamo un solo esempio, la giovane docente che sta a pensare alla tariffa della baby-sitter: non so quante persone sanno (di mestiere sono un docente di liceo) che gli scrutini devono avere una durata prefissata, e quindi non solo è normale, ma è giusto che se c'è un orario prefissato questo debba essere rispettato. Certo, ogni docente di fronte a questo o quel caso difficile lascia perdere tutto e si dedica anima e corpo...
I personaggi escono dalla dimensione umana, anche se iperbolica, di Ex cathedra e Fuori registro per entrare in quella macchiettistica, perdono di tridimensionalità per diventare scialbi cliché con uno sguardo ai B-movie scolastici degli anni Settanta, vedi La compagna di banco, in una dimensione globalmente distruttiva. Il tono che globalmente traspare dal - discutibile - lavoro di Luchetti è "viva la scuola privata".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sirio »
[ - ] lascia un commento a sirio »
|
|
d'accordo? |
|
|