Batman Forever

Dell’intera saga dell’uomo pipistrello, Forever è sicuramente inferiore a quelli di Burton, ma più fedele in assoluto al fumetto originale.
Perché il Batman ( come Kane lo aveva creato ) era proprio come lo vediamo nel film di Joel Schumaker – provate a sfogliare un albo di Batman anni 60-70 e vedrete che non mi sbaglio - cioè molto sopra le righe, colorato, non molto cupo, e a tratti comico. Il Batman originale non era cupo, notturno e a tratti violento come nel dittico di Burton ( che si ispira alle atmosfere di Frank Miller ), ma proprio come si vede in Forever.
Dopo Michael Keaton, è il turno di Val Kilmer – che aveva appena finito di girare Heat con Al Pacino e Robert De Niro -, ottimamente doppiato da Loris Loddi, a vestire i panni dell’uomo pipistrello.
Al cast, si aggiungono anche Chris O’Donnell, nei panni di Robin, l’eterno partner di Batman, e la bellissima Nicole Kidman che incendia lo schermo – troppo standard la sua performance -. La vera sorpresa invece è il duo di cattivi che il nostro eroe è costretto a combattere: Tommy Lee Jones, che interpreta Harvey Dent/Due Facce e Jim Carrey nel ruolo dell’Enigmista ( ammettiamolo, Carrey è nato per fare quella parte ). Tuttavia sia un film interessante, la storia difficilmente entusiasma come i due precedenti e invece che concentrarsi sull’animo umano e sui demoni interiori, come facevano i primi due capitoli, Forever punta sullo spettacolo al 100%, sull’intrattenimento e l’azione, lasciando poco alla trama e allo sviluppo dei personaggi, mai fino in fondo apprezzabili. Comunque Forever, seppur annegando in un mare di difetti, riesce ad essere migliore del suo sequel, capolavoro d’insulsaggine. Strepitosa la canzone degli U2 che accompagna i titoli di coda.