figliounico
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venerdì 29 settembre 2023
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un kubrick mancato
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Se Lucio Fulci fosse nato in America sarebbe stato osannato come Kubrick, al quale peraltro somigliava anche fisicamente, per il suo straordinario quanto imprevedibile eclettismo che durante tutta la sua carriera gli ha permesso di passare con nonchalance dai film comici con Franco e Ciccio ai thriller slasher all’Argento, dagli horror zombeschi alla Romero allo splatter movie alla Bava, senza farsi mancare il western e la fantascienza, ed infine, nell’ultima opera che appare pensosa e riflessiva, quasi un testamento spirituale, al drammatico paranormale con richiami al Duel di Spielberg e addirittura suggestioni bergmaniane nella scena in cui il protagonista tra veglia e sonno apre la cassa da morto per guardarvi dentro come ne’ Il posto delle fragole o per l’insistenza con cui guarda l’orologio fermo.
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Se Lucio Fulci fosse nato in America sarebbe stato osannato come Kubrick, al quale peraltro somigliava anche fisicamente, per il suo straordinario quanto imprevedibile eclettismo che durante tutta la sua carriera gli ha permesso di passare con nonchalance dai film comici con Franco e Ciccio ai thriller slasher all’Argento, dagli horror zombeschi alla Romero allo splatter movie alla Bava, senza farsi mancare il western e la fantascienza, ed infine, nell’ultima opera che appare pensosa e riflessiva, quasi un testamento spirituale, al drammatico paranormale con richiami al Duel di Spielberg e addirittura suggestioni bergmaniane nella scena in cui il protagonista tra veglia e sonno apre la cassa da morto per guardarvi dentro come ne’ Il posto delle fragole o per l’insistenza con cui guarda l’orologio fermo. Il talentuoso Fulci reinventa tutti i generi e la sua filmografia può essere intesa come una forma di riscrittura creativa della storia del cinema rappresentandone una sintesi per campione in chiave personale. Tuttavia c’è sempre qualcosa che stona nei suoi film per far gridare al capolavoro, nel Le porte del silenzio ad esempio c’è un eccesso di sequenze simili, quelle dell’inseguimento delle due auto, che finiscono per ripetersi quasi uguali annoiando o alcune bislacche divagazioni dal tema come la scena della giovane prostituta autostoppista, che fanno pensare ad un Fulci distratto che mentre gira un film ne pensa un altro e tenta l’ennesimo ultimo balzo in un altro genere, quello erotico alla Joe D’Amato, che tra l’altro è il produttore dello stesso film.
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dandy
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mercoledì 30 dicembre 2020
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un mesto addio...
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Al suo ultimo film,Fulci(che sceneggia e si fa produrre dalla Filmirage di Joe D'amato)gira una sorta di "Duel" horrorifico con echi da "Accadde al ponte di Owl Creek" di Bierce.Una storia tra road e ghost movie dove il sangue è totalmente assente,interessante sulla carta ma irrimediabilmente inadeguata per un film:la soluzione del mistero è ovvia pressochè da subito,e il regista non riesce a creare tensione nè suspence limitandosi a tirare in lungo le situazioni rendendo il tutto un estenuante e tragico tempo morto.Savage,panciuto è occhialuto,sembra sotto sedativi in ogni scena(purtroppo dopo le ottime prove negli anni'70-'80,è naufragato rovinosamente.
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Al suo ultimo film,Fulci(che sceneggia e si fa produrre dalla Filmirage di Joe D'amato)gira una sorta di "Duel" horrorifico con echi da "Accadde al ponte di Owl Creek" di Bierce.Una storia tra road e ghost movie dove il sangue è totalmente assente,interessante sulla carta ma irrimediabilmente inadeguata per un film:la soluzione del mistero è ovvia pressochè da subito,e il regista non riesce a creare tensione nè suspence limitandosi a tirare in lungo le situazioni rendendo il tutto un estenuante e tragico tempo morto.Savage,panciuto è occhialuto,sembra sotto sedativi in ogni scena(purtroppo dopo le ottime prove negli anni'70-'80,è naufragato rovinosamente...).Girato in Louisiana.Uscito in vhs solo in Italia con esiti pressochè nulli(tant'è che Fulci ricorse allo pseudonimo di Henry Simon Kittay).Le musiche dovrebbero essere della Franco Piana Big Band,ma perlopiù risultano di Carlo Maria Cordio e riciclate da altri film del periodo tipo "Troll 2".
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lallo
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lunedì 27 ottobre 2008
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d' accordo con paul
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Un film che toglie il fiato e premonitore dell' imminente fine del Regista.
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lallo
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lunedì 27 ottobre 2008
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un viaggio interiore
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Le Porte del silenzio è un film che fa paura.Inquieta senza sangue nè effetti speciali.
Un viaggio dentro la morte, nella zona di confine.
Con la frase finale, quella citazione dall' Apocalisse, che sembra non lasciare scampo.
L' ultimo film di Fulci lascia il segno e ce lo fa ricordare.
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paul
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giovedì 28 agosto 2008
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l'ultimo film di lucio fulci...un capolavoro
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Ultimo film del grande Lucio. Splendido, oscuro e inquietante...non è il classico horror splatter alla Fulci , infatti non vi è una goccia di sangue, ma le atmosfere sono splendide. Peccato che la malasorte ha voluto che a suo tempo la pellicola non venisse distribuita nelle sale cinematografiche .
Abbiamo dovuto aspettare il 2006 per averlo finalmente in dvd...prima di quell'anno circolava solamente una rarissima VHS della eden video ...a prezzi spaventosi!!!!
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