charles whitman
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giovedì 28 novembre 2013
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ottimo film ma di difficilissima reperibilità.
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Un ottimo film, semisconosciuto, passato inosservato e quasi "boicottato" che però andrebbe visto, io lo vidi solo molto tempo fa e mi piacque molto... ora aspetto di poterlo rivedere in qualche modo anche perchè praticamente introvabile.
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ravachol
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sabato 15 novembre 2008
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manierismi?
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Non una recensione completa, ma una chiosa. Premettendo che il termine manierismo sposato dalla critica romantica ha per decenni viziato la fruizione di parte determinante dell'arte figurativa da parte del pubblico più influenzabile e meno dotato di autonomia di giudizio. Essere manierati non è di per sé difetto, semmai scelta stilistica. Superficiale appare il giudizio di un film che di per sé non è certo un capolavoro, ma leggendo con attenzione sceneggiatura e, potendo, soggetto (prima della cura classica da parte delle censure indirette) ascriverei i limiti del film ad un casting delirante e convenzionale(Cederna convincente????? Ferrari accettabile????? Meglio, Ferrari attice??????) ed ad una regia neppure mestierante.
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Non una recensione completa, ma una chiosa. Premettendo che il termine manierismo sposato dalla critica romantica ha per decenni viziato la fruizione di parte determinante dell'arte figurativa da parte del pubblico più influenzabile e meno dotato di autonomia di giudizio. Essere manierati non è di per sé difetto, semmai scelta stilistica. Superficiale appare il giudizio di un film che di per sé non è certo un capolavoro, ma leggendo con attenzione sceneggiatura e, potendo, soggetto (prima della cura classica da parte delle censure indirette) ascriverei i limiti del film ad un casting delirante e convenzionale(Cederna convincente????? Ferrari accettabile????? Meglio, Ferrari attice??????) ed ad una regia neppure mestierante. La storia è forte, originale, i riferimenti alla morfina in parte metaforici, in parte venati da un evidente autobiografismo da parte di Lizza.. Il problema è che, tristemente, far cinema in autonomia e libertà, far cinema senza esser gravati dal peso delle clientele e delle parentele di destra di sinistra e di centro è, in Italia, e da tempo, ormai impossibile. Ergo, far cinema è impossibile... ben lo sapeva chi ci ha lasciato la vita, stupidamente come tutti moriamo stupidamente. Ma almeno l'onore delle armi a chi ci ha provato. Ovviamente ora accettiamo una rilettura della Resistenza da parte di Spike Lee, perché dopotutto é SPIKE LEE. Più difficile, quando non si è noti o già ufficialmente riconosciuti, o accreditati, essere accetti portatori di visioni se non alternative, integrative. Va tutto bene, comunque, allonsanfan, gente... Con buona pace della cultura.
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alexscorpio
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domenica 13 luglio 2008
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film crudo ma molto bello !!!
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L'idea di base non era male , e identificando i nazifascisti come il male da abbattere , è logico che dopo tante angherie patite , anche finita la guerra , troviamo qui , come in altri posti , gruppi che intendono estirpare il male rimasto fino alla radice , creando una squadra di eliminazione dei sopravvissuti , ma , purtroppo , la vendetta molte volte non serve a niente ma , anzi innesca pericolose conseguenze , come qui , quando il gruppo è costretto fuggendo a sparare , uccidendo un carabiniere ... e cosi' oramai per il gruppo , sembra di nuovo essere tornato il periodo delle fughe durante la resistenza , solo che stavolta per loro l'epilogo sara' ben diverso !!! A quando il dvd , visto che in vhs non esiste ed in tv è praticamente ignorato ? :-(((
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