qgio
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venerdì 30 dicembre 2005
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la comicità cretina...è vincente!!!
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Da che mondo è mondo si ride.
Da che mondo è mondo si pensa.
Ma quando si pensa di poter ridere, spesso, non si riesce a ridere. Quando, invece, si mette in "off" il cervello, allora lo stimolo più "cretino" che metta di buon umore scatena una grande risata.
Cornetti alla crema è un invito a mettere in "off" il cervello e, allo stesso tempo, una pioggia di stimoli per il buon umore.
Chi commenta questo film con aria snob dicendo "è una cretinata", non esplicita altro che una cosa ovvia: l'intento del film!!!
Ma se per "cretinata" si intende un film da evitare, beh...qualche particolare è sfuggito.
Primo: FA RIDERE!!!
Secondo: la sceneggiatura è archtettata bene per rendere il film dinamico e, soprattutto, uno stimolo continuo al buon umore.
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Da che mondo è mondo si ride.
Da che mondo è mondo si pensa.
Ma quando si pensa di poter ridere, spesso, non si riesce a ridere. Quando, invece, si mette in "off" il cervello, allora lo stimolo più "cretino" che metta di buon umore scatena una grande risata.
Cornetti alla crema è un invito a mettere in "off" il cervello e, allo stesso tempo, una pioggia di stimoli per il buon umore.
Chi commenta questo film con aria snob dicendo "è una cretinata", non esplicita altro che una cosa ovvia: l'intento del film!!!
Ma se per "cretinata" si intende un film da evitare, beh...qualche particolare è sfuggito.
Primo: FA RIDERE!!!
Secondo: la sceneggiatura è archtettata bene per rendere il film dinamico e, soprattutto, uno stimolo continuo al buon umore.
Terzo: gli attori sono tutti bravi, sincronizzati e affiatati. Onore a Banfi e Cavina (che sanno come mettere il cervello in "off" e stimolare la vescica, oltre che far venire i crampi alle mascelle); ma anche a tutti gli altri (alla Edwige, più sexy che mai ed alla Milena, la controparte contenuta-selvaggia; e tutti gli altri...anche all'Aristide!).
L'intento del film è raggiunto. Si ride, e questo fa chiudere un occhio (o più) sulle sbavature e le leggerezze di realizzazione e recitazione.
Solo tenedo conto di tutto questo si può arrivare ad un giudizio onesto del tipo "mi piace" o "non mi piace". Personalmente "MI PIACE!!!!".
Ottimo.
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ultimoboyscout
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mercoledì 31 agosto 2011
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sempre sia lodato...
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Commedia classica all'italiana che non si discosta molto dai prodotti tipici del periodo. Se piace il genere e piace Banfi di sicuro non deluderà. Gli ingredienti sono i soliti, battute già viste ma che divertono, situazioni farsesche al limite del clamoroso, volti notissimi di caratteristi di genere, da Milena Vukotic a Michela Miti e finalmente Banfi è spalleggiato come si deve da un grnade Cavina. Volgarità simpatiche e mai esagerate, qualche piccante dettaglio come da copione con la solita curvosissima Fenech per una storia allegra ma amnpiamente rivista contornata di doppi sensi ed equivoci a non finire. L'occasione fa l'uomo ladro ma le occasioni, guarda caso, capitano sempre a chi ladro non è affatto.
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Commedia classica all'italiana che non si discosta molto dai prodotti tipici del periodo. Se piace il genere e piace Banfi di sicuro non deluderà. Gli ingredienti sono i soliti, battute già viste ma che divertono, situazioni farsesche al limite del clamoroso, volti notissimi di caratteristi di genere, da Milena Vukotic a Michela Miti e finalmente Banfi è spalleggiato come si deve da un grnade Cavina. Volgarità simpatiche e mai esagerate, qualche piccante dettaglio come da copione con la solita curvosissima Fenech per una storia allegra ma amnpiamente rivista contornata di doppi sensi ed equivoci a non finire. L'occasione fa l'uomo ladro ma le occasioni, guarda caso, capitano sempre a chi ladro non è affatto...e la beffa sta in agguato dietro l'angolo!
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elgatoloco
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mercoledì 30 maggio 2018
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cornetti non indigesti
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Gioco di parole, italainamente ma anche à la française, volendo, su"Cornetti"(ricordo, per accidens, quanto spazio c'è al"cocuage"nelle commedie di Molière, ma anche Fourier, ispirandosi al modello, scrisse una"Hierarchie du cocuage"...), a proposito di"Cornetti alla crema"(Sergio Martino, 1981)con Banfi e la Fenech, dove , clericalismo o meno(meglio: formazione clericale) di Banfi a parte, la trasgressione c'è, con una Fenech allora ai suoi glorydays, con Milena Vukotic intelligentemente adusa al ruolo di moglie tradita, un Gianni Cavina ancora in forma(anche fisica)per fare il playboy...Insomma questi"Conretti alla crema", non indigesti, ci fanno pensare a un'Italia più sbarazzina, meno oppressa da"spread", da preoccupazioni economico-finanziarie cogenti, a un gioco da commedia degli inganni e degli equivoci(i giochi del sarto per abiti del clero Banfi che prenota vani e appartamenti variamente dislocati per le sue scorribande, con equivoci, diremmo, "necessari")che oggi, a.
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Gioco di parole, italainamente ma anche à la française, volendo, su"Cornetti"(ricordo, per accidens, quanto spazio c'è al"cocuage"nelle commedie di Molière, ma anche Fourier, ispirandosi al modello, scrisse una"Hierarchie du cocuage"...), a proposito di"Cornetti alla crema"(Sergio Martino, 1981)con Banfi e la Fenech, dove , clericalismo o meno(meglio: formazione clericale) di Banfi a parte, la trasgressione c'è, con una Fenech allora ai suoi glorydays, con Milena Vukotic intelligentemente adusa al ruolo di moglie tradita, un Gianni Cavina ancora in forma(anche fisica)per fare il playboy...Insomma questi"Conretti alla crema", non indigesti, ci fanno pensare a un'Italia più sbarazzina, meno oppressa da"spread", da preoccupazioni economico-finanziarie cogenti, a un gioco da commedia degli inganni e degli equivoci(i giochi del sarto per abiti del clero Banfi che prenota vani e appartamenti variamente dislocati per le sue scorribande, con equivoci, diremmo, "necessari")che oggi, a.D.2018, non potremmo neanche più vagamente immaginarci. Considerazioni sociologiche, direi, più che"filmiche", dove però ci rendiamo continuamente conto del fatto che il cinema non può essere avuslo da quanto "gli capita intorno" ....Se lo fa, dimentica una funzione sociale fondamentale, che è, nel caso di commedie come questa, quella di far divertire e altrimenti, nel caso di film importanti, quella di far sognare e pensare ad un tempo. Entrambe le funzioni, oggi(con qualche doverosa eccezioni)sembrano parzialmente"atrofizzate"... El Gato
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elgatoloco
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mercoledì 30 maggio 2018
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cornetti non indigesti
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Gioco di parole, italainamente ma anche à la française, volendo, su"Cornetti"(ricordo, per accidens, quanto spazio c'è al"cocuage"nelle commedie di Molière, ma anche Fourier, ispirandosi al modello, scrisse una"Hierarchie du cocuage"...), a proposito di"Cornetti alla crema"(Sergio Martino, 1981)con Banfi e la Fenech, dove , clericalismo o meno(meglio: formazione clericale) di Banfi a parte, la trasgressione c'è, con una Fenech allora ai suoi glorydays, con Milena Vukotic intelligentemente adusa al ruolo di moglie tradita, un Gianni Cavina ancora in forma(anche fisica)per fare il playboy...Insomma questi"Conretti alla crema", non indigesti, ci fanno pensare a un'Italia più sbarazzina, meno oppressa da"spread", da preoccupazioni economico-finanziarie cogenti, a un gioco da commedia degli inganni e degli equivoci(i giochi del sarto per abiti del clero Banfi che prenota vani e appartamenti variamente dislocati per le sue scorribande, con equivoci, diremmo, "necessari")che oggi, a.
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Gioco di parole, italainamente ma anche à la française, volendo, su"Cornetti"(ricordo, per accidens, quanto spazio c'è al"cocuage"nelle commedie di Molière, ma anche Fourier, ispirandosi al modello, scrisse una"Hierarchie du cocuage"...), a proposito di"Cornetti alla crema"(Sergio Martino, 1981)con Banfi e la Fenech, dove , clericalismo o meno(meglio: formazione clericale) di Banfi a parte, la trasgressione c'è, con una Fenech allora ai suoi glorydays, con Milena Vukotic intelligentemente adusa al ruolo di moglie tradita, un Gianni Cavina ancora in forma(anche fisica)per fare il playboy...Insomma questi"Conretti alla crema", non indigesti, ci fanno pensare a un'Italia più sbarazzina, meno oppressa da"spread", da preoccupazioni economico-finanziarie cogenti, a un gioco da commedia degli inganni e degli equivoci(i giochi del sarto per abiti del clero Banfi che prenota vani e appartamenti variamente dislocati per le sue scorribande, con equivoci, diremmo, "necessari")che oggi, a.D.2018, non potremmo neanche più vagamente immaginarci. Considerazioni sociologiche, direi, più che"filmiche", dove però ci rendiamo continuamente conto del fatto che il cinema non può essere avuslo da quanto "gli capita intorno" ....Se lo fa, dimentica una funzione sociale fondamentale, che è, nel caso di commedie come questa, quella di far divertire e altrimenti, nel caso di film importanti, quella di far sognare e pensare ad un tempo. Entrambe le funzioni, oggi(con qualche doverosa eccezioni)sembrano parzialmente"atrofizzate"... El Gato
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