emanuelemarchetto
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sabato 18 marzo 2017
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un esordio folgorante
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Il primo lungometraggio del cineasta spagnolo introduce già tutte le sue tematiche preferite: sesso, diversità, colore, gusto del trash. è anche uno dei film più rappresentativi della "movida" madrilena e dei suoi eccessi dovuti alla liberazione dalla dittatura franchista.
Il film ci presenta tre figure femminili che rappresentano le diverse anime della movida.
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Il primo lungometraggio del cineasta spagnolo introduce già tutte le sue tematiche preferite: sesso, diversità, colore, gusto del trash. è anche uno dei film più rappresentativi della "movida" madrilena e dei suoi eccessi dovuti alla liberazione dalla dittatura franchista.
Il film ci presenta tre figure femminili che rappresentano le diverse anime della movida. La prima è Pepi(Carmen Maura qui al suo esordio), oppiomane e mantenuta, la quale ha intenzione di vendere la propria verginità al miglior offerente; ma viene violentata da un poliziotto, una figura autoritaria che sembra ancora vivere all'epoca di Franco.
La seconda figura è la moglie del poliziotto, borghese annoiata e segretamente masochista; spera infatti che il marito la picchi(come capita a molte altre donne), ma quest'ultimo reprime la sua aggressività, almeno nelle mura domestiche. Questo quadretto domestico è la perfetta sintesi dell'ipocrisia borghese, da cui Luci si staccherà per avviare un rapporto lesbo con la sadica Bom, trovando così la soddisfazione che mai aveva ricevuto dal marito.
Il film accumula avvenimenti paradossali e personaggi grotteschi per raccontare la libertà sessuale e la voglia di scoperta che caratterizzava quegli anni. Ma grazie al personaggio di Pepi(aspirante regista) riesce anche a riflettere sul cinema stesso: il personaggio sogna di realizzare un film sulla quotidianità di Madrid, ma finirà col girare stupide pubblicità per prodotti assurdi. Almodovar in questo modo sottolinea la perdita d'identità del cinema a favore del consumismo imperante.
Il film, per il suo stile grezzo e la voglia di eccessi, è stato spesso comparato a Pink Flamingos (1972) di John Waters.
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emanuelemarchetto
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sabato 18 marzo 2017
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un esordio folgorante!
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Il primo lungometraggio del cineasta spagnolo introduce già tutte le sue tematiche preferite: sesso, diversità, colore, gusto del trash. è anche uno dei film più rappresentativi della "movida" madrilena e dei suoi eccessi dovuti alla liberazione dalla dittatura franchista.
Il film ci presenta tre figure femminili che rappresentano le diverse anime della movida.
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Il primo lungometraggio del cineasta spagnolo introduce già tutte le sue tematiche preferite: sesso, diversità, colore, gusto del trash. è anche uno dei film più rappresentativi della "movida" madrilena e dei suoi eccessi dovuti alla liberazione dalla dittatura franchista.
Il film ci presenta tre figure femminili che rappresentano le diverse anime della movida. La prima è Pepi(Carmen Maura qui al suo esordio), oppiomane e mantenuta, la quale ha intenzione di vendere la propria verginità al miglior offerente; ma viene violentata da un poliziotto, una figura autoritaria che sembra ancora vivere all'epoca di Franco.
La seconda figura è la moglie del poliziotto, borghese annoiata e segretamente masochista; spera infatti che il marito la picchi(come capita a molte altre donne), ma quest'ultimo reprime la sua aggressività, almeno nelle mura domestiche. Questo quadretto domestico è la perfetta sintesi dell'ipocrisia borghese, da cui Luci si staccherà per avviare un rapporto lesbo con la sadica Bom, trovando così la soddisfazione che mai aveva ricevuto dal marito.
Il film accumula avvenimenti paradossali e personaggi grotteschi per raccontare la libertà sessuale e la voglia di scoperta che caratterizzava quegli anni. Ma grazie al personaggio di Pepi(aspirante regista) riesce anche a riflettere sul cinema stesso: il personaggio sogna di realizzare un film sulla quotidianità di Madrid, ma finirà col girare stupide pubblicità per prodotti assurdi. Almodovar in questo modo sottolinea la perdita d'identità del cinema a favore del consumismo imperante.
Il film, per il suo stile grezzo e la voglia di eccessi, è stato spesso comparato a Pink Flamingos (1972) di John Waters.
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paride86
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lunedì 5 gennaio 2009
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amorale e scoppiettante
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Girato nel '78, appena dopo la caduta del dittatore Franco, "Pepi Luci Bom..." è un film frizzante, grottesco e incredibilmente amorale. Certo, vederlo adesso non scandalizza più di tanto, ma se pensiamo alla mentalità dell'epoca...si potrebbe paragonarlo ad una bomba a mano! Comunque le storie sono divertenti e allucinate, anche i finti spot pubblicitari. Molto bella la canzone del finale.
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taras bulba
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martedì 31 luglio 2007
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pimpante !
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Film surreale a divertente, un almodovar giovane e pimpante
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oblomov
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domenica 28 luglio 2002
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bello
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L'ho visto alla tv qualche anno fa in lingua originale. Molto carino. Ma davvero la Spagna post-Franco è così trasgressiva?
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tina
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lunedì 4 giugno 2001
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tre stelle
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la recensione che c'è è calzante ma non capisco perchè non ci sono stelle! E' un po' "brutale" come film ma non per questo non deve essere valutato. Trovo che abbia un suo fascino e una sua veridicità. Non snobbatelo,perbenisti!
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