fedeleto
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martedì 4 maggio 2010
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l'anno oscuro della triste elvira
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E' una notte triste,oscura,dove in quell'atmosfera cupa si vuol ricercare qualcosa,forse il piacere,l'emozione di un po' di affetto e calore ma si trasforma in un brutale pestaggio dove una donna viene insultata e ripugnata.Questo e' il triste inizio del film Un anno con tredici lune,e fin dall'inizio e' chiaro il messaggio di fassbinder ancora una volta ovvero la ricerca nel buio nell'anima mistifica ogni cosa e si trova solo cio' che mai si immaginerebbe.El vira la protagonista del film,e' un transessuale che ha cambiato il suo sesso nel corpo di una donna per amore di un uomo,ma ora con il tempo vive una profonda crisi dove non trova piu' un calore umano in cui possa essere avvolto( persino la moglie e la figlia lo scansano)e seppur provera' in tutti i modi a rinascere,trovera' solo un triste mattatoio sociale che non accetta diversificazioni di nessun tipo, e l'unica fuga da un mondo di questo tipo e' il suicidio.
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E' una notte triste,oscura,dove in quell'atmosfera cupa si vuol ricercare qualcosa,forse il piacere,l'emozione di un po' di affetto e calore ma si trasforma in un brutale pestaggio dove una donna viene insultata e ripugnata.Questo e' il triste inizio del film Un anno con tredici lune,e fin dall'inizio e' chiaro il messaggio di fassbinder ancora una volta ovvero la ricerca nel buio nell'anima mistifica ogni cosa e si trova solo cio' che mai si immaginerebbe.El vira la protagonista del film,e' un transessuale che ha cambiato il suo sesso nel corpo di una donna per amore di un uomo,ma ora con il tempo vive una profonda crisi dove non trova piu' un calore umano in cui possa essere avvolto( persino la moglie e la figlia lo scansano)e seppur provera' in tutti i modi a rinascere,trovera' solo un triste mattatoio sociale che non accetta diversificazioni di nessun tipo, e l'unica fuga da un mondo di questo tipo e' il suicidio.Nel film come sempre fassbinder stupisce e incuriosisce,portando una tematica molto delicata e profonda che lascia lo spazio per la riflessione piu' introspettiva.Alcune scene meritano un vero encomio, il mattatoio dove le povere mucche vengono brutalmente uccise e scuoiate che rappresenta la definita morte del corpo e finalmente la fuga da esso dell'anima, ed elvira le guarda con molto interesse quasi oseremmo dire piacere,per il semplice fatto che loro ormai sono libere,non a caso elvira e' attratta dall'animo delle persone e non dal loro corpo.Infine va citata anche la suora(interpretata dalla madre di fassbinder)che sembra rappresentare una sorta di veggente del passato e presente(ricorda perfettamente il passato di elvira e legge shopenauer ove vi e' la teoria del suicidio che verra appliccata da elvira)e che nel drammatico finale scendera quelle scale che porteranno quell'abisso di dolore ove il film cadra' inesorabilmente.
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ralphscott
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lunedì 12 ottobre 2009
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quasi da voltarsi
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Certo,per vedere i films di Fassbinder ci vogliono impegno,concentrazione. A dire il vero,oltre questo,vidi solo "Querelle" anni fa. Alla fine le sensazioni che restano sono positive,ma monologhi estenuanti,inquadrature statiche,rigore stilistico,mi hanno dato filo da torcere. Le opere di quest'autore,fin'ora,si sono rivelate una miniera di spunti di riflessione. Delle volte sembra che egli si compiaccia nello scarnificare la messa in scena,ma penso che in tutto ciò conti molto il budget limitato a sua disposizione. Da segnalare la sequenza iniziale ai macelli:quasi da voltarsi,ripugnante! Grande prova del protagonista (en travesti)
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paride86
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domenica 28 dicembre 2008
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drammatico, forse anche troppo
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Mi piace molto Fassbinder perché è un regista onesto con i suoi personaggi (vedi "Martha", per esempio); in questo film, invece, Elvira è una vittima assoluta della società, dei suoi amori, dei suoi amici. Ecco, tutto ciò mi è sembrato un tantino eccessivamente melodrammatico, anche se d'altronde la pellicola è stato girata in soli 25 giorni in seguito alla morte di un caro amico di RWF, quindi forse quest'atteggiamento trova una convincente spiegazione nella biografia del regista. Il film a tratti è pesante, ma contiene delle scene da manuale ed episodi davvero toccanti. Molto bella anche la fotografia, curata da Fassbinder stesso.
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