Lupin III - La pietra della saggezza

E' il primo lungometraggio dedicato al personaggio di Lupin III, veramente ben riuscito, uscito nel 1978. Alla fine della guerra fredda, questo film ben rappresenta il delirio umano di avere un corpo "eterno".

Esordio sul grande schermo del celebre personaggio, questo film riprende la matrice grottesca e smaliziata del fumetto originale, creato nel '67 da Monkey Punch, che era stata piuttosto smussata nelle serie animate prodotte per la televisione; il regista Soji Yoshikawa e il co-sceneggiatore Atsushi Yamatoya donano ai personaggi una caratterizzazione complessa e disincantata, e gestiscono abilmente un' avventura non priva di qualche ingenuità, coniugando ironia e risvolti cupi; il tutto è visualizzato dal direttore dell'animazione Yuzo Aoki con uno stile grafico che (in linea col fumetto originale) poco concede al gusto del "bel disegno" in favore dell'espressività del tratto. Ne risulta un film di grande fascinazione, che si allontana da quell'omologazione di stili e contenuti che è propria di gran parte dell'animazione giapponese.

Primo di una lunga serie di film animati dedicati al personaggio del nipponico "Monkey Punch", questo "LUPIN III" si discosta dagli altri per la complessità della trama, che verte sulla clonazione umana e sulla condanna inequilocabile del nostro eroe a riguardo. Accanto a lui, i saggi amici di sempre: il pistolero Jigen ed il samurai Goemon, la bella e fatale Fujiko/Margot e il divertente ispettore Zenigata. Cattivo della sitiazione: un alieno nano di nome Mamoo, che minaccia il mondo, rapendo anche Fujiko e Lupin per farli partecipe dei suoi progetti folli. Divertente, ma anche serio, con esilaranti scene di sensuali fra il ladro e la sua ragazza traditrice, il film ha un taglio del disegno molto stilizzato ma d'effetto, con una trama complessa che cita anche "IL DOTTOR STRANAMORE" di Kubrick. [+]

Primo di una lunga serie di film animati dedicati al personaggio del nipponico "Monkey Punch", questo "LUPIN III" si discosta dagli altri per la complessità della trama, che verte sulla clonazione umana e sulla condanna inequilocabile del nostro eroe a riguardo. Accanto a lui, i saggi amici di sempre: il pistolero Jigen ed il samurai Goemon, la bella e fatale Fujiko/Margot e il divertente ispettore Zenigata. Cattivo della sitiazione: un alieno nano di nome Mamoo, che minaccia il mondo, rapendo anche Fujiko e Lupin per farli partecipe dei suoi progetti folli. Divertente, ma anche serio, con esilaranti scene di sensuali fra il ladro e la sua ragazza traditrice, il film ha un taglio del disegno molto stilizzato ma d'effetto, con una trama complessa che cita anche "IL DOTTOR STRANAMORE" di Kubrick. Un film animato per adulti che può essere visto anche dai bambini, graficamente inferiore al successivo, il masterpiece di Hayao Miyazaki "IL CASTELLO DI CAGLIOSTRO", ma con un cattivo veramante perverso, che ricorda nelle fattezze (ma non nel colore azzurro della pelle)l'attore Paul Williams de "IL FANTASMA DEL PALCOSCENICO" di Brian De Palma. Bella la metafora del ladro sull'uomo che gli ha rubato i suoi sogni (ovvero Mamoo il folle che gli ha rapito Fujiko davanti agli occhi per farne la sua eterna compagna), nonchè film ancora adesso attuale nel plot, che anticipa gli orrori visti in "ALIEN LA CLONAZIONE". [-]