Al suo unico film di guerra,Peckinpah sceglie come sempre un soggetto scomodo e rischioso:rappresentare le peripezie nei campi di battaglia attraverso gli occhi di soldati tedeschi,capaci di essere coraggiosi e integerrimi.Le polemiche all'epoca non mancarono,ma il regista non viene meno ai propri ideali:Steiner detesta la divisa e tutti gli ufficiali(compresi quelli che lo appoggiano e stimano),cerca invano di salvare un soldato-bambino russo e non esita a mettersi in prima linea nei momenti cruciali;d'altro canto il miserabile Stransky afferma di detestare Hitler,si dichiara di pura razza prussiana ed è disposto in nome di una causa ormai perduta e di un effimero riconoscimento(la croce di ferro del titolo) a sacrificare i suoi uomini migliori.
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Al suo unico film di guerra,Peckinpah sceglie come sempre un soggetto scomodo e rischioso:rappresentare le peripezie nei campi di battaglia attraverso gli occhi di soldati tedeschi,capaci di essere coraggiosi e integerrimi.Le polemiche all'epoca non mancarono,ma il regista non viene meno ai propri ideali:Steiner detesta la divisa e tutti gli ufficiali(compresi quelli che lo appoggiano e stimano),cerca invano di salvare un soldato-bambino russo e non esita a mettersi in prima linea nei momenti cruciali;d'altro canto il miserabile Stransky afferma di detestare Hitler,si dichiara di pura razza prussiana ed è disposto in nome di una causa ormai perduta e di un effimero riconoscimento(la croce di ferro del titolo) a sacrificare i suoi uomini migliori.Sorprendenti i disinvolti riferimenti alle pulsioni omosessuali covate tra soldati che sognano una società senza donne(descritte in questo caso con più rispetto,ma sempre alla stregua di una momentanea consolazione fisica)e si baciano in bocca per calmare i propri isterismi.Le scene d'azione giocate sul contrasto tra ralenti e brusche accelerazioni non sono sempre entusiasmanti,causa le immancabili traversie produttive e in fase di montaggio cui furono oggetto tutti i film di Peckinpah dal '70 in su,e il finale brusco e irrisolto dovuto all'esaurimento dei soldi è fastidioso.Resta uno dei migliori esempi di cinema bellico "serio",più ambiguo e meno picaresco rispetto a prodotti come "Quella sporca dozzina".Da antologia la delirante sequenza del ricovero di Steiner,più lunga di 8 minuti nell'edizione uscita in DVD(dove viene espicato il breve rapporto tra il protagonista e l'infermiera).
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