silviuz
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venerdì 25 dicembre 2009
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la fabbrica di cioccolato
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Fiumi di cioccolata, amanite ripiene di panna montata, lecca-lecca che non si consumano mai sono il mondo della fantasia di Willy Wonka, l'eccentrico proprietario della fabbrica di cioccolata di cui tutti vogliono carpire i segreti.
Una favola zuccherosa per esaltare creatività ed immaginazione, quella di cui Willy Wonka è dotato e che ricerca nei cinque fortunati bimbi che hanno vinto una visita nella sua tanto golosa quanto misteriosa fabbrica. Ma quello di cui Willy Wonka è alla ricerca non è solo una mente aperta alla fantasia, ma un animo nobile e per questo sottopone i cinque piccoli ospiti e altrettanti accompagnatori a una serie di prove, talvolta inquietanti.
Tutti ricevono la giusta ricompensa e lezione, ossia il coronamento dei propri desideri siano essi buoni o cattivi, "e vissero felici e contenti".
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Fiumi di cioccolata, amanite ripiene di panna montata, lecca-lecca che non si consumano mai sono il mondo della fantasia di Willy Wonka, l'eccentrico proprietario della fabbrica di cioccolata di cui tutti vogliono carpire i segreti.
Una favola zuccherosa per esaltare creatività ed immaginazione, quella di cui Willy Wonka è dotato e che ricerca nei cinque fortunati bimbi che hanno vinto una visita nella sua tanto golosa quanto misteriosa fabbrica. Ma quello di cui Willy Wonka è alla ricerca non è solo una mente aperta alla fantasia, ma un animo nobile e per questo sottopone i cinque piccoli ospiti e altrettanti accompagnatori a una serie di prove, talvolta inquietanti.
Tutti ricevono la giusta ricompensa e lezione, ossia il coronamento dei propri desideri siano essi buoni o cattivi, "e vissero felici e contenti".
Un film intelligente, arricchito dai lapidari e geniali commenti di Willy Wonka.
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enzo70
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lunedì 20 febbraio 2017
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una fantastica fabbrica
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Willy Wonka è il titolare di una fantastica fabbrica di cioccolato. Ed in occasione del nuovo, incredibile prodotto, il succhia succhia che mai si consuma, Wonka indice un concorso per entrare nel magico mondo della sua fabbrica. Tra i cinque vincitori c’è un ragazzo povero, Charlie Bucket. Gli altri vincitori non sono poveri, anzi, ma incarnano, ognuno a modo suo, i vizi dell’uomo. E il vero premio non è l’ingresso alla fabbrica, ma la fabbrica stessa.
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Willy Wonka è il titolare di una fantastica fabbrica di cioccolato. Ed in occasione del nuovo, incredibile prodotto, il succhia succhia che mai si consuma, Wonka indice un concorso per entrare nel magico mondo della sua fabbrica. Tra i cinque vincitori c’è un ragazzo povero, Charlie Bucket. Gli altri vincitori non sono poveri, anzi, ma incarnano, ognuno a modo suo, i vizi dell’uomo. E il vero premio non è l’ingresso alla fabbrica, ma la fabbrica stessa. E, chiaramente, Willy Wonka sarà ben contento di regalarlo a Charlie. Il romanzo di Roald Dahl ha avuto fortuna al cinema, prima, in questo film, un ottimo Gene Wilder e, successivamente, Johnny Deep. Film per ragazzini, ma gradevole a prescindere dall’età.
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elgatoloco
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sabato 11 giugno 2022
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straoridnario
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Diretto da Mel Stuart, scritto da Roald Dahl, autore del romanzo di partenza con David Seltzer, "Willy WOnka and the Chocolate Factory"(1971)racconta di un misterioso fabbriaqncate di cioccolato, a quanto parte(vox populi...)buonssimo., che fa furore in tutto il mondo, con la misteriosa caccia a cinque biglietti che consentono di visitare, appunto, la"Factory", con la guida dello stesso Wonka. Va a finire che i biglietti vengono trvoati da alcune ragazzine smorfiose e prepotenti, ma anche da Charlie, ragazzino"comme il faut", che lavora insieme alla madre per mantenete la famiglia(e'orfnao di padre e i nonni sono da anni invaldi). Succede di tutto, compreso il"quasi impensabile", se non l'"impssibile"ma in buona sostanza a vincere saranno prorprio il ragazzino buono e il nonno, misteriosamente diventato arzillo accompagnando il ragazzino.
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Diretto da Mel Stuart, scritto da Roald Dahl, autore del romanzo di partenza con David Seltzer, "Willy WOnka and the Chocolate Factory"(1971)racconta di un misterioso fabbriaqncate di cioccolato, a quanto parte(vox populi...)buonssimo., che fa furore in tutto il mondo, con la misteriosa caccia a cinque biglietti che consentono di visitare, appunto, la"Factory", con la guida dello stesso Wonka. Va a finire che i biglietti vengono trvoati da alcune ragazzine smorfiose e prepotenti, ma anche da Charlie, ragazzino"comme il faut", che lavora insieme alla madre per mantenete la famiglia(e'orfnao di padre e i nonni sono da anni invaldi). Succede di tutto, compreso il"quasi impensabile", se non l'"impssibile"ma in buona sostanza a vincere saranno prorprio il ragazzino buono e il nonno, misteriosamente diventato arzillo accompagnando il ragazzino. E saranno loro i successori di Willy Wonka, dopo una breve reprimenda legata a circostanze di non grande importanza, in realta'. Film che e'un classico, ma e'stato "byoassato"dal remake di Tim Burton con Johnny Deep, del 2005, "The Chocolate Factory", con tutto il rsieptto per Burton, grande autore filmico, risulta pi}'legato al tempo in cui e'stato realizzato: non vorrei esagerare, ma se nel Mai 1968 a Parigi si gridava"L'imaginaton au pouvoir!" e"Soyez re'alister: Desirez l'impossibile!", Dahl e Seltzer con Stuart regista e la straodinaria interpretazione di Gene Wilder, certo non oscuaro dal ben piu'tenebroso Deep, ci danno una versione fiabesca e per famiglie(bambini/e compresi/e; con l'accentuazione della bonta'quale conditio sine qua non)di come si poissa raggiungere la felicita', magari senza esagerare.... D'acxordo, c'era stato Berkeley (portesta studentesca anteriore di almeno un anno al"mitico"1968 europeo), ma al cinema, a parte"Easy RIder"-che pero'e'piu'che altro una saga"Hippie". , "Zabriskie Point", e"THe Strawberry Statement"e ben poco altro)al cinema s'era visto pocol, vista anche la censura poliotica dell'epoca, negli States impegnati nella"crociata anticomunista"in Vietnam, peraltro dopo la Corea... Ma""llly Wonja"e'un bellissimo film di sequenze fantastiche(il tunnel, ma non solo.,..)e di parole legaet alle immagini. Wilder, ma anche Jack Albertson e un gruppo di interpreti, di entrambi i generi, i cui nomi oggi ci dicono poco, ma di grande professionalita', El Gato
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alex41
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domenica 26 febbraio 2012
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inquietante
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Ho rivisto questo film ultimamente.....sicuramente il remake di Burton lo supera in molte cose: prima cosa i bambini di questo film sono assolutamente orrendi in tutto, aspetto che nel carattere, mentre già in "La Fabbrica Di Cioccolato" del 2005 sono molto più "simpatici" d'aspetto; seconda cosa: la scenografia di questo film è quasi da horror, specialmente la scena del tunnel o gli humpalumpa stessi sono inguardabili! Molto meglio quelli moderni, molto più divertenti e originali, mentre in questo sembrano la brutta copia dei Sette Nani. Terza cosa: okay, le canzoni non saranno il massimo (tranne la bellissima "Pure Immagination") però la maggior parte, oltre a essere noiose e ripetitive (basta pensare all'inquietante motivetto ripetuto dagli Humalumpa) stancano.
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Ho rivisto questo film ultimamente.....sicuramente il remake di Burton lo supera in molte cose: prima cosa i bambini di questo film sono assolutamente orrendi in tutto, aspetto che nel carattere, mentre già in "La Fabbrica Di Cioccolato" del 2005 sono molto più "simpatici" d'aspetto; seconda cosa: la scenografia di questo film è quasi da horror, specialmente la scena del tunnel o gli humpalumpa stessi sono inguardabili! Molto meglio quelli moderni, molto più divertenti e originali, mentre in questo sembrano la brutta copia dei Sette Nani. Terza cosa: okay, le canzoni non saranno il massimo (tranne la bellissima "Pure Immagination") però la maggior parte, oltre a essere noiose e ripetitive (basta pensare all'inquietante motivetto ripetuto dagli Humalumpa) stancano. Anche la scenografia in molte parti del film è oscena. Solo poche cose salverei di questo film: prima cosa è la presenza di Gene Wilder, che nonostante il suo ruolo sia veramente antipatico (l'opposto invece del frizzante Johnny Depp) riesce comunque a stupire: lui sa cantare, sa ballare, le sue espressioni fanno capire subito quali saranno le sue intenzioni. Salverei inoltre la scena delle bolle di sapone, che però anch'io avrei tolto nel remake purchè non ha niente di indimenticabile. Quindi in conclusione: se avete già visto il remake Bartoniano e volete vedervi anche il film originale fatelo pure, ma sappiate che non ne sarete del tutto stupiti.
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