eugen
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sabato 24 dicembre 2022
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tra fiavba e fourier
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"WIlli WOnka & The Chocolate Factory"(Mel Stuart, dal romanzo di Roald Dahl, 1971)un po'un sogno tra fiaba e utopia fourierista(gruppi passionali etc.), dove la cioccolata, con i famosi 5 biglietti premio viene ad essere la causa del deisderio, dlela bellezza che si estrinseca solo attraverso fortuna, ma anche scelte e negatvita'(la falsa punizione inflitta al bambino buono e povero e al nonno con ugudali qualita'), e'metafora di altro, chiaramente di quanto e'il desiderio di ogni tipo., Ma, oltre a questa componente, che e'indubbia e che rappresenta in pieno la seconda parte del fim, con la presenza dominante del grande Gene Wilder come Will Wonka .
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"WIlli WOnka & The Chocolate Factory"(Mel Stuart, dal romanzo di Roald Dahl, 1971)un po'un sogno tra fiaba e utopia fourierista(gruppi passionali etc.), dove la cioccolata, con i famosi 5 biglietti premio viene ad essere la causa del deisderio, dlela bellezza che si estrinseca solo attraverso fortuna, ma anche scelte e negatvita'(la falsa punizione inflitta al bambino buono e povero e al nonno con ugudali qualita'), e'metafora di altro, chiaramente di quanto e'il desiderio di ogni tipo., Ma, oltre a questa componente, che e'indubbia e che rappresenta in pieno la seconda parte del fim, con la presenza dominante del grande Gene Wilder come Will Wonka .mattatore, c'e'la prima parte, nella quale si vede come la"dea bendata"vada verso il miliardario del Paraguay ma anche, poi, verso il bambino poveroLa location precisa, in realta', non avrebbe grande imporanza, non essendo determinante per capire il film), dove si nota anche l'0avidita'dei consumatori, ossia di tutte le persone, v erso il premio-.il biglietto estratto a sorte, con tanto di bellezza a portata(appparentemente)di mano, che poi sfugge di mano ma anche la critica ala psichatria, con lo psichiatria, che, dopo aver detto, in tono perentorio- aggressivo al suo paziente che"chi crede ai propri sogni e''condannato alla pazzia"gli estorce la confesisone riguardo all'oggetto del sogno e quando questo si rivela attinente appunto al famoso biglietto"wonkita", si avventa sulla rpeda interrompendo seduta etc. El Gato.EUgen
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elgatoloco
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sabato 11 giugno 2022
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straoridnario
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Diretto da Mel Stuart, scritto da Roald Dahl, autore del romanzo di partenza con David Seltzer, "Willy WOnka and the Chocolate Factory"(1971)racconta di un misterioso fabbriaqncate di cioccolato, a quanto parte(vox populi...)buonssimo., che fa furore in tutto il mondo, con la misteriosa caccia a cinque biglietti che consentono di visitare, appunto, la"Factory", con la guida dello stesso Wonka. Va a finire che i biglietti vengono trvoati da alcune ragazzine smorfiose e prepotenti, ma anche da Charlie, ragazzino"comme il faut", che lavora insieme alla madre per mantenete la famiglia(e'orfnao di padre e i nonni sono da anni invaldi). Succede di tutto, compreso il"quasi impensabile", se non l'"impssibile"ma in buona sostanza a vincere saranno prorprio il ragazzino buono e il nonno, misteriosamente diventato arzillo accompagnando il ragazzino.
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Diretto da Mel Stuart, scritto da Roald Dahl, autore del romanzo di partenza con David Seltzer, "Willy WOnka and the Chocolate Factory"(1971)racconta di un misterioso fabbriaqncate di cioccolato, a quanto parte(vox populi...)buonssimo., che fa furore in tutto il mondo, con la misteriosa caccia a cinque biglietti che consentono di visitare, appunto, la"Factory", con la guida dello stesso Wonka. Va a finire che i biglietti vengono trvoati da alcune ragazzine smorfiose e prepotenti, ma anche da Charlie, ragazzino"comme il faut", che lavora insieme alla madre per mantenete la famiglia(e'orfnao di padre e i nonni sono da anni invaldi). Succede di tutto, compreso il"quasi impensabile", se non l'"impssibile"ma in buona sostanza a vincere saranno prorprio il ragazzino buono e il nonno, misteriosamente diventato arzillo accompagnando il ragazzino. E saranno loro i successori di Willy Wonka, dopo una breve reprimenda legata a circostanze di non grande importanza, in realta'. Film che e'un classico, ma e'stato "byoassato"dal remake di Tim Burton con Johnny Deep, del 2005, "The Chocolate Factory", con tutto il rsieptto per Burton, grande autore filmico, risulta pi}'legato al tempo in cui e'stato realizzato: non vorrei esagerare, ma se nel Mai 1968 a Parigi si gridava"L'imaginaton au pouvoir!" e"Soyez re'alister: Desirez l'impossibile!", Dahl e Seltzer con Stuart regista e la straodinaria interpretazione di Gene Wilder, certo non oscuaro dal ben piu'tenebroso Deep, ci danno una versione fiabesca e per famiglie(bambini/e compresi/e; con l'accentuazione della bonta'quale conditio sine qua non)di come si poissa raggiungere la felicita', magari senza esagerare.... D'acxordo, c'era stato Berkeley (portesta studentesca anteriore di almeno un anno al"mitico"1968 europeo), ma al cinema, a parte"Easy RIder"-che pero'e'piu'che altro una saga"Hippie". , "Zabriskie Point", e"THe Strawberry Statement"e ben poco altro)al cinema s'era visto pocol, vista anche la censura poliotica dell'epoca, negli States impegnati nella"crociata anticomunista"in Vietnam, peraltro dopo la Corea... Ma""llly Wonja"e'un bellissimo film di sequenze fantastiche(il tunnel, ma non solo.,..)e di parole legaet alle immagini. Wilder, ma anche Jack Albertson e un gruppo di interpreti, di entrambi i generi, i cui nomi oggi ci dicono poco, ma di grande professionalita', El Gato
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federico
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venerdì 13 marzo 2020
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cult ma non capolavoro
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Un tutto sommato bel film con un ottimo Gene Wilder che si lascia vedere tutt’oggi con però una regia e interpretazioni non proprio rimarchevoli. Non regge il confronto con il remake firmato da Burton
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enzo70
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lunedì 20 febbraio 2017
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una fantastica fabbrica
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Willy Wonka è il titolare di una fantastica fabbrica di cioccolato. Ed in occasione del nuovo, incredibile prodotto, il succhia succhia che mai si consuma, Wonka indice un concorso per entrare nel magico mondo della sua fabbrica. Tra i cinque vincitori c’è un ragazzo povero, Charlie Bucket. Gli altri vincitori non sono poveri, anzi, ma incarnano, ognuno a modo suo, i vizi dell’uomo. E il vero premio non è l’ingresso alla fabbrica, ma la fabbrica stessa.
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Willy Wonka è il titolare di una fantastica fabbrica di cioccolato. Ed in occasione del nuovo, incredibile prodotto, il succhia succhia che mai si consuma, Wonka indice un concorso per entrare nel magico mondo della sua fabbrica. Tra i cinque vincitori c’è un ragazzo povero, Charlie Bucket. Gli altri vincitori non sono poveri, anzi, ma incarnano, ognuno a modo suo, i vizi dell’uomo. E il vero premio non è l’ingresso alla fabbrica, ma la fabbrica stessa. E, chiaramente, Willy Wonka sarà ben contento di regalarlo a Charlie. Il romanzo di Roald Dahl ha avuto fortuna al cinema, prima, in questo film, un ottimo Gene Wilder e, successivamente, Johnny Deep. Film per ragazzini, ma gradevole a prescindere dall’età.
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ile96
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lunedì 24 dicembre 2012
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film inesatto e scene aggiunte alla storia
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il film è inesatto al libro, ci sono delle parti che nel libro non ci sono e che sono state evidentemente aggiunte(esempio scena in cui il nonno joe e charlie bevono una sostanza che li farà volare, inizio dove il padre non è presente perchè morto, nel libro invece era vivo) anche la scena della barca che passa per il tunnel, nel libro racconta che si vedono numerosi laboratori come viene citato nel film di Tim Burton mentre in questo film il tunnel è buio e pieno di pericoli insidiosi con immagini di terrore. insomma il film sembra stato pensato e non sembra che sia stato preso spunto dal libro.
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ciccio benzina
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mercoledì 30 maggio 2012
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capolavoro
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alex41
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domenica 26 febbraio 2012
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inquietante
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Ho rivisto questo film ultimamente.....sicuramente il remake di Burton lo supera in molte cose: prima cosa i bambini di questo film sono assolutamente orrendi in tutto, aspetto che nel carattere, mentre già in "La Fabbrica Di Cioccolato" del 2005 sono molto più "simpatici" d'aspetto; seconda cosa: la scenografia di questo film è quasi da horror, specialmente la scena del tunnel o gli humpalumpa stessi sono inguardabili! Molto meglio quelli moderni, molto più divertenti e originali, mentre in questo sembrano la brutta copia dei Sette Nani. Terza cosa: okay, le canzoni non saranno il massimo (tranne la bellissima "Pure Immagination") però la maggior parte, oltre a essere noiose e ripetitive (basta pensare all'inquietante motivetto ripetuto dagli Humalumpa) stancano.
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Ho rivisto questo film ultimamente.....sicuramente il remake di Burton lo supera in molte cose: prima cosa i bambini di questo film sono assolutamente orrendi in tutto, aspetto che nel carattere, mentre già in "La Fabbrica Di Cioccolato" del 2005 sono molto più "simpatici" d'aspetto; seconda cosa: la scenografia di questo film è quasi da horror, specialmente la scena del tunnel o gli humpalumpa stessi sono inguardabili! Molto meglio quelli moderni, molto più divertenti e originali, mentre in questo sembrano la brutta copia dei Sette Nani. Terza cosa: okay, le canzoni non saranno il massimo (tranne la bellissima "Pure Immagination") però la maggior parte, oltre a essere noiose e ripetitive (basta pensare all'inquietante motivetto ripetuto dagli Humalumpa) stancano. Anche la scenografia in molte parti del film è oscena. Solo poche cose salverei di questo film: prima cosa è la presenza di Gene Wilder, che nonostante il suo ruolo sia veramente antipatico (l'opposto invece del frizzante Johnny Depp) riesce comunque a stupire: lui sa cantare, sa ballare, le sue espressioni fanno capire subito quali saranno le sue intenzioni. Salverei inoltre la scena delle bolle di sapone, che però anch'io avrei tolto nel remake purchè non ha niente di indimenticabile. Quindi in conclusione: se avete già visto il remake Bartoniano e volete vedervi anche il film originale fatelo pure, ma sappiate che non ne sarete del tutto stupiti.
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tiamaster
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domenica 25 settembre 2011
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molto bello.
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lo vedevo spesso quando ero al asilo in irlanda (lì ho vissuto un anno dai 4 ai 5) e mi faceva paura la scena in cui un bambino veniva risucchiato nel tubo hahahhahah,questo nel lontano 2003.ora a rivederlo il film è veramente bello,magico e,come direbbero nella publicità del nesquik cioccolatoso.
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ultimoboyscout
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sabato 25 dicembre 2010
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magnifico!
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Non credo di dire nulla di nuovo ma trovo questo film stupendo, adatto a tutti, con atmosfere e ambientazioni magiche! Un pezzo di bravura del regista per un film che oggi avrebbe quasi 40 anni ed è sempre bellissimo e moderno. Wilder bravo ma non eccellente.
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