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mondolariano
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venerdì 10 giugno 2011
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commedia amara
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Memorabile affresco di storia recente, con un grande Sordi che - come nello “Scopone scientifico” - non si limita ad interpretare un film ma l’anima stessa del povero italiano. Commedia amara, ambientata negli sconfinati paesaggi di una terra lontana che acuisce ancora di più il senso di malinconia. Non c’è come l’Australia per evocare simili speranze di illusione, pur con evidenti errori di geografia (il viaggio in aereo dura solo una notte e sembra che l’Ayers Rock si trovi a due passi dal mare). I risvolti umoristici sono molto divertenti e tentano di sdrammatizzare una situazione già persa in partenza, ossia l’inganno teso da Amedeo ai danni della bellissima Claudia Cardinale. Il risultato è uno squisito distillato di ingredienti tragicomici, valorizzati dal fascino di una nazione (l’Australia, appunto) scarsamente presente negli annali della filmografia: certamente uno dei capisaldi del cinema italiano.
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Memorabile affresco di storia recente, con un grande Sordi che - come nello “Scopone scientifico” - non si limita ad interpretare un film ma l’anima stessa del povero italiano. Commedia amara, ambientata negli sconfinati paesaggi di una terra lontana che acuisce ancora di più il senso di malinconia. Non c’è come l’Australia per evocare simili speranze di illusione, pur con evidenti errori di geografia (il viaggio in aereo dura solo una notte e sembra che l’Ayers Rock si trovi a due passi dal mare). I risvolti umoristici sono molto divertenti e tentano di sdrammatizzare una situazione già persa in partenza, ossia l’inganno teso da Amedeo ai danni della bellissima Claudia Cardinale. Il risultato è uno squisito distillato di ingredienti tragicomici, valorizzati dal fascino di una nazione (l’Australia, appunto) scarsamente presente negli annali della filmografia: certamente uno dei capisaldi del cinema italiano. Ma nel finale, sul treno, durante le rispettive confessioni, Sordi fa troppo la macchietta e riporta tutto sui binari leggeri della commedia. Proprio la debolezza dell’ultima scena differenzia questo film dal drammatico finale dello “Scopone scientifico”, perdendo improvvisamente alcuni punti a paragone del capolavoro di Comencini.
Suggestivo il tema musicale, specialmente quando l’aereo sorvola le coste oceaniche di quello che per gli emigranti era veramente un mondo da sogno.
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ale
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domenica 14 aprile 2019
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storia di emigranti
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Amedeo è un povero diavolo (Alberto Sordi), emigrato in Australia, per cercar fortuna. Uomo dai mille mestieri, abita nel deserto, a Bum Bum Ga, e fa il guardiafili. Arrivato alla soglia dei cinquant'ani e sentendo grave il peso della solitudine, corrisponde con delle donne italiane, per mettere su famiglia. L'improvvisato sensale, Don Anselmo, non riesce a soddisfare i suoi desiderata, quando sulla scrivania del parroco, Amedeo trova la foto di Carmela (Claudia Cardinale), cui sente una forte attrazione. Si reca da Giuseppe (Riccardo Garrone), per chiedere consigli; il finto amico gli suggerisce d'inviare una foto, dove sono ritratti insieme, indicando il volto di Giuseppe quale Amedeo.
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Amedeo è un povero diavolo (Alberto Sordi), emigrato in Australia, per cercar fortuna. Uomo dai mille mestieri, abita nel deserto, a Bum Bum Ga, e fa il guardiafili. Arrivato alla soglia dei cinquant'ani e sentendo grave il peso della solitudine, corrisponde con delle donne italiane, per mettere su famiglia. L'improvvisato sensale, Don Anselmo, non riesce a soddisfare i suoi desiderata, quando sulla scrivania del parroco, Amedeo trova la foto di Carmela (Claudia Cardinale), cui sente una forte attrazione. Si reca da Giuseppe (Riccardo Garrone), per chiedere consigli; il finto amico gli suggerisce d'inviare una foto, dove sono ritratti insieme, indicando il volto di Giuseppe quale Amedeo. Dallo scambio dei personaggi, una commedia amara (come sa esserlo solo la vita). Amedeo accetta di truffare Carmela, così come Carmela, a sua volta, tace sul mestiere, che svolge: la peripatetica. Dall'arrivo della bella in Australia, si succedono tanti fatti tragici e grotteschi. Luigi Zampa riflette sull'identità dell'emigrazione italiana in quella terra così lontana e poco ospitale, che spesso si rivelò difficile e crudele. Ognuno vive nel suo spicchio di solitudine, come i nostri protagonisti e piano piano svanisce il sogno del riscatto su tramonti e paesaggi naturali, che spezzano il fiato
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elgatoloco
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lunedì 14 ottobre 2019
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una zampata di zampa
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Cretdo proprio che si debba e possa(anzi possa e debba, ma insomma...)dire: "Un'altra zampata di Zampa"dopo"Il medico della mutua"(di qualche anno precedente)questo"Belo, onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illbiata"(non solo alla Wetmueller l'onore dei titolo chilometrici...)del 1971 è un film che valorizza due grandissimi interpreti(che saranno ancora un duo, anche sentimentale in"Polvere di stelle", qualche anno dopo, un fi,m scritto e diretto da Albertone, ma che riesce anche a descrivere quella forma di Lumpenproletariat(espressione di Marx)che valica i confini europei ma anche USA e va a finire nel"continente nuovissimo", osisa l'Australia tardivamente scoperta da Cook.
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Cretdo proprio che si debba e possa(anzi possa e debba, ma insomma...)dire: "Un'altra zampata di Zampa"dopo"Il medico della mutua"(di qualche anno precedente)questo"Belo, onesto emigrato Australia sposerebbe compaesana illbiata"(non solo alla Wetmueller l'onore dei titolo chilometrici...)del 1971 è un film che valorizza due grandissimi interpreti(che saranno ancora un duo, anche sentimentale in"Polvere di stelle", qualche anno dopo, un fi,m scritto e diretto da Albertone, ma che riesce anche a descrivere quella forma di Lumpenproletariat(espressione di Marx)che valica i confini europei ma anche USA e va a finire nel"continente nuovissimo", osisa l'Australia tardivamente scoperta da Cook...tardivamente per gli Europei che, se non scoprono un conitnente, non lo ritengono neppure esistente...quasi come avvene per la luna, prima che ci arrivassero, in qualche modo... Rappresentazione incredibilmente gustosa quanto intelligente(un po'cinica, anche, ma appunto va benissmo)da parte dello sceneggiatore Rodollfo Sonego(ma per chi scrive una parte della sceneggaitura è di Sordi stessa, almeno come"collaborazione non repertoriata", anche se, apppunto, la cosa non figura...), dove Sordi è imbruttito ad hoc, per fare la figura del brutto rispeto al "competitor bello"Riccardo Garrone, dove la"preda"da sposare è l'ex prostituta Carmela(una bellissima Monica Vitti), dunque per nulla"illibata", contro l'italico mito della donna vergine, forse(sperabilmente)ora un po'desueto, ma certo ancora in voga negli anni nei quali nonostante la contestazione studentesca e le lotte operaie la società italian era ancora terribilmente arretrata, magari credendo fermamente di non esserlo per nulla...Un film che rappresenta uno spicchio di mondo, inclusii pregiudizi sulla bellezza, in qualche modo smontati qui, anche per merito di straordinari interpreti, appunto(anche Garrone caratterizza benissimo la sua parte, certo non enrome se rapportata alla performance dei due mattatori=. Sordi e Vitti forever, viene da dire, anche rispetto a pur bravi comici(anche al femminile, tntendiamoci)di oggi.... El Gato
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elgatoloco
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lunedì 28 dicembre 2020
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grande sordi, film efficacisimo
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In"Bello, onesto, emgrato Austalia, sposerebbe compaesana illibata"(LUigi Zampa, anche autore della sceneggiatura con Rodolfo Sonego, autore del soggetto, 1971), olttre a tutto il resto., due considerazioni credo s'impongano; A) La "conoscenza matrimoniale"allora avveniva per lettera, sposor un prete(sic!Oggi tutto per via elettronica), con il pre-requistio(gravamente discriiminatorio, ovviamente)della verginità, per la donna-prospettiva sessista e discriminatoria, appunto, retaggio di altre epoche, ma Sonego e Zampa non è che avallino la cosa, che la"propugnino", si limitano a raccontarla-evidneziarla. Nel 1971, nelll'Italietta clerico-democristiana(dove, come è stato intelligentemente notato, non sempre le due cratteristiche espresse dai rispettivi aggettivi si identificano, anzi.
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In"Bello, onesto, emgrato Austalia, sposerebbe compaesana illibata"(LUigi Zampa, anche autore della sceneggiatura con Rodolfo Sonego, autore del soggetto, 1971), olttre a tutto il resto., due considerazioni credo s'impongano; A) La "conoscenza matrimoniale"allora avveniva per lettera, sposor un prete(sic!Oggi tutto per via elettronica), con il pre-requistio(gravamente discriiminatorio, ovviamente)della verginità, per la donna-prospettiva sessista e discriminatoria, appunto, retaggio di altre epoche, ma Sonego e Zampa non è che avallino la cosa, che la"propugnino", si limitano a raccontarla-evidneziarla. Nel 1971, nelll'Italietta clerico-democristiana(dove, come è stato intelligentemente notato, non sempre le due cratteristiche espresse dai rispettivi aggettivi si identificano, anzi.., anche se talora sì) con la rivolta di Berhleey ormai quasi accantonata e coomunque"germii"di sexual prevolution pervenuta anche in Italia, si ha ancora il pre-requisito di cui anche nel titolo del fillm... O tempora, o mores, si dirà, ma bisogna pensare storicamente, appunto; E Claudia Cardianle, tra l'altro bellissima, rende il personaggio e la sua ambiguità(in realtà in Italy "faceva la vita",,,altro che"illibaata"... )in modo eccelso B ) Sordi, come sempre grandissimo in ogni sua espressione, qui fa il perosnaggio specularmente opposto al suo solito. qui è dimesso, introverso(salvo che nel finale, forse per dimostrare che "è comunque maschio anche se non macho"), quando invece in genere fa il prepotente.protervo, super-estroverso, il truffatore, il superfurbo etc. A dimostrrazione della sua grandezza, spazia agevolmente tra i ruoli(tra quelli dimessi, sarebbe anche da ricordare, quello di otto anni dopo, di Tornino Cervi, "Il malato immaginario"di Molière-ovvia fonte teatrale e Tonino Cervi come regista.), dove dimostra ancora una volta come sa spaziare tra ruoli non solo diversi, ma anche"opposti", almeno nella percezione immediata(psicologicamente, come noto, le cose sono ben più complesse...) , dimostranddo di essere un grande attore completo. "Bello..."è anche un film sull'Austraia, sui grandi spazi e sui pochi abitanti(oggi un po'di più, ma poco rispetto a Europa, Asia, alle Americhe), all'incanto della fauna e della flora, sull'emigrazione italiana, ma tutto questo"in seconda battuta".... Da notare anche Riccardo Garrone, Corrado Olmi, Tano Cimarosa, certo dopo i due protagonisti... El Gato
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