rmarci05
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sabato 25 agosto 2018
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davvero notevole
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Originale, avvincente, con S. Connery in perfetta forma, assistiamo ad un godibile film di azione/spionaggio con un antagonista strepitoso, interpretato da un ottimo Adolfo Celi. La colonna sonora cantata da Tom Jones è bellissima. Poco convincente l'attrice che interpreta la bond-girl.
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fedeleto
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sabato 3 giugno 2017
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007-missione guerra subacquea
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L'organizzazione criminale spectre ruba due bombe atomiche alla Nato, chiedendo come riscatto ad essa 100 milioni di sterline. 007 entrerà in azione e conoscendo la bella Domino, si avvicinerà al perfido Emilio Largo, il numero due della Spectre. Guerre sottomarine, intrighi, e tutto il meglio dell'azione Bondiana al completo. Terence Young(dalla Russia con amore) ritorna alla regia, e la sceneggiatura di Maibaum e Hopkins funziona alla grande, le scene memorabili non mancano(la guerra tra sub sott'acqua è decisamente originale e ben girata) e il buon Sean Connery è sempre più bravo nella parte dell'agente 007.Curiosa la parte del cattivo interpretata da Adolfo Celi (crudele e spietato con i suoi pescicani),graziosa bondgirl Claudine Anger.
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L'organizzazione criminale spectre ruba due bombe atomiche alla Nato, chiedendo come riscatto ad essa 100 milioni di sterline. 007 entrerà in azione e conoscendo la bella Domino, si avvicinerà al perfido Emilio Largo, il numero due della Spectre. Guerre sottomarine, intrighi, e tutto il meglio dell'azione Bondiana al completo. Terence Young(dalla Russia con amore) ritorna alla regia, e la sceneggiatura di Maibaum e Hopkins funziona alla grande, le scene memorabili non mancano(la guerra tra sub sott'acqua è decisamente originale e ben girata) e il buon Sean Connery è sempre più bravo nella parte dell'agente 007.Curiosa la parte del cattivo interpretata da Adolfo Celi (crudele e spietato con i suoi pescicani),graziosa bondgirl Claudine Anger.Premio oscar 1966 migliori effetti speciali.Un Bond senza dubbio d'azione e d'avventura quanto basta.
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paolopace
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venerdì 21 ottobre 2016
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esaltante intrattenimento
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Quello che doveva essere il primo dei film di 007 ma che per motivi di diritti è stato rimandato è diventato, a parere di chi scrive, l'ultimo dotato di una freschezza, di una elettricità, di una gaudiosa enfasi, ma raffinata, su tutto ciò che può fare spettacolo come solo in alcuni momenti si è riuscito a ripetere nei film successivi. Il tutto in un film che chiede di essere preso sul serio, il che lo mantiene attuale nella sua eleganza, nel suo tripudio cromatico fino all'esteriorità, nel suo attardarsi ad apprezzare toni di colore, di musica (grandissima nella sua fusione con le immagini, di John Barry), incantandosi specie nelle scene subacquee, e la prova degli attori, formidabile, sublime, credibile; gli effetti speciali come l'esplosione finale del "disco volante", davvero mastodontica come molto in questo film, specie la scena del carnevale locale, con riprese dal vero.
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Quello che doveva essere il primo dei film di 007 ma che per motivi di diritti è stato rimandato è diventato, a parere di chi scrive, l'ultimo dotato di una freschezza, di una elettricità, di una gaudiosa enfasi, ma raffinata, su tutto ciò che può fare spettacolo come solo in alcuni momenti si è riuscito a ripetere nei film successivi. Il tutto in un film che chiede di essere preso sul serio, il che lo mantiene attuale nella sua eleganza, nel suo tripudio cromatico fino all'esteriorità, nel suo attardarsi ad apprezzare toni di colore, di musica (grandissima nella sua fusione con le immagini, di John Barry), incantandosi specie nelle scene subacquee, e la prova degli attori, formidabile, sublime, credibile; gli effetti speciali come l'esplosione finale del "disco volante", davvero mastodontica come molto in questo film, specie la scena del carnevale locale, con riprese dal vero. Il lavoro di Ken Adam alle scenografie é eccezionale, quello di Peter Hunt al montaggio è saggio e adatto a ogni situazione, inventando brillanti soluzioni creative. La fotografia di Ted Moore è una festa come tutto il resto del film. I titoli di testa sulla canzone cantata da Tom Jones sono superlativi: Maurice Binder - se escludiamo Saul Bass - dimostra di non avere rivali. L'esigenza di variare, di evolversi ha portato alla scrittura del cosceneggiatore John Hopkins in una trama dalla genesi molto complessa: il lavoro del drammaturgo ha apportato al film una finezza di scrittura superiore ad altri della serie, con molte battute di un umorismo secco e nero, una sottile ironia non sempre rilevabile alla prima, fino ad autoriferimenti sulle accuse che venivano mosse a 007, che anticipano la parodia di titoli successivi. Oltremodo azzeccata la scelta di Claudine Auger, Miss Francia seconda a Miss Mondo; statuario Adolfo Celi nel ruolo di un cattivo crudele e spietato. Connery è al massimo della forma. L'allora marito di Anita Ekberg Rik Van Nutter interpreta un Felix Leiter che somiglia anche fisicamente alla descrizione di Fleming. Il film è stato girato nel cuore degli anni Sessanta e rappresenta molto di quel mondo, fino ad allontanarsi in alcuni tratti dalla trama principale. Le scene subacquee che contravvengono, senza che il film ne soffra, il ritmo di 007, sono assieme agli effetti speciali una materia di discussione della critica di questo film. Personalmente le trovo, assieme al quella del carnevale, entusiasmanti, dei veri pezzi di cinema di altissimo livello, specialmente il duello subacqueo finale, che con ogni sorta di invenzioni regge una durata inusuale per una scena d'azione. Il film è talmente conivolgente da spingere in secondo piano gli aspetti più strettamente politici, anche se la scena della riunione della Spectre sembra sottolineare il carattere anti-totalitario (cui il singolo anche involontariamente errante o deviante viene sacrificato per la collettività) al confronto dell'individualismo di Bond (l'interesse di 007 per salvare una ragazza, facendole voltare le spalle al cattivo, non è secondario se non addirittura primario alla salvezza di milioni di persone). Buona parte del fascino del film film deriva dalla coincidenza di una storia privata col destino della moltitudine, o col subire da parte del "mondo libero" il ricatto criminale.
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urbano78
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domenica 10 luglio 2016
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il migliore spettacolo della civiltà occidentale
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Questo film dalla travagliata genesi per problemi di diritti (nei titoli di testa è accreditato come produttore Kevin Mc Clory, che ne dirigerà un remake in "Mai dire mai") è una esaltante, avvincente, coinvolgente, elettrizzante opera di un cast tecnico eccezionale e di attori bravissimi perfettamente calati nella parte. In alcuni tratti ha una consustanzialità visivo-musicale che sfiora l'incredibile: forse la perfezione di 007 (è stato per decenni il film con maggior numero di spettatori tenendo conto del prezzo del biglietto). Ed è sempre estremamente efficace: si crede a quello che si sta guardando, non sapremo mai quanto vicino o lontano dalla vera realtà. Il film, assieme ad altre opere coeve di grandi artisti (come i dischi di Sun Ra) anticipa la psichedelia in molti momenti, specie nelle ipnotiche sequenze subacquee, che il regista Terence Young e il montatore Peter Hunt, regista anche della seconda unità (due persone una più raffinata - che vuol dire anche elegantemente spietata - dell'altra) hanno sempre ritenuto troppo lunghe e rallentanti il film, che infatti non ha il ritmo indiavolato dei primi tre della serie ma le cui sequenze marine affidate alla terza unità di regia di Ricou Browning e Lamar Boren contribuiscono al suo particolare fascino e alla sua atmosfera speciale.
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Questo film dalla travagliata genesi per problemi di diritti (nei titoli di testa è accreditato come produttore Kevin Mc Clory, che ne dirigerà un remake in "Mai dire mai") è una esaltante, avvincente, coinvolgente, elettrizzante opera di un cast tecnico eccezionale e di attori bravissimi perfettamente calati nella parte. In alcuni tratti ha una consustanzialità visivo-musicale che sfiora l'incredibile: forse la perfezione di 007 (è stato per decenni il film con maggior numero di spettatori tenendo conto del prezzo del biglietto). Ed è sempre estremamente efficace: si crede a quello che si sta guardando, non sapremo mai quanto vicino o lontano dalla vera realtà. Il film, assieme ad altre opere coeve di grandi artisti (come i dischi di Sun Ra) anticipa la psichedelia in molti momenti, specie nelle ipnotiche sequenze subacquee, che il regista Terence Young e il montatore Peter Hunt, regista anche della seconda unità (due persone una più raffinata - che vuol dire anche elegantemente spietata - dell'altra) hanno sempre ritenuto troppo lunghe e rallentanti il film, che infatti non ha il ritmo indiavolato dei primi tre della serie ma le cui sequenze marine affidate alla terza unità di regia di Ricou Browning e Lamar Boren contribuiscono al suo particolare fascino e alla sua atmosfera speciale. Il quartetto di Bond girl (la dolce Claudine Auger, l'esuberante Luciana Paluzzi, la selvaggia Martine Beswick e la materna Molly Peters) è a dir poco affascinante, Connery non è mai stato così in forma e Adolfo Celi è formidabile nella parte del cattivo. La fotografia in Technicolor di Ted Moore è mostruosamente bella, con colori saturi brillanti, accesi e corposi. Anche il cast non protagonista è eccellente, come il tirapiedi del cattivo Vargas (Philip Locke) o Felix Leiter interpretato dall'allora fidanzato di Anita Ekberg Rick Van Nutter, che assomiglia anche fisicamente al personaggio dei libri di Fleming. Il film è nella trama uno dei più drammatici e palpitanti ma ha un costante sottofondo umoristico - a parte le solite battute (agghiacciante nel suo cinismo, specie nella versione originale, quella dopo aver ucciso Vargas) di Bond, in ragione della raffinatissima sceneggiatura, frutto di diverse riscritture alla cui definitiva ha dato un contributo fondamentale il drammaturgo John Hopkins. Il film è diviso in due parti: quella in Francia e Inghilterra, che dura circa tre quarti d'ora e quella alle Bahamas, che occupa il resto del film. Nonostante quest'ultima raggiunga vertici o profondità vertiginose, la prima non le cede nulla in finezza sia drammaturgica che visiva e sonora. Oscar agli effetti speciali di John Stears, proprio quelli che la maggior parte della critica considerò esagerati (ma tutto è esagerato nel Bond). Il titolo della mia recensione è valido almeno fino al Bond di Craig: "Casino Royale", "Skyfall", lo stesso (almeno a parere di chi scrive) "Spectre" sono l'ennesima conferma che Bond è un'araba fenice: quando è dato per morto rinasce al suo livello migliore.
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angelino67
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domenica 22 maggio 2016
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summa del primo - e migliore - 007 cinematografico
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Con enormi mezzi a disposizione, il cast tecnico stellare dei primi film di 007 si scatena in un film che si può definire l'apoteosi dello spettacolo di evasione cinematografica, però con un senso di credibilità del film mentre lo si vede che é una delle caratteristiche della vera magia del cinematografo. Come già alcune opere d'arte avevano anticipato, lo psichedelico fa la sua comparsa soprattutto nelle incantate, di tempo sospeso, sequenze sottomarine. Esaltante la mastodontica eppure - grazie all'arte del montatore e regista della seconda unità Peter Hunt - agile sequenza dell'inseguimento di Bond ferito nel carnevale. La sequenza della lotta subacquea alla fine del film é molto lunga per essere una sequenza di azione ma il regista e l'operatore dell'unità subacquea (Ricou Browning e Lamar Boren) e Hunt introdussero ogni genere di trovate e effetti per renderla accattivante, con risultati ancora oggi sbalorditivi.
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Con enormi mezzi a disposizione, il cast tecnico stellare dei primi film di 007 si scatena in un film che si può definire l'apoteosi dello spettacolo di evasione cinematografica, però con un senso di credibilità del film mentre lo si vede che é una delle caratteristiche della vera magia del cinematografo. Come già alcune opere d'arte avevano anticipato, lo psichedelico fa la sua comparsa soprattutto nelle incantate, di tempo sospeso, sequenze sottomarine. Esaltante la mastodontica eppure - grazie all'arte del montatore e regista della seconda unità Peter Hunt - agile sequenza dell'inseguimento di Bond ferito nel carnevale. La sequenza della lotta subacquea alla fine del film é molto lunga per essere una sequenza di azione ma il regista e l'operatore dell'unità subacquea (Ricou Browning e Lamar Boren) e Hunt introdussero ogni genere di trovate e effetti per renderla accattivante, con risultati ancora oggi sbalorditivi. Anche la colonna sonora di John Barry, sempre aderente alle immagini e all'azione, di cui potenzia il coinvolgimento e l'eccitazione, raggiunge vette stellari, o profondità abissali se si preferisce (e più adatto a questo film), dove il secondo tema di Bond ("007") viene sviluppato in maniera stupefacente ("Underwater Mayhem"). Davvero un lavoro fantastico di questo genio, ex compositore per la banda del reggimento dell'esercito, caratterizzato da un sound inconfondibile, moderno ed elettrico, ispirato al jazz e al rock. Ed elettrizzante è la parola per definire questo film, come nessuno 007 - con la parziale eccezione di "Una cascata di diamanti" e di alcuni flash nei successivi diretti da Guy Hamilton, non sarà più. Connery é all'apice della forma; Adolfo Celi é statuario; Claudine Auger, che ha messo di suo nel personaggio, é di una bellezza emozionante mentre Luciana Paluzzi é perfetta nella parte. Si tratta di un film realizzato con grande cura, realizzato con meno tempo del previsto ma ritardato nell'uscita rispetto a quanto pianificato per la lunga rifinitura che richiese. Al sempre ottimo lavoro di Richard Maibaum venne chiamato a collaborare alla sceneggiatura il drammaturgo John Hopkins che diede un notevole contributo alla qualità del film, che ha una finezza di scrittura non comune per i film di Bond. Molti i momenti memorabili, dal membro della SPECTRE disonesto fulminato sulla sedia della sala riunioni dell'organizzazione (uno dei capolavori dello scenografo Ken Adam) all'apparizione della Paluzzi che si toglie il casco da motociclista dopo aver ucciso un agente della confraternita criminale che era stato sventato, come membro del reparto esecuzioni.
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paolocorsi
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venerdì 29 gennaio 2016
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un botto di film
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Anche se tra i più popolari "Operazione tuono" è un film abbastanza diverso dagli altri di 007. Esso non ha il ritmo dei tre precedenti ma mette a frutto le potenzialità spettacolari dell'immagine implicite nello schermo panoramico (splendida fotografia di Ted Moore) per la prima volta usato nel Bond. Terence Young, un regista mai troppo apprezzato vi apporta un gusto raffinato e realizza insieme agli altri pregevoli collaboratori un film festoso e intrigante, con una sceneggiatura tra le migliori della serie - molte sono le battute memorabili - se si considera che essa non può avere la profondità e la serietà dei classici della letteratura, pur trattando quello che Bond era diventato, un vero e proprio mito moderno.
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Anche se tra i più popolari "Operazione tuono" è un film abbastanza diverso dagli altri di 007. Esso non ha il ritmo dei tre precedenti ma mette a frutto le potenzialità spettacolari dell'immagine implicite nello schermo panoramico (splendida fotografia di Ted Moore) per la prima volta usato nel Bond. Terence Young, un regista mai troppo apprezzato vi apporta un gusto raffinato e realizza insieme agli altri pregevoli collaboratori un film festoso e intrigante, con una sceneggiatura tra le migliori della serie - molte sono le battute memorabili - se si considera che essa non può avere la profondità e la serietà dei classici della letteratura, pur trattando quello che Bond era diventato, un vero e proprio mito moderno. Un mito per l'uomo contemporaneo, che non prevede eroi come quelli classici ma piuttosto anti-eroi o personaggi strani, ambigui rispetto alla morale, lussuriosi. I film di Bond non devono essere troppo seri. Essi sono pura evasione. Il tono di questo viene aumentato e rappresentato dalle scene sottomarine, che conferiscono al film buona parte del suo fascino. Adolfo Celi e Luciana Paluzzi sono due cattivi perfetti. Molly Peters è una Bond girl favolosa nella prima parte, prima della comparsa di Claudine Auger, che Bond si occuperà di liberare dal crudele Largo mentre nel frattempo salva il mondo. Il film pone un parallelismo tra il sesso e la missione di 007 in senso assoluto. Come aveva fatto Kubrick ne "Il dottor Stranamore" il concetto creazione/distruzione è rappresentato dall'atomo in qualche modo connesso alla pulsione sessuale. La trama ruota sulle bombe atomiche anche se la generosa storia del film a un certo punto se ne allontana. 007 quando non mena (e ci si preoccupa che venga anche un po' menato) o spara passa il suo tempo tra un piacere e l'altro, un modo di vita che si può discutere se sia poco o molto intelligente. Fellini, che non lesinava giudizi né nel bene né nel male era un gran fan del Bond, a suo avviso illuminante e allarmante, oltre la superficie smaltata e brillante, sul mondo moderno. Gli anni '60 sono perfettamente rappresentati, lo spirito del tempo è reso. Bond è stato il fenomeno cinematografico di quella decade e non troverà più se non a sprazzi la freschezza, l'elettricità, il senso di presenza e il coinvolgimento emotivo, intellettuale e (soprattutto) sensuale dei film con Connery. Anche se nella vita reale l'attore era molto diverso dal personaggio che intepretava (è questo contrasto a rendere particolarmente affascinante il suo Bond), che a un certo punto ebbe in uggia. Le tensioni che sfoceranno nel suo abbandono per il momento non hanno modo di alimentarsi e il film resta forse quello con Connery più in forma. Peter Hunt, regista mancato come successore di Young (con l'eccezione di "Al servizio segreto di sua maestà") dà al film un grande contributo come regista della seconda unità e montatore. Il film ha anche una terza unità: quella delle scene subacquee - Ricou Browning e Lamar Boren -, anche esse meravigliosamente montate. Quella decisiva dura circa otto minuti senza calare di tensione, cosa per una scena d'azione assolutamente eccezionale. La musica di John Barry (quanti talenti in un solo film) è sopra ogni elogio. Ken Adam realizza scenografie capolavoro come quella del consiglio della SPECTRE e John Stears (Oscar per gli effetti speciali) a momenti ammazza la troupe con l'esplosione finale dello yacht di Largo, la cui onda d'urto mandò in frantumi i vetri a 50 km. di distanza.
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attiliocoppa
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domenica 24 gennaio 2016
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uno dei più grandi blockbuster del cinema
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Sebbene nelle interviste il regista Terence Young abbia ridimensionato le storie e la figura di Bond, i suoi 007 sembrano quelli che si prendono più sul serio. Con molto denaro a disposizione dopo "Goldfinger", "Thunderball" é una produzione mastodontica ma insieme anche un film raffinatissimo. Ciò per il ritorno di Young alla regia e per la sceneggiatura alla quale col sempre ispirato Maibaum ha collaborato il drammaturgo John Hopkins, molto abile nel rendere insieme il fascino e il terribile del mondo di 007. Per avere idea di quanto fu elaborata la storia basta leggere i titoli: sceneggiatura di Maibaum e Hopkins da una storia di Jack Whittingham basata su una storia originale di Mc Clory, Whittingham e Ian Fleming.
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Sebbene nelle interviste il regista Terence Young abbia ridimensionato le storie e la figura di Bond, i suoi 007 sembrano quelli che si prendono più sul serio. Con molto denaro a disposizione dopo "Goldfinger", "Thunderball" é una produzione mastodontica ma insieme anche un film raffinatissimo. Ciò per il ritorno di Young alla regia e per la sceneggiatura alla quale col sempre ispirato Maibaum ha collaborato il drammaturgo John Hopkins, molto abile nel rendere insieme il fascino e il terribile del mondo di 007. Per avere idea di quanto fu elaborata la storia basta leggere i titoli: sceneggiatura di Maibaum e Hopkins da una storia di Jack Whittingham basata su una storia originale di Mc Clory, Whittingham e Ian Fleming. I diritti appartenevano a Mc Clory, ma Saltzman e Broccoli non volevano un film concorrente della serie e si accordarono. Mc Clory é indicato nei titoli come produttore del film, e ha un cameo come il signore coi baffi che fuma un sigaro quando Bond entra nella casa da gioco a Nassau. Meraviglioso il montaggio di Peter Hunt: uomo di gran gusto, ha dato un decisivo contribuito nella lunga e particolarmente curata post-produzione del film. Egli, grazie anche alla perfezione della fotografia di Ted Moore, ha fatto un uso creativo della sua arte integrando gli effetti speciali (di John Stears, che vinsero l'Oscar) nel migliore dei modi e risolvendo brillantemente problemi con capolavori di ingegno come già nei film precedenti (come spostando scene o invertendole in senso spaziale o temporale). Prima della parte ambientata alle Bahamas, il film é già un superbo spettacolo nelle scene in Inghilterra, dove il geniale scenografo Ken Adam tornato dal lavoro con Kubrick per "Il dottor Stranamore" realizza altri capolavori come la sala riunioni della SPECTRE, dove Adolfo Celi, formidabile nella parte del Numero 2 Emilio Largo dà un saggio di bravura per come reagisce alla folgorazione di un membro che aveva rubato dai proventi delle attività criminali dell'organizzazione. Nelle scene nella clinica privata presso una base NATO si può ammirare una delle più belle e sexy Bond girl, l'infermiera Patricia Fearing (Molly Peters). A differenza che in "Dalla Russia con amore" il nudo che si intravede in trasparenza é realmente suo. Alle Bahamas Bond incontra Domino (Claudine Auger, Miss Francia 1958), perfetto equilibrio di sex appeal e innocenza, un personaggio cardine della storia. Un'altro fiore, questa volta malvagio, é Luciana Paluzzi, molto a suo agio nella parte di Fiona Volpe. Oltre ai consueti amabilissimi "M", "Q" e "Moneypenny" sono efficacissimi nel ruolo i tirapiedi di Largo come Vargas (Philip Locke). Superba la musica di John Barry, alle stesse vertiginose altezze - o profondità - di quella di "Goldfinger". Riguardo alle riprese subacquee lo stesso regista e il montatore temevano che rallentassero troppo il film, che ha un ritmo molto più tranquillo degli 007 precedenti. Ma oggi molti concordano nel ritenere queste sequenze, specie l'ultima - il combattimento decisivo - le più avvincenti (di Ricou Browning, futuro regista di "Salty, il cucciolo del mare", operatore Lamar Boren). Connery, più in forma che mai, apparirà in muta sulla copertina di "Life". Un'altra grande bellezza é Martine Beswick che interpreta la caraibica Paula Kaplan dopo una conveniente abbronzatura, come si può vedere dal costume. Mondano, materiale, appariscente ma corrispondente alle aspettative del pubblico, un film pieno di meraviglie e di eleganza.
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jackpug
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giovedì 13 agosto 2015
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uno tra i film di 007 più intriganti
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"Thunderball" è, dal punto di vista della trama, uno tra i film di James Bond migliori oltre che più forti.
A mio avviso, i punti principali funzionano bene anzi c'è più originalità rispetto ad altri.
Ottimi i personaggi che sono ben evidenziati : il carismatico e diabolico Emilio Largo ( Adolfo Celi ), la bellissima quanto aggressiva Fiona Volpe ( Luciana Paluzzi ) e la dolce e affascinante Domino Derval ( Claudine Auger ).
Così come il precedente "Missione Goldfinger", "Thunderball : Operazione Tuono" è stato un ottimo successo forse anche grazie all'aver coinvolto noti attori di altra nazionalità come Celi e Paluzzi in Italia e Auger in Francia.
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"Thunderball" è, dal punto di vista della trama, uno tra i film di James Bond migliori oltre che più forti.
A mio avviso, i punti principali funzionano bene anzi c'è più originalità rispetto ad altri.
Ottimi i personaggi che sono ben evidenziati : il carismatico e diabolico Emilio Largo ( Adolfo Celi ), la bellissima quanto aggressiva Fiona Volpe ( Luciana Paluzzi ) e la dolce e affascinante Domino Derval ( Claudine Auger ).
Così come il precedente "Missione Goldfinger", "Thunderball : Operazione Tuono" è stato un ottimo successo forse anche grazie all'aver coinvolto noti attori di altra nazionalità come Celi e Paluzzi in Italia e Auger in Francia.
La storia, se si vede adesso, è molto simile a film d'azione moderni come "Mission : Impossible" ma è il lato esotico a rendere il film più intrigante e appassionante.
Belle e affascinanti le scene acquatiche e sotto l'acqua o underwater anche se, siccome ripetute abbastanza volte, potrebbero risultare un pò lunghe e noiose ma pur sempre molto ma molto ben fatte; ben fatte anche le scene iniziali in cui Bond fugge dal castello con il Jet-Pack.
Un capitolo della saga di 007 da non perdere ... e voglio segnalare la presenza della bellissima theme song di Tom Jones, che non sfigura affatto accanto alla magnifica "Goldfinger" di Shirley Bassey.
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paolopacitti67
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mercoledì 29 ottobre 2014
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la celebrazione dello spettacolo
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L'ultimo film di 007 che sembra prendersi sul serio presenta un cast formidabile con un Connery perfettamente a suo agio nella parte e donne splendide. Una vera festa del Technicolor, il cui tripudio cromatico rappresenta anche le sensazioni, gli umori di quegli anni (il cuore degli anni '60). Il terzo e l'ultimo della serie con la regia di Terence Young, che spettacolarizza al massimo le soluzioni di regia con un godimento immediato e sensorio in un film che adotta un ritmo di ampio respiro. A decenni di distanza il film conserva una freschezza e una elettricità che non saranno più eguagliate e presenta molte situazioni in cui il divertimento raggiunge abissi di smemoramento e insieme leggerezza; spesso si incanta anche in mezzo all'azione, indugiando ogni qualvolta si presenta l'occasione per assaporare luoghi, momenti, sensazioni, suoni.
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L'ultimo film di 007 che sembra prendersi sul serio presenta un cast formidabile con un Connery perfettamente a suo agio nella parte e donne splendide. Una vera festa del Technicolor, il cui tripudio cromatico rappresenta anche le sensazioni, gli umori di quegli anni (il cuore degli anni '60). Il terzo e l'ultimo della serie con la regia di Terence Young, che spettacolarizza al massimo le soluzioni di regia con un godimento immediato e sensorio in un film che adotta un ritmo di ampio respiro. A decenni di distanza il film conserva una freschezza e una elettricità che non saranno più eguagliate e presenta molte situazioni in cui il divertimento raggiunge abissi di smemoramento e insieme leggerezza; spesso si incanta anche in mezzo all'azione, indugiando ogni qualvolta si presenta l'occasione per assaporare luoghi, momenti, sensazioni, suoni. Claudine Auger è una bellezza da brivido che sembra fare tutt'uno metafisico col paesaggio mentre Sean Connery è un'icona di un'epoca. Adolfo Celi conferisce all'ambiguo e malvagio Largo una statura shakespeariana. Molly Peters, l'infermiera, è - come dice il protagonista - una gioia mentre l'esuberante Luciana Paluzzi è all'altezza di un ruolo non facile. Bravi anche i comprimari del cattivo, mentre sono sopra ogni elogio, come sempre, i meravigliosi caratteristi nei ruoli di "M", "Q" e "Moneypenny", una delle felici cose indovinate della serie, di cui Operazione Tuono chiude la prima, inarrivabile parte. La musica di John Barry è più che mai incisiva e coinvolgente, un vero elemento consustanziale del film, così come geniale è Ken Adam alle scenografie, fantasiose, evocative, intuitive, che colgono ed enfatizzano perfettamente la psicologia e la ideologia di 007. Terence Young è il regista più erotico del Bond, grazie al suo gusto raffinatissimo che si evidenzia in una miracolosa e superba resa del sesso, il vero tema di fondo della serie, di cui questo film esprime una dimensione non meno che metafisica: la salvezza del mondo (o di migliaia di persone) ad un certo punto coincidono in pratica e per importanza con quella della donna amata e desiderata dal protagonista. Incorniciato da un prologo e un epilogo con elementi autoironicamente baracconeschi, Operazione Tuono rappresenta una società che gode della rappresentazione di se stessa nei suoi aspetti affascinanti, contraddittori e inquietanti, anche terribili, ma presentati come un piacevole smemoramento in un film vitale, solare, serale, crepuscolare, luminoso, plumbeo, ellittico, abissale, a suo modo esauriente delle possibilità dello spettacolo di un'epoca e di una civiltà.
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paride86
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giovedì 13 dicembre 2012
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bello
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Sicuramente migliore del sopravvalutato "Goldfinger", questo "Thunderball" ha all'attivo un protagonista eccellente, trovate intriganti e spettacolari riprese subacquee, oltre che le sempre splendide musiche di John Barry.
Viene penalizzato, però, dall'eccessiva lunghezza dei combattimenti che, dopo un po' stancano.
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