Lorenzo Pellizzari
Cinema Nuovo
Quest’opera di Renoir può offrire lo spunto a qualche polemica: occorre evidentemente precisare i limiti del film, la sua sostanziale natura di “divertimento”, sottolinearne alcuni elementi ambigui (la figura del curato di campagna, a esempio) e chiedersi infine, aprioristicamente, se la interpretazione che ne vogliamo dare possa veramente trovare conferma nelle intenzioni dell’autore. Ciò premesso, possiamo affermare che Le déjeuner sur l’herbe non è un film eccezionale e nemmeno un grande film: ma ha in sé una carica poetica e finemente “realistica”, e assomma a tal punto le esperienze e le lezioni di un’attività ormai ultratrentennale, riflette con tanto garbo e assenza di pedanteria, e nello stesso tempo con tanta lucida saggezza, l’essenza di taluni conflitti fondamentali del nostro tempo, che non si può non restare ammirati innanzi all’opera, anche se si può non concordare sulla genericità ottimistica della conclusione, della composizione del dissidio. [...]
di Lorenzo Pellizzari, articolo completo (6146 caratteri spazi inclusi) su Cinema Nuovo 1959
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