figliounico
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lunedì 9 dicembre 2024
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un killer antimilitarista
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Uno strano B-movie a basso costo di produzione del 1958, molto amato da Scorsese, con protagonista assoluto un attore minore di Hollywood, Vince Edwards, nella parte di un giovane uomo disoccupato con una morale tutta sua, potremmo dire al di là del bene e del male, che sceglie di esercitare la professione di sicario reputandola il mezzo più rapido e meno faticoso per accumulare il denaro necessario per comprarsi una bella casa. Realizzato da un regista, Irving Lerner, con un passato da ricercatore di scienze sociali e documentarista per il dipartimento di Antropologia della Columbia University, il film risente di un approccio cerebrale che lo rende poco coinvolgente dal punto di vista emotivo tanto da sembrare a tratti quasi uno studio sociologico a tema sulla assenza di valori della nuova generazione della società americana nel secondo dopoguerra, già rappresentata in Rebel Without a Cause (Gioventù bruciata) di Nicholas Ray nel ’55 con maggior successo di pubblico e di critica.
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Uno strano B-movie a basso costo di produzione del 1958, molto amato da Scorsese, con protagonista assoluto un attore minore di Hollywood, Vince Edwards, nella parte di un giovane uomo disoccupato con una morale tutta sua, potremmo dire al di là del bene e del male, che sceglie di esercitare la professione di sicario reputandola il mezzo più rapido e meno faticoso per accumulare il denaro necessario per comprarsi una bella casa. Realizzato da un regista, Irving Lerner, con un passato da ricercatore di scienze sociali e documentarista per il dipartimento di Antropologia della Columbia University, il film risente di un approccio cerebrale che lo rende poco coinvolgente dal punto di vista emotivo tanto da sembrare a tratti quasi uno studio sociologico a tema sulla assenza di valori della nuova generazione della società americana nel secondo dopoguerra, già rappresentata in Rebel Without a Cause (Gioventù bruciata) di Nicholas Ray nel ’55 con maggior successo di pubblico e di critica. In un dialogo tra il killer e i suoi due compari, che devono aiutarlo nella pianificazione dell’omicidio di una testimone scomoda per la mafia, c’è la condanna della guerra e della bomba atomica con argomentazioni che ricordano quelle utilizzate nell’arringa a sua difesa pronunciata in tribunale da Monsieur Verdoux, alias Chaplin, nell’omonimo film del 1947. Proprio per questa presa di posizione antimilitarista Chaplin fu perseguitato nel periodo maccartista ed inserito nella lista nera di Hollywood, come del resto accadde anche a Irving Lerner.
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davide_chiappetta
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venerdì 3 dicembre 2010
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quando la fotografia è quasi tutto.
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Film amatissimo da Scorsese, alcuni elementi saranno inseriti in Taxi Driver, e il regista stesso Lerner verrà omaggiato da Marty in una dedica nei titoli di New Yor New York, di cui fu anche supervising editor.
Il taglio delle inquadrature è eccellente, la fotografia color acciaio è di Lucien Ballard, infatti nel vedere questo film sembra di essere davanti a uno dei primi capolavori di Kubrick, cioè The Killing, girato due anni prima di questo, il cui direttore di fotografia era lo stesso Ballard, e uno degli attori era proprio Vince Edwards, (il famoso dottore Ben Casey), il protagonista di questo film.
L'unica pecca di questo movie sono i dialoghi, che non sono male, ma in alcune sequenze sono molto prolissi e hanno il difetto di diluire nella parte centrale il racconto che per il resto è molto vigoroso come ganster-movie.
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Film amatissimo da Scorsese, alcuni elementi saranno inseriti in Taxi Driver, e il regista stesso Lerner verrà omaggiato da Marty in una dedica nei titoli di New Yor New York, di cui fu anche supervising editor.
Il taglio delle inquadrature è eccellente, la fotografia color acciaio è di Lucien Ballard, infatti nel vedere questo film sembra di essere davanti a uno dei primi capolavori di Kubrick, cioè The Killing, girato due anni prima di questo, il cui direttore di fotografia era lo stesso Ballard, e uno degli attori era proprio Vince Edwards, (il famoso dottore Ben Casey), il protagonista di questo film.
L'unica pecca di questo movie sono i dialoghi, che non sono male, ma in alcune sequenze sono molto prolissi e hanno il difetto di diluire nella parte centrale il racconto che per il resto è molto vigoroso come ganster-movie.
Molte sequenza sono memorabili: dall'attesa di Claude in albergo mentre attende il primo contratto; l'imbavagliamento dei barbieri in uno scabuzzino mentre il killer si trova dietro la vittima, la quale sarà fatta fuori da lui stesso con una rasoiata; i vari attentati di Claude alla donna bersaglio; i siparietti dei due mafiosi modello Gianni e Pinotto; la morte dentro il tunnel saturo di lacrimogeni lanciati dai poliziotti, con la mano del killer moribondo sui titoli di coda, la bellissima musica di Botkin che ricorda a tratti quella del "terzo uomo" di Carol Reed.
Anche lo stesso Claude è interessante, nonostante sia un tipo dall'aspetto che attrae le donne, egli è un misogino (il film è ambiguo su questo punto, non si capisce se odia le donne perchè in passato hanno scatenato su di lui qualcosa, o perchè come dice lui stesso nel film esse sono imprevedibili ...ma poi dice anche che le donne discendono dalle scimmie) un freddo calcolatore che ogni volta che uccide, mette su un foglietto la cifra che incasserà con cui si comprerà una bella casetta.
Un bellissimo film gangster a basso costo, da confrontare con un "Blast of Silence", in Italia uscito come "Cronaca di un assassino" o "Un colpo di silenzio" di Allen Baron.
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