Grandioso affresco storico di un'appassionante campagna di rivoluzionari ai tempi dell'invasione della Spagna da parte delle truppe napoleoniche. Il raffinato ufficiale della Marina inglese Anthony, qui interpretato dal leggendario Cary Grant, aiuta un gruppo di partigiani spagnoli capeggiati dal grezzo Miguel (Frank Sinatra) e dalla compagna (Sophia Loren), della quale s'innamora, a trasportare un faraonico cannone presso la città di Avila. Obbiettivo: aprire una breccia nelle mura e liberarla dall'invasore francese. Il vero protagonista è proprio il cannone, il trasporto del quale richiede non pochi sacrifici in termini di risorse tecniche e umane soprattutto, ma che alla fine regalerà agli spagnoli la speranza di liberare l'amata terra.
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Grandioso affresco storico di un'appassionante campagna di rivoluzionari ai tempi dell'invasione della Spagna da parte delle truppe napoleoniche. Il raffinato ufficiale della Marina inglese Anthony, qui interpretato dal leggendario Cary Grant, aiuta un gruppo di partigiani spagnoli capeggiati dal grezzo Miguel (Frank Sinatra) e dalla compagna (Sophia Loren), della quale s'innamora, a trasportare un faraonico cannone presso la città di Avila. Obbiettivo: aprire una breccia nelle mura e liberarla dall'invasore francese. Il vero protagonista è proprio il cannone, il trasporto del quale richiede non pochi sacrifici in termini di risorse tecniche e umane soprattutto, ma che alla fine regalerà agli spagnoli la speranza di liberare l'amata terra. La direzione di Kramer costruisce un intreccio coerente e costantemente vivo dove predomina l'azione, inserendo qua e là i giusti lenti che scandiscono le vicende del triangolo amoroso. Le tre star si confermano tali, soprattutto Grant (qui stranamente in costume) e l'avvenete e sensuale Loren. Sontuoso anche il commento musicale di George Antheil, grande compositore statunitense che, oltre alla bella Ouverture iniziale, commistiona magnificamente tambureggianti pezzi sinfonici che accompagnano il viaggio e le scene più concitate a pezzi più folkoristici e popolari. Peccato che questo Kolossal non abbia riscosso il successo che meritava: non ha nulla a che invisiare ai vari "Cannoni di Navarone" o "Spartacus".
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