fedeleto
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lunedì 27 settembre 2010
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il mulino d'oro di lang...
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Nel cinema di lang abbiamo sempre visto pellicole di vario genere ,fantascienza,giallo,spy.story.horror,storici,ma per la seconda volta lang abbraccia il western dopo IL VENDICATORE DI JESS IL BANDITO,e lo fa con grande talento servendosi dell'eccelsa e bravissima MARLENE DIETRICH.RANCHO NOTORIUS,e' la triste storia di van haskell ,che poco prima di sposarsi vede la sua donna morta per colpa di un bandito.Animato dalla vendetta si mettera' alla ricerca dell'uomo responsabile e,seguendo una buona pista si ritrovera' al mulino d'oro ,dove e' pieno di furfanti che si arricchiscono con rapine e quant'altro,pertanto a capitanarli c'e' una donna il cui nome e' leggenda CHUCK-A,e intrufolatosi nella banda nascondendo il motivo non appena trovera' l'occasione fara' vendetta.
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Nel cinema di lang abbiamo sempre visto pellicole di vario genere ,fantascienza,giallo,spy.story.horror,storici,ma per la seconda volta lang abbraccia il western dopo IL VENDICATORE DI JESS IL BANDITO,e lo fa con grande talento servendosi dell'eccelsa e bravissima MARLENE DIETRICH.RANCHO NOTORIUS,e' la triste storia di van haskell ,che poco prima di sposarsi vede la sua donna morta per colpa di un bandito.Animato dalla vendetta si mettera' alla ricerca dell'uomo responsabile e,seguendo una buona pista si ritrovera' al mulino d'oro ,dove e' pieno di furfanti che si arricchiscono con rapine e quant'altro,pertanto a capitanarli c'e' una donna il cui nome e' leggenda CHUCK-A,e intrufolatosi nella banda nascondendo il motivo non appena trovera' l'occasione fara' vendetta.Buon film ,che sicuramente deve molto a MARLENE DIETRICH,ma anche l'abilita' di Lang non e' del tutto scontata,ricordiamo tra l'altro che la produzione e' assai limitata,e che ha girato nei teatri di posa.Ma le scene memorabili non mancano(la corsa in cui le donne montano sopra gli uomini e li cavalcano,la ruota del mulino d'oro che gira ed e' truccata),e danno quell'originalita' che pone il film fra i successi di lang.
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luigi de grossi / red
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mercoledì 9 aprile 2008
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per fortuna che c'è marlene
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Se i grandi protagonisti dello schermo, registi ed attori, riuscissero talvolta a dimenticare di essere grandi, potrebbero essere grandissimi perché più umili. Fritz Lang, consapevole del suo talento e della sua fama, firma nel 1952 RANCHO NOTORIOUS con entusiasmo e budget limitati. Grandi temi, tipicamente langhiani, come la violenza del mite, l'ossessione della vendetta, il peso della colpa, sono trattati sommariamente, come se regista ed attori avessero fretta di concludere, mentre i personaggi sono ridotti ad archetipi vuoti, privi di forza morale e di convinzione interiore. Tuttavia il film ha lasciato una traccia profonda nel panorama del cinema di quegli anni. E' un western anomalo, cupo, barocco, costellato di simboli, come la ruota (truccata) della fortuna e del destino.
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Se i grandi protagonisti dello schermo, registi ed attori, riuscissero talvolta a dimenticare di essere grandi, potrebbero essere grandissimi perché più umili. Fritz Lang, consapevole del suo talento e della sua fama, firma nel 1952 RANCHO NOTORIOUS con entusiasmo e budget limitati. Grandi temi, tipicamente langhiani, come la violenza del mite, l'ossessione della vendetta, il peso della colpa, sono trattati sommariamente, come se regista ed attori avessero fretta di concludere, mentre i personaggi sono ridotti ad archetipi vuoti, privi di forza morale e di convinzione interiore. Tuttavia il film ha lasciato una traccia profonda nel panorama del cinema di quegli anni. E' un western anomalo, cupo, barocco, costellato di simboli, come la ruota (truccata) della fortuna e del destino. I fondali sono di cartapesta ostentata e un technicolor quasi monocromatico. Il legnoso Mel Ferrer, nel ruolo del capobanda, sembra esser capitato sul set per caso, mentre Arthur Kennedy, spendido "vilain" nei successivi western di Anthony Mann, è irruento e rabbioso ma senza l'ambiguità che il personaggio richiederebbe. Si salva Marlene Dietrich che può anche permettersi di non recitare: le è sufficiente mostrare se stessa per essere indimenticabile. Nicholas Ray, due anni dopo, firmerà JOHNNY GUITAR, che con RANCHO NOTORIOUS ha molti punti in comune: la protagonista femminile in guerra contro l'ostilità dei benpensanti, l'amore romantico disperatamente cercato, il nascondiglio dei fuorilegge come microcosmo. Più barocco, più raffinato, più simbolico e allusivo, il film di Ray sarà anche decisamente più bello del suo modello.
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