Giuseppe Marotta
Chi di noi critici, presunti guardiani del buon gusto, lamenterà sufficientemente ciò che il desiderio di vedere un film più o meno degno costa, in dozzinale e madida retorica, allo spettatore qualunque? Viene un futile cortometraggio sui contrabbandieri di tabacco e declama: “I paesini affogati nel grigiore...”; gli succede un “Prossimamente qui” e intona: “Due amanti fatalmente legati, come il lampo e il tuono...”; arriva buona ultima la "Settimana Inconi" e, lodando i fuochi d'artificio che Palermo ha dedicato a Santa Rosalia, cinguetta: “Si slancia verso il cielo una messe di stelle. [...]
di Giuseppe Marotta, articolo completo (6354 caratteri spazi inclusi) su 1956