il cinefilo
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venerdì 25 marzo 2011
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mezzogiorno di fuoco:la solitudine di uno sceriffo
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L'elemento forse più costante che caratterizza l'immagine del protagonista Will Kane è la solitudine della quale si ritrova perennemente a essere vittima...per"solitudine"si intende,in questo caso,il ritrovarsi abbandonato nel momento del bisogno dai compagni,dai cittadini e dagli amici più cari...nonchè dalla moglie ma per ragioni diverse(e,farci caso,comunque molto più nobili di quelle additate da tutti gli altri)e solo inizialmente...poichè,alla fine,ella sarà l'unica a restare al suo fianco di fronte al pericolo.
Quella descritta dal film è la solitudine di un eroe dinanzi a una grave minaccia.
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L'elemento forse più costante che caratterizza l'immagine del protagonista Will Kane è la solitudine della quale si ritrova perennemente a essere vittima...per"solitudine"si intende,in questo caso,il ritrovarsi abbandonato nel momento del bisogno dai compagni,dai cittadini e dagli amici più cari...nonchè dalla moglie ma per ragioni diverse(e,farci caso,comunque molto più nobili di quelle additate da tutti gli altri)e solo inizialmente...poichè,alla fine,ella sarà l'unica a restare al suo fianco di fronte al pericolo.
Quella descritta dal film è la solitudine di un eroe dinanzi a una grave minaccia...la solitudine di un eroe dinanzi alla cieca ottusità di un intera comunità che,se riuscisse ad essere unita,potrebbe affrontare qualsiasi ostacolo ma non potrà mai esserlo a causa di ogni possibile forma di meschinità o astuzia che pervade la personalità di quasi tutti coloro che circondano Will Kane e la sequenza dell'incontro con i cittadini in chiesa è esemplare per capire questa realtà delle cose.
Helen Ramirez(l'attrice è Katy Jurado)odia lo sceriffo a causa di una loro possibile relazione sentimentale...il compagno di Helen e vicesceriffo ambisce al posto di vicesceriffo ma,a fronte del rapporto tra kane e la donna,si sente un"bambino spaesato"che deve"per forza"dimostrare quanto vale...queste sono le due principali vicende personali che Will kane si ritrova a subire ma quello che interessa al regista è l'analisi,sopra citata,della società che circonda l'eroe.
I particolari necessari a permettere al film di classificarsi come il miglior western di tutti i tempi ci sono tutti poichè la sua grandezza è a livello simbolico più che estetico...quello che conta non è l'azione in sè...ma il significato che si cela dietro quell'azione o quella determinata immagine...le strade vuote in cui si aggira lo sceriffo,verso la fine,in attesa dell'arrivo dello spietato bandito rappresentano la vigliaccheria e il tradimento...gli"interessi di bottega"che prevalicano i valori e la dignità intellettuale...questi che ho elencato sono solamente alcuni dei significati che scaturiscono da una sola singola immagine che è quella della città che si fa improvvisamente desertica a fronte dell'arrivo del gruppo di criminali.
Merita,a questo proposito,una menzione speciale la scena finale in cui gli abitanti,vedendo i banditi morti,escono subito come"topi"dalle loro case provocando il disgusto dell'eroe il quale getta sul terreno la stella da sceriffo per poi andarsene,forse per sempre,insieme alla coraggiosa moglie...quella stella lanciata a terra segna la parte più bella in assoluto di MEZZOGIORNO DI FUOCO.
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tony montana
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mercoledì 24 novembre 2010
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il leggendario western in tempo reale
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Lo sceriffo Willy Cane si dimette dal suo incarico il giorno delle sue nozze con Amy, una ragazza quacchera, ma, avendo saputo che sta per tornare in città (con il treno di mezzogiorno) un pericoloso fuorilegge, decide di rimanere e affrontarlo. I concittadini, a uno a uno, gli negano l'aiuto ed egli si ritrova a confrontarsi da solo contro il malvivente e la sua banda. Dopo averli eliminati tutti, se ne va via per sempre con la moglie che lo ha aiutato nella difficile impresa.
Zinnemann firma uno dei suoi migliori film e uno dei più grandi western che ilcinema abbia mai visto. Il film, che è fra i più influenti mai realizzati, ha la stessa durata della storia che racconta, è narrato in tempo reale: unità di tempo quindi ma anche di luogo, regola aurea del teatro greco.
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Lo sceriffo Willy Cane si dimette dal suo incarico il giorno delle sue nozze con Amy, una ragazza quacchera, ma, avendo saputo che sta per tornare in città (con il treno di mezzogiorno) un pericoloso fuorilegge, decide di rimanere e affrontarlo. I concittadini, a uno a uno, gli negano l'aiuto ed egli si ritrova a confrontarsi da solo contro il malvivente e la sua banda. Dopo averli eliminati tutti, se ne va via per sempre con la moglie che lo ha aiutato nella difficile impresa.
Zinnemann firma uno dei suoi migliori film e uno dei più grandi western che ilcinema abbia mai visto. Il film, che è fra i più influenti mai realizzati, ha la stessa durata della storia che racconta, è narrato in tempo reale: unità di tempo quindi ma anche di luogo, regola aurea del teatro greco. Lo sceriffo Gary Cooper è il primo antieroe del western americano, troppo onesto per fuggire di fronte al bandito che torna in città col treno di mezzogiorno per ucciderlo, ma capace anche di aver paura e di chiedere aiuto alla sua città, un nido di ipocriti, opportunisti e vigliacchi che invece lo ha lascia solo. Ce la farà,ma al prezzo di scoprirsi fragile come tutti gli uomini. Il direttore della fotografia Floyd Crosby non usò filtri perché le immagini della città vuota e assolata accentuavano il senso di solitudine del protagonista. L'inesorabile scorrere del tempo nell'attesa del sempre più imminente mezzogiorno "di fuoco"... cattura lo spettatore. Infiniti gli omaggi e le parodie a questo leggendario film che ha fatto storia. Capolavoro. La bellissima canzone High Noon che fa da colonna sonora al film e che si è aggiudicata l’Oscar è cantata da Tex Ritter.
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il cinefilo
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domenica 3 ottobre 2010
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la leggenda del cinema western americano
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TRAMA:Lo sceriffo Will Kane(Gary Cooper)si ritrova,nel giorno del suo matrimonio,a tentare di reclutare alcuni suoi amici cittadini per affrontare un pericoloso bandito e la sua banda ma tutti gli volteranno le spalle...COMMENTO:Si tratta di uno dei più famosi film western americani di sempre e la sua fama può dirsi pienamente meritata grazie alla straordinaria bravura dimostrata dal regista e dagli interpreti per la sua realizzazione.
L'intero impianto narrativo del film assume,progressivamente,la tonalità di una grande allegoria sui temi del coraggio,della vigliaccheria e sull'ideale della giustizia che,in numerose sequenze,viene espresso con un intensità e una sincerità assolutamente unici all'interno di questo,oggi tramontato,filone cinematografico.
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TRAMA:Lo sceriffo Will Kane(Gary Cooper)si ritrova,nel giorno del suo matrimonio,a tentare di reclutare alcuni suoi amici cittadini per affrontare un pericoloso bandito e la sua banda ma tutti gli volteranno le spalle...COMMENTO:Si tratta di uno dei più famosi film western americani di sempre e la sua fama può dirsi pienamente meritata grazie alla straordinaria bravura dimostrata dal regista e dagli interpreti per la sua realizzazione.
L'intero impianto narrativo del film assume,progressivamente,la tonalità di una grande allegoria sui temi del coraggio,della vigliaccheria e sull'ideale della giustizia che,in numerose sequenze,viene espresso con un intensità e una sincerità assolutamente unici all'interno di questo,oggi tramontato,filone cinematografico.
All'epoca la pellicola venne"perseguitata"(a causa,forse,di alcuni"simbolismi"ideologici)dalle autorità a causa della situazione politica legata al senatore MacCarthy e alla famosa"caccia alle streghe"contro i comunisti.
Una curiosità per i cinefili più esperti:se si osserva con attenzione il cast si potranno notare,oltre a i due attori protagonisti(l'altra è Grace Kelly)anche alcune note figure quali Lee Van Cleef e Lon Chaney(il leggendario interprete del vecchio film intitolato L'UOMO LUPO).
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chriss
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mercoledì 18 agosto 2010
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breve storia di una psicosi di massa...
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L' ex sceriffo amico di Kane:"Che bella vita! Si rischia la pelle per acciuffare degli assassini; i giurati li mandano via assolti, quelli tornano e ti fanno la festa. Sei onesto, resti povero per tutta la vita e finisci col morire assassinato come un cane in un angolo di strada. E perché? Per niente: per un distintivo!" Tre banditi, Ben Miller, Jim Pierce e Jack Colby, si riuniscono, assieme ad un quarto, Frank Miller, che arriverà col treno di mezzogiorno, per regolare un vecchio conto con lo sceriffo di Hadleyville. Will Kane, lo sceriffo che si è appena sposato, riceve un telegramma che lo informa che Miller ed i suoi scagnozzi stanno per giungere in città.
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L' ex sceriffo amico di Kane:"Che bella vita! Si rischia la pelle per acciuffare degli assassini; i giurati li mandano via assolti, quelli tornano e ti fanno la festa. Sei onesto, resti povero per tutta la vita e finisci col morire assassinato come un cane in un angolo di strada. E perché? Per niente: per un distintivo!" Tre banditi, Ben Miller, Jim Pierce e Jack Colby, si riuniscono, assieme ad un quarto, Frank Miller, che arriverà col treno di mezzogiorno, per regolare un vecchio conto con lo sceriffo di Hadleyville. Will Kane, lo sceriffo che si è appena sposato, riceve un telegramma che lo informa che Miller ed i suoi scagnozzi stanno per giungere in città. Per un motivo imprecisato Miller è stato rilasciato dalle autorità (doveva essere impiccato): ora vuole la sua vendetta. Will dà le dimissioni, ma poi ci ripensa e torna indietro deciso ad eliminarli assieme ad una squadra di pistoleri. Ma il tempo stringe, manca poco più di un' ora all' arrivo del treno. La moglie lo lascia, ma solo in apparenza, in quanto resterà a girare per il paese. Ed è proprio in paese che accade l' impensabile. Il giudice fugge via a gambe levate. Anche la signora Ramirez, proprietaria del saloon ed ex compagna sia di Kane, sia di Miller, ha deciso di far fagotto ed andarsene. Quello che dovrà diventare il nuovo sceriffo, Harvey, si dimostrerà un vigliacco. Ma è solo l' inizio di una crisi collettiva. Addirittura l' oste del saloon predice a Kane che morirà cinque minuti dopo che Miller sarebbe sceso dal treno. Sempre nel saloon cercherà sostegno in qualcuno, ma pure in quel caso verrà abbandonato al suo destino. Un uomo si nasconde dentro casa pur di non parlare con Kane, il quale capisce invece benissimo. Incredibilmente uno zoppo, ubriaco e mezzo ceco, si offre a Kane, il quale, ovviamente, rifiuta. In una discussione in Chiesa, gli viene addirittura chiesto di andarsene, nonostante gli sia riconosciuto di esser stato un ottimo sceriffo. Anche il suo miglior amico, l' ex sceriffo, gli dirà: "La lotta è troppo impari!" Persino un albergatore confessa ad Amy Kane che suo marito non gli è per niente simpatico. L' ultimo ad arrendersi è un volontario che, appena saputo che saranno solo in due ad affrontare la banda, molla Kane senza salvare la faccia. Intanto, l' orologio dice che è arrivato mezzogiorno. E Frank Miller è appena sceso dal treno... Mezzogiorno di fuoco è la breve storia di una psicosi di massa. Will Kane, anche se è un uomo onesto e coraggioso, è stato letteralmente abbandonato da tutti. Solo la moglie lo aiuterà: infatti, la quacquera ucciderà un uomo per lui. E' assurdo tutto ciò, nonostante tutto quel che Will abbia fatto in passato per loro. Sono tutti, improvvisamente, diventati vigliacchi. Tecnicamente il film è perfetto, in quanto, in meno di un' ora e trenta, riesce a trasmetterci le sensazioni dei cittadini che hanno all' arrivo in paese di Miller. La vicenda, infatti, si svolge tra le dieci e trentacinque e le dodici. Quattro Oscar e quattro Golden Globe per questo film angosciante. E' proprio quest' ultima la parola giusta: angosciante! L' intero paese, in preda al panico ed alla paura di soccombere, si ritira, finché non si vedrà, proprio a mezzogiorno, una città deserta. Bel film, peccato duri così poco. Da notare che Lee Van Cleef non dirà nemmeno una parola durante la sua non brillante performance. Forse era l' esordio? Solo Sergio Leone ha potuto, in seguito, dargli il ruolo che gli competeva: quello di prima star! Chriss
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adriano sgarrino
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domenica 7 febbraio 2010
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mezzogiorno di fuoco
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Paese di prod.: USA Anno: 1952 Di: Fred Zinnemann Con: Gary Cooper, Grace Kelly, Lloyd Bridges, Katy Jurado, Thomas Mitchell, Lon Chaney jr., Lee Van Cleef, Ian MacDonald, Jack Elam. Nel giorno del suo matrimonio e nell'ultimo da sceriffo, Willy Kane (Gary Cooper) apprende che col treno di mezzogiorno arriverà in città un bandito (MacDonald), arrestato da lui anni prima ed in cerca di vendetta. Nonostante che la sua futura moglie (Grace Kelly) gli consigli a più riprese di lasciare la città ed evitare un nuovo scontro, Willy decide ugualmente di affrontare la definitiva resa dei conti sebbene in città tutti si sottraggano dall'aiutarlo.
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Paese di prod.: USA Anno: 1952 Di: Fred Zinnemann Con: Gary Cooper, Grace Kelly, Lloyd Bridges, Katy Jurado, Thomas Mitchell, Lon Chaney jr., Lee Van Cleef, Ian MacDonald, Jack Elam. Nel giorno del suo matrimonio e nell'ultimo da sceriffo, Willy Kane (Gary Cooper) apprende che col treno di mezzogiorno arriverà in città un bandito (MacDonald), arrestato da lui anni prima ed in cerca di vendetta. Nonostante che la sua futura moglie (Grace Kelly) gli consigli a più riprese di lasciare la città ed evitare un nuovo scontro, Willy decide ugualmente di affrontare la definitiva resa dei conti sebbene in città tutti si sottraggano dall'aiutarlo. Scritto magistralmente da Carl Foreman e diretto con mano sicura da Zinnemann, un western entrato ormai nell'immaginario collettivo degli spettatori. Girato con un senso di angoscia amplificato ulteriormente dal fatto che il film osserva una scansione temporale effettuata quasi in tempo reale, è evidente il raffronto che si pone tra l'omertà e la vigliaccheria dei cittadini ed il senso dell'onore e del dovere dello sceriffo, digustato dall'atteggiamento meschino di coloro i quali aveva sino ad allora reputato degli amici (memorabile la scena in cui Cooper, ormai del tutto disilluso, getta la stella da sceriffo nella polvere). Un vero e proprio gioiello di Hollywood dove tutto concorre alla realizzazione del capolavoro - dalla superba colonna musicale di Dimitri Tiomkin, incredibile nello scandire e "commentare" i passaggi più significativi della vicenda, ad un cast di tutto rispetto, incisivo anche nei ruoli secondari. Meritatissimi quattro premi Oscar: miglior attore protagonista (Cooper), montaggio (Elmo Williams, Harry Gerstad), colonna musicale (Dimitri Tiomkin) e canzone ("High Noon" di Dimitri Tiomkin e Ned Washington).
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serpico
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martedì 26 maggio 2009
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che lentezza
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molto lento 84 min.mi parevono un eternita'
film mediocre
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bluray
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lunedì 24 novembre 2008
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una palla mortale
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ho dormito per tutto il film. ed io sn uno ke se ne intend di cinema. penoso.
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(di gaetano_92)
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blaster
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martedì 21 novembre 2006
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il miglior western americano
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Il miglior western americano che abbia visto. Lontano dai classici che esaltano l'eroismo. Cane non è un "eroe" lo mostra più volte e lo dice lui stesso che ha paura. E' un uomo solo tradito da quelli che riteneva amici. Convinto inizialmente che quello in cui crede sia giusto e valga la pena lottare per ciò, una lotta che poi alla fine non è neanche tanto sua. E chi dovrebbe combatterla si defila vigliaccamente. Alla fine, sia nel discorso col vecchio ex sceriffo che lui ammirava e poi con la stella gettata per terra, non da classico western americano o meglio non da eroe americano, qualcosa deve esser mutato. La sua fede sembra esser venuta meno ha fatto il suo lavoro ma non riconosce più il simbolo che rappresenta la legge.
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Il miglior western americano che abbia visto. Lontano dai classici che esaltano l'eroismo. Cane non è un "eroe" lo mostra più volte e lo dice lui stesso che ha paura. E' un uomo solo tradito da quelli che riteneva amici. Convinto inizialmente che quello in cui crede sia giusto e valga la pena lottare per ciò, una lotta che poi alla fine non è neanche tanto sua. E chi dovrebbe combatterla si defila vigliaccamente. Alla fine, sia nel discorso col vecchio ex sceriffo che lui ammirava e poi con la stella gettata per terra, non da classico western americano o meglio non da eroe americano, qualcosa deve esser mutato. La sua fede sembra esser venuta meno ha fatto il suo lavoro ma non riconosce più il simbolo che rappresenta la legge. Possiamo parlare di gesto anarchico. Possiamo chiederci per chi vale la pena o per cosa combattere nel 1952 ma anche nel 2006 ma anche nel 3010. Il mondo è dei vili e dei mediocri, loro vincono sempre perchè c'è sempre un martire di turno che gli para il culo anche da morto. La chiusura del film qualsiasi interpretazione le si voglia dare non lascia aperto nessun lato positivo. Cane è consapevole che la sua non è una vittoria. Ha sconfitto i "cattivi"? E se i cattivi fossero i cittadini. Qualcuno di loro lo ammette anche di preferire a Cane Frank Miller. E se il "cattivo" Frank Miller non fosse che il riflesso più abbagliante, ma solo un riflesso, di tutta la città e dei suoi abitanti. L'umanità gratifica spesso se stessa scegliendo un grupetto, che nella varie epoche cambia faccia, di brutti, sporchi e cattivi a cui addossare tutte le colpe del mondo e con cui scaricarsi la coscienza per essere lindi e puliti esteriormente e in modo tale da rappresentarsi "migliori" e più "buoni". Con queste fesserie abbiamo liquidato interi periodi della storia, con le balle dei pazzi e dei folli tiranni ci siamo assicurati che il "cattivo" sconfitto e spazzato via non avesse lasciato dietro di se nulla, o meglio ci siamo ripuliti e ne siamo usciti lindi più di prima e perchè no anche eroicamente rivoluzionari. La favola del lupo cattivo ci dice che speso il cattivo non è ciò che sembra e che può apparire con sembianze benevole. Chi è il cattivo Frank Miller o tutta la popolazione? Purtroppo però non si può fare quello che Cane ha fatto a Frank Miller a tutta la popolazione altrimenti qualche benpensante parlerebbe di genocidio. Però è così. Quelli che col megafono vanno in giro a dirsi e spacciarsi come buoni e migliori, in ogni epoca, non sono convincenti come ha detto qualcuno c'è del marcio...
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armando
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venerdì 21 luglio 2006
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westem di alta qualità
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è un capolavoro di contenuti ,,di semplicità,e anche di economia,a confronto delle mezze calzette odierne viene la voglia di piangere
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yanez
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sabato 26 febbraio 2005
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ai margini del capolavoro
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E' uno dei più celebri westwrn della storia del cinema. Il film procede in un crescendo rossiniano fino al fragore della sparatoria finale, decisiva e liberatoria per lo spettatore. Ben interpretato da tutti, coinvolgente, accattivante, pieno di aspettative, corredato dalle immortali musiche di Tiomkin, se Zinnemann lo avesse diretto con meno freddezza, sarebbe stato un capolavoro.
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(di alessandro)
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