paola di giuseppe
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venerdì 29 aprile 2011
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ancora "una storia semplice"
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Con "Notizie degli Scavi" l’Accademia dei Lincei informa la comunità degli studiosi sugli scavi archeologici a partire dalla fine del XIX secolo.
Il cosiddetto “professore” (Battiston) non è uno studioso, eppure c’è in lui un’attrazione imprevedibile verso il reperto archeologico, che si rivela ancor prima che il suo umile lavoro di uomo tuttofare per la casa di appuntamenti di Via Principe Eugenio a Roma lo porti a Tivoli ad accompagnare una delle prostitute, e dove, per passare le due ore di attesa, fa un bel giro a Villa Adriana.
Ci sono dei frammenti marmorei a bassorilievo nell’atrio dell’ospedale dove andrà spesso a trovare la “marchesa” (Ambra Angiolini), prostituta ricoverata per tentato suicidio, e lui s’incanta a guardarli.
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Con "Notizie degli Scavi" l’Accademia dei Lincei informa la comunità degli studiosi sugli scavi archeologici a partire dalla fine del XIX secolo.
Il cosiddetto “professore” (Battiston) non è uno studioso, eppure c’è in lui un’attrazione imprevedibile verso il reperto archeologico, che si rivela ancor prima che il suo umile lavoro di uomo tuttofare per la casa di appuntamenti di Via Principe Eugenio a Roma lo porti a Tivoli ad accompagnare una delle prostitute, e dove, per passare le due ore di attesa, fa un bel giro a Villa Adriana.
Ci sono dei frammenti marmorei a bassorilievo nell’atrio dell’ospedale dove andrà spesso a trovare la “marchesa” (Ambra Angiolini), prostituta ricoverata per tentato suicidio, e lui s’incanta a guardarli.
Sembra che sotto gli enormi strati di adipe che arrotondano il suo corpo si nasconda un bozzolo che non è riuscito a svilupparsi, ed è lì, bloccato nella sua solitudine senza parole che non siano quelle di un gergo quotidiano scarnificato.
Il “professore” non ha neppure un nome, solo questo appellativo, le donne della casa lo trattano come il nulla che è, a lui basta che non lo mandino via, ricorda per qualche tratto Chance il giardiniere di Oltre il giardino, ma la sua non è una metafora, è vita reale nella Roma degli sfigati, dove un giorno tira l’altro alla meno peggio.
Eppure, niente che dia la sensazione di ambienti sordidi e vite di malaffare in questo film che Emidio Greco trae da un racconto di Lucentini, letto nel ’64 e girato 47 anni dopo.
Si può parlare di prostituzione, disperazione, solitudine e minorazione psichica lasciando che prevalga una strana dolcezza, scontrosa e gentile insieme, che emana da quel corpo enorme con un viso di bambino, che racconta a suo modo la visita agli scavi alla donna che lo guarda, e vede in lui quell’umanità di cui ha perduto il ricordo.
E’ un breve epigramma, Notizie degli scavi, ne ha la leggerezza dolente e il sorriso smarrito, non racconta, non indaga, è fatto di sottili vibrazioni e musiche dolcissime, come il secondo movimento del Concerto 20 K.466 - Romance di Mozart, che commenta le stupende riprese di Villa Adriana immersa nel sole dorato dell’estate romana, una scelta musicale perfetta, nel tema sereno e idilliaco affidato al Si bemolle maggiore che scandisce con intervalli ampi tensioni armoniche di grazia sorprendente.
Il “professore” e la “marchesa” riflettono i loro visi nella vetrina illuminata di una strada buia di periferia.
“Glielo fai adesso un sorriso a questa signorina?”
E lui sorride, per la prima volta.
Poi tornerà il buio…
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riccardo76
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mercoledì 13 luglio 2011
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un'umanità negata
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Tratto dall’omonimo racconto di Franco Lucentini, Notizie degli Scavi racconta la maturazione del personaggio chiamato semplicemente “Professore”, interpretato da uno straordinario Giuseppe Battiston, il quale vive in una casa di appuntamenti. In cambio dell’ospitalità, egli svolge lavoretti e commissioni per la maîtresse, detta “ La Signora”, e le altre ragazze. Nerd, in sovrappeso e isolato dagli altri, con i quali è impossibilitato ad instaurare rapporti che vadano al di là di semplici commissioni, egli spesso, anche nelle poche occasioni di conversazione, tende ad rinchiudersi nel suo mondo personale, fatto di pensieri e fantasticherie, spesso futili, suscitate dall’osservazione di oggetti che attraggono la sua attenzione e lo spingono a restare immobile con lo sguardo assente, fisso su di essi.
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Tratto dall’omonimo racconto di Franco Lucentini, Notizie degli Scavi racconta la maturazione del personaggio chiamato semplicemente “Professore”, interpretato da uno straordinario Giuseppe Battiston, il quale vive in una casa di appuntamenti. In cambio dell’ospitalità, egli svolge lavoretti e commissioni per la maîtresse, detta “ La Signora”, e le altre ragazze. Nerd, in sovrappeso e isolato dagli altri, con i quali è impossibilitato ad instaurare rapporti che vadano al di là di semplici commissioni, egli spesso, anche nelle poche occasioni di conversazione, tende ad rinchiudersi nel suo mondo personale, fatto di pensieri e fantasticherie, spesso futili, suscitate dall’osservazione di oggetti che attraggono la sua attenzione e lo spingono a restare immobile con lo sguardo assente, fisso su di essi. Tuttavia, anche da parte degli altri non c’è un reale interesse ad instaurare un vero e proprio rapporto con lui, ricercandolo esclusivamente nel momento del bisogno, come se egli fosse soltanto un mezzo, uno strumento, anziché un essere umano.
Ma qualcosa cambia nel momento in cui al Professore viene commissionata un’ambasciata alla “Marchesa”- un’intensa Ambra Angiolini - una ragazza ricoverata all’ospedale per tentato suicidio d’amore, che egli conosce perché in passato aveva fatto parte dello “staff” della Signora: a lui l’arduo compito di avvertirla della decisione della compagna/convivente di lasciarla e di andare a vivere all’estero per un’occasione di lavoro. Nel momento in cui rincontra la Marchesa, per la prima volta nella sua vita qualcuno non gli chiede di vederlo per una commissione, ma soltanto per avere della compagnia. Tutto ciò provoca uno sconvolgimento non indifferente nell’animo del Professore, che stupito le chiede: “Come posso farti compagnia io??!!”, ritenendosi incapace di interazioni umane. La dolcezza e la solitudine della Marchesa, racchiusa negli occhi intensi di Ambra, riusciranno a far intraprendere al protagonista un viaggio alla scoperta della propria umanità. Le “notizie degli scavi” della Villa di Adriano a Tivoli simboleggiano così la possibilità di riscattare la propria esistenza fatta di solitudine, fornendo argomento di conversazione per poter instaurare un rapporto con la Marchesa, la quale è l’unica disposta ad ascoltarlo interessata. Ella inoltre, rivendicherà l’umanità del Professore, pregandolo di portarla “dove ti pare”, riconoscendogli quindi la possibilità di compiere un’azione secondo il proprio desiderio e non quello di altri. Il viaggio alla scoperta della propria umanità è ormai intrapreso, e per tale motivo il protagonista può ritenersi felice, oltre che per il fatto di aver trovato una persona che sappia apprezzarlo. Per la prima volta, il Professore può dunque sorridere di gioia, e con lui lo spettatore, con la battuta finale di Ambra: “ E faglielo un sorriso a questa signorina!”.
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flyanto
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domenica 1 maggio 2011
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mio commento personale
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Film sull'incontro di due solitudini. Poetico e malinconico. Brava Ambra Angiolini ed ancor più, come sempre del resto, Giuseppe Battiston. Memorabili le scene ambientate nella Villa di Adriano a Tivoli, trionfo di una bellezza classica ormai non più esistente ma sempre incisiva e sconvolgente. Eccezionale la colonna sonora.
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renato volpone
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mercoledì 4 maggio 2011
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il professore e la marchesa
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Uno sguardo su una casa di appuntamenti, un uomo un po' autistico, "il professore", e le donne: la "signora", le ragazze...e la "marchesa", che ha tentato il suicidio perchè abbandonata dalla compagna di vita. Tra un servizio e l'altro il protagonista va a trovare la ragazza in ospedale fino a che lei rientra nella casa. Piano piano li accomuna la disperazione di una vita solitaria e si ritrovano abbracciati in un pianto liberatorio. La storia si sviluppa lentamente facendo entrare lo spettatore nell'animo dei protagonisti rendendo normali queste vite un po' al limite. Convincente Battiston che esce dai suoi ruoli usuali e si perde nella bellezza di una visita a "Villa Adriana", con le sue "notizie dagli scavi", anche se la lunga permanenza nel luogo annoia non poco.
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Uno sguardo su una casa di appuntamenti, un uomo un po' autistico, "il professore", e le donne: la "signora", le ragazze...e la "marchesa", che ha tentato il suicidio perchè abbandonata dalla compagna di vita. Tra un servizio e l'altro il protagonista va a trovare la ragazza in ospedale fino a che lei rientra nella casa. Piano piano li accomuna la disperazione di una vita solitaria e si ritrovano abbracciati in un pianto liberatorio. La storia si sviluppa lentamente facendo entrare lo spettatore nell'animo dei protagonisti rendendo normali queste vite un po' al limite. Convincente Battiston che esce dai suoi ruoli usuali e si perde nella bellezza di una visita a "Villa Adriana", con le sue "notizie dagli scavi", anche se la lunga permanenza nel luogo annoia non poco. Comunque un buon film.
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gold82
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venerdì 29 aprile 2011
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una bellissima poesia di 90 minuti
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Un magistrale Emidio Greco dirige in maniera egregia questi due giovani attori italiani. Battiston da il meglio di se vestendo i panni del professore, ragazzo poco più che trententenne forse ingenuo, sicuramente non intelligente che sopravvive ad un'esistenza piatta e colorata allo stesso tempo. Ambra ancora una volta stupisce. Interpreta in modo delicato una fragile donna che vive nella sua solitudine angosciata e piena di paure. i due si prendono per mano in un percorso ideale che li porterà a sorridere davanti ad una vita spesso troppo difficile e pesante da portarsi sulle spalle. Ne esce fuori un piccolo quadro con eccellenti pennellate fatte di dialoghi profondi ed eleganti.
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Un magistrale Emidio Greco dirige in maniera egregia questi due giovani attori italiani. Battiston da il meglio di se vestendo i panni del professore, ragazzo poco più che trententenne forse ingenuo, sicuramente non intelligente che sopravvive ad un'esistenza piatta e colorata allo stesso tempo. Ambra ancora una volta stupisce. Interpreta in modo delicato una fragile donna che vive nella sua solitudine angosciata e piena di paure. i due si prendono per mano in un percorso ideale che li porterà a sorridere davanti ad una vita spesso troppo difficile e pesante da portarsi sulle spalle. Ne esce fuori un piccolo quadro con eccellenti pennellate fatte di dialoghi profondi ed eleganti.
Un film con un ritmo tutto suo, che alterna ai momenti intimi di questa strana coppia ad immagini bellissime di Villa Adriana a Tivoli. 90 minuti da passare piacevolmente.
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algernon
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giovedì 28 aprile 2011
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il professore e la marchesa
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film bello e delicato, tratto da un romanzo di Franco Lucentini. narra di un uomo (Battiston) familiarmente chiamato "il professore" dalle prostitute di una casa di tolleranza in via principe amedeo. la "signora" della casa (Iaia Forte) concede al professore vitto e alloggio in cambia di piccoli lavori, fare la spesa, accompagnare le ragazze, e così via. ma quello che colpisce è la semplicità di quest'uomo cosiì ingenuo e impreparato per la vita, e i suoi pensieri un po' infantili recitati ad alta voce. le ragazze gli vogliono bene, altrimenti non sopporterebbero la sua pedanteria. la "marchesa" (Ambra) è ricoverata perché ha tentato il suicidio per una delusione amorosa, il prof la va a trovare più volte e fra i due si svolge un dialogo delicato.
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film bello e delicato, tratto da un romanzo di Franco Lucentini. narra di un uomo (Battiston) familiarmente chiamato "il professore" dalle prostitute di una casa di tolleranza in via principe amedeo. la "signora" della casa (Iaia Forte) concede al professore vitto e alloggio in cambia di piccoli lavori, fare la spesa, accompagnare le ragazze, e così via. ma quello che colpisce è la semplicità di quest'uomo cosiì ingenuo e impreparato per la vita, e i suoi pensieri un po' infantili recitati ad alta voce. le ragazze gli vogliono bene, altrimenti non sopporterebbero la sua pedanteria. la "marchesa" (Ambra) è ricoverata perché ha tentato il suicidio per una delusione amorosa, il prof la va a trovare più volte e fra i due si svolge un dialogo delicato. il prof fa la cronaca degli avvenimenti e fa anche un appassionato resoconto di Villa Adriana, che ha visitato mentre aspettava l'altra ragazza che aveva accompagnato a Tivoli, "per servizio" per così dire. veramente bella l'interpretazione dei due attori. ottimo Emidio Greco, un regista molto valido del quale vale la pena rivedere anche i film precedenti
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alessandro di fiore
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giovedì 23 agosto 2012
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un film che ha qualcosa da dire
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“Notizie degli scavi”, di Emidio Greco, è un film che ha qualcosa da dire. Quel qualcosa lo dice con grazia, con delicatezza, con dialoghi mai banali perché nascondono sempre un sentimento. Sono i dialoghi tra “la Marchesa” (una brava Ambra Angiolini) e il Professore (un altrettanto bravo Giuseppe Battiston). La prima è una ex prostituta che ha tentato il suicidio per un amore non ricambiato, il secondo è un inserviente della casa di appuntamenti in cui prestava servizio la Marchesa. Intorno a loro ruotano personaggi di contorno che, seppure marginali, sono tutti ben definiti nei loro tratti caratteriali e psicologici. Il Professore è un personaggio un po’ strano, di quelli che capita a tutti di incontrare per strada, introverso, apparentemente abulico, dotato di un forte senso del dovere e del servizio che però contrasta con una memoria instabile e con la propensione a distrarsi su oggetti ai più insignificanti.
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“Notizie degli scavi”, di Emidio Greco, è un film che ha qualcosa da dire. Quel qualcosa lo dice con grazia, con delicatezza, con dialoghi mai banali perché nascondono sempre un sentimento. Sono i dialoghi tra “la Marchesa” (una brava Ambra Angiolini) e il Professore (un altrettanto bravo Giuseppe Battiston). La prima è una ex prostituta che ha tentato il suicidio per un amore non ricambiato, il secondo è un inserviente della casa di appuntamenti in cui prestava servizio la Marchesa. Intorno a loro ruotano personaggi di contorno che, seppure marginali, sono tutti ben definiti nei loro tratti caratteriali e psicologici. Il Professore è un personaggio un po’ strano, di quelli che capita a tutti di incontrare per strada, introverso, apparentemente abulico, dotato di un forte senso del dovere e del servizio che però contrasta con una memoria instabile e con la propensione a distrarsi su oggetti ai più insignificanti. Il Professore ha una scarsa considerazione delle proprie capacità e del proprio aspetto fisico, forse per questo non ha mai coltivato probabilmente il gusto della conquista di una donna. Le visite alla Marchesa rivelano due attrazioni inaspettate, che viaggiano di pari passo: quella verso i resti architettonici (suggestive le immagini di Villa Adriana, a Tivoli), e quella che la sua persona suscita nella Marchesa. La quale svela così la sorprendente sensibilità che è necessaria per comprenderne altre, quelle sfuggenti che rassegnate si nascondono.
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ultimoboyscout
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giovedì 6 ottobre 2011
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il professore e la marchesa.
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Un film decisamente piccolo piccolo questo di Emidio Greco, non solo per mezzi e budget, ma anche e soprattutto per la scarsissima riuscita. Tratto da un vecchio romanzo di Franco Lucentini, narra le vicende di un uomo scialbo, insignificante e un pò tonto, il professore per l'appunto, tuttofare in una casa d'appuntamenti che ritrova una prostituta che un tempo bazzicava quel bordello, la marchesa, la quale si trova ricoverata a seguito di un tentativo di suicidio. Tra i due nascerà una strana relazione, a dir poco surreale, che metterà a contatto due mondi così lontani tra loro. Lo scritto di Lucentini era ambientato nella Roma degli anni '60, nell'opera di Greco siaomo ai giorni nostri ma non è importante l'ambientazione spazio-temporale quanto il fatto che il film appaia sfumato, sospeso in una sua dimensione e del tutto fuori tempo.
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Un film decisamente piccolo piccolo questo di Emidio Greco, non solo per mezzi e budget, ma anche e soprattutto per la scarsissima riuscita. Tratto da un vecchio romanzo di Franco Lucentini, narra le vicende di un uomo scialbo, insignificante e un pò tonto, il professore per l'appunto, tuttofare in una casa d'appuntamenti che ritrova una prostituta che un tempo bazzicava quel bordello, la marchesa, la quale si trova ricoverata a seguito di un tentativo di suicidio. Tra i due nascerà una strana relazione, a dir poco surreale, che metterà a contatto due mondi così lontani tra loro. Lo scritto di Lucentini era ambientato nella Roma degli anni '60, nell'opera di Greco siaomo ai giorni nostri ma non è importante l'ambientazione spazio-temporale quanto il fatto che il film appaia sfumato, sospeso in una sua dimensione e del tutto fuori tempo. A tratti può risultare persino commovente, ma l'unica cosa che rimane e colpisce è la notevole interpretazione di Battiston, assolutamente credibile nel ruolo del professore, da rivedere Ambra mentre fa il compitino e nulla più Iaia Forte. Fa tornare in mente "Pretty woman", per certe atmosfere, ma ne è lontano mille miglia e non lo vuole certo parafrasare. Decisamente inferiore a "Una storia semplice" ad ora miglior film del regista.
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nuna83
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giovedì 3 novembre 2011
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bravissimi gli attori
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Un film particolare e a tratti un pò lento.
L'interpretazione del bravissimo Battiston ti catapulta in quella Roma un pò sconosciuta, di periferia, con un personaggio fuori dagli schemi ma che ti lascia un forte senso di dolcezza e tenerezza. L'incontro con il personaggio di Ambra Angiolini è quasi surreale, ti catapulta in un mondo poco conosciuto ai più, dove regna la tristezza e la solitudine, ma dove c'è anche tanta diffidenza nelle persone che li circondano. Queste due anime complessate troveranno conforto l'una dell'altro in un'amicizia, o qualcosa in più, che andrà al di là di questo breve periodo di frequentazione in una stanza d'ospedale.
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Un film particolare e a tratti un pò lento.
L'interpretazione del bravissimo Battiston ti catapulta in quella Roma un pò sconosciuta, di periferia, con un personaggio fuori dagli schemi ma che ti lascia un forte senso di dolcezza e tenerezza. L'incontro con il personaggio di Ambra Angiolini è quasi surreale, ti catapulta in un mondo poco conosciuto ai più, dove regna la tristezza e la solitudine, ma dove c'è anche tanta diffidenza nelle persone che li circondano. Queste due anime complessate troveranno conforto l'una dell'altro in un'amicizia, o qualcosa in più, che andrà al di là di questo breve periodo di frequentazione in una stanza d'ospedale. Una nota molto positiva sono le stupende immagini di Villa di Adriano a Tivoli e la breve storia di questi ultimi, per chi non la conoscesse.
La storia è piacevole, ma i dialoghi sono un pò troppo lenti.
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molenga
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giovedì 28 febbraio 2013
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che cosa dovrei fare?
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Il Professore è un sempliciotto obeso che , per mantenersi, fa il tuttofare in una pensione un po' particolare...infatti la casa è abitata da prostitute e si può più o meno definire un bordello. Un giorno viene contattato da una ex lavoratice della casa che, tempo prima, si era trasferita a vivere con un'altra professionista del sesso( s'intuisce che le due, messesi in proprio, avevano una relazione), ma poi le cose spn precipitate, lei ha trovato un uomo e l'altra, detta"la marchesa", ha tentato il suicidio: sotto ricompensa il professore dovrà riferire alla marchesa alcuni mesaggi dell'ex compagna. Ma piano piano il pingue uomo e la ragazza si avvicinano.
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Il Professore è un sempliciotto obeso che , per mantenersi, fa il tuttofare in una pensione un po' particolare...infatti la casa è abitata da prostitute e si può più o meno definire un bordello. Un giorno viene contattato da una ex lavoratice della casa che, tempo prima, si era trasferita a vivere con un'altra professionista del sesso( s'intuisce che le due, messesi in proprio, avevano una relazione), ma poi le cose spn precipitate, lei ha trovato un uomo e l'altra, detta"la marchesa", ha tentato il suicidio: sotto ricompensa il professore dovrà riferire alla marchesa alcuni mesaggi dell'ex compagna. Ma piano piano il pingue uomo e la ragazza si avvicinano...
Un buon dramma con una regia sapiente e un'ottima angioini: battiston fa il suo. ottime le musiche
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