darkangel ita
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mercoledì 17 marzo 2010
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film psicologico difficile da interpretare 1 di 2
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E' un thriller psicologico, ma lo definirei + che altro un film psicologico, uno dei soliti film intrippanti degli ultimi tempi, dove tutto cio' che si vede non deve essere per forza reale.
E' un film spagnolo, quindi non aspettatevi lo stile hollywoodiano. Il ritmo e' lento e lo stile e' proprio da film spagnolo ( ho gia' visto alcuni horror spagnoli,interessanti, ma mancano di quel non so che....insomma, si riconoscono, come i film italiani )
Piacendomi il genere ( film intrippanti ) a me e' piaciuto!
Bella l'attrice ( anche se c'e' troppo nudo gratuito....)
Non concordo con diversi commenti sul fatto che ci sia troppo sesso gratuito, questo dimostra che non hanno capito, dopo tutto la storia si basa proprio su quello.
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E' un thriller psicologico, ma lo definirei + che altro un film psicologico, uno dei soliti film intrippanti degli ultimi tempi, dove tutto cio' che si vede non deve essere per forza reale.
E' un film spagnolo, quindi non aspettatevi lo stile hollywoodiano. Il ritmo e' lento e lo stile e' proprio da film spagnolo ( ho gia' visto alcuni horror spagnoli,interessanti, ma mancano di quel non so che....insomma, si riconoscono, come i film italiani )
Piacendomi il genere ( film intrippanti ) a me e' piaciuto!
Bella l'attrice ( anche se c'e' troppo nudo gratuito....)
Non concordo con diversi commenti sul fatto che ci sia troppo sesso gratuito, questo dimostra che non hanno capito, dopo tutto la storia si basa proprio su quello.....
Cerchiamo di far luce:
SPOILER
....dopotutto e' nato tutto dal fatto che la bambina ha voluto sedurre suo padre, quindi il film, essendo tutto un viaggio mentale nel subconscio della ragazza, e' normale che nei suoi pensieri ci fosse spesso il sesso, soprattutto con quel poliziotto infiltrato ( che poi era suo padre, che anche nella relata' era poliziotto.)
Sono convinto che ci siano molte inquadrature, molti messaggi da legare tra loro che darebbero tutto il film un senso logico.
-inizioA: una macchina rossa, un camion sbanda, un incidente ( e per una frazione si vede la macchina schiacciata sotto il palo della luce )
-inizioB: Viene ritrovato nella scena di un delitto una bambina in un angolo, sporca di sangue, con lo sguardo fisso sulla madre brutalmente assassinata.
-inizioC: una nuova psicologa ( la protagonista ) arriva in un istituto mentale, dove i malati vengono curati tramite ipnosi
-storia principale: una nuova dottoressa inizia a curare alcuni pazienti, ma qualcosa non va in questa clinica..... tante cose sono strane, che non sto adesso a riassumere.
Secondo me hanno reso bene il viaggio mentale. Quello che assistiamo, non e' altro che un miscuglio tra la realta' ( la bimba verra' ricoverata in una clinica, non ricordando piu' nulla dopo lo shock di cio' che era successo, e verra' sottoposta a sessioni di ipnosi per far tornare a galla i ricordi ) e i suoi ricordi nascosti e deformati per cercare di dimenticare.
Gli altri pazienti che continuano a ripetergli che la situazione non e' come lei crede....e infatti e' solo un sogno
Il rapporto tra la vecchia dottoressa ( nel sogno la insulta dandole della VECCHIA, probabbilmente cosi' vedeva la bimba sua madre ) e il paziente poliziotto ( non sono altro che la madre e il padre ), la continua crescita delll'invidia del loro rapporto sessuale ( per questo i continui rapporti sessuali ), le ferite che trovera' sul corpo della dottoressa non saranno altro che le pugnalate del padre quando uccidera' la madre.
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(di a.tuttle)
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darkangel ita
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mercoledì 17 marzo 2010
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film psicologico difficile da interpretare 1 di 2
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Ma lentamente tutto verra' a galla: La dottoressa diventera' una paziente ( il dottore sara' lo stesso della realta' ), verra' messa sotto iponosi ( come nella realta' ) e questo servira' a ricordare: la bimba che seduce il padre, la madre che li vede, il litigio e la morte della madre.
-presente: la ragazza si sveglia dall'ipnosi dopo aver ricordato tutto. Ma a quanto pare non dice nulla al dottore e richiede di passare un week col padre, che la verra' a prendere in macchina ( quindi si ipotizza che il padre fosse scappato e la polizia incolpo' la bimba, che in stato di shock confusionale con perdita' di memoria verra' rinchiusa in una clinica psichiatrica )
-fine-inizio: la fine si riaggancia all'inizio.
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Ma lentamente tutto verra' a galla: La dottoressa diventera' una paziente ( il dottore sara' lo stesso della realta' ), verra' messa sotto iponosi ( come nella realta' ) e questo servira' a ricordare: la bimba che seduce il padre, la madre che li vede, il litigio e la morte della madre.
-presente: la ragazza si sveglia dall'ipnosi dopo aver ricordato tutto. Ma a quanto pare non dice nulla al dottore e richiede di passare un week col padre, che la verra' a prendere in macchina ( quindi si ipotizza che il padre fosse scappato e la polizia incolpo' la bimba, che in stato di shock confusionale con perdita' di memoria verra' rinchiusa in una clinica psichiatrica )
-fine-inizio: la fine si riaggancia all'inizio. Lei in macchina col padre, la macchina rossa.....e il camion riflesso sul parabrezza che sbanda verso di loro....
Ecco, bene o male e' abbastanza chiaro, ma principalmente quello che non capisco e' il senso della frase che basta un attimo per morire.......
Ricordate che anche nel "sogno" la dottoressa ha rischiato di morire per incidente, prima evitando 1 camion poi fermandosi sul ciglio di 1 burrone.
Poi il discorso di lei della morte, fatto sia nel sogno che nella realta' prima dell'incidente:
basta una frazioni di 1 secondo, 1mm, e' niente lo spazio che ci separa dalla morte, e' un passo e a volte hai la tentazione di farlo.....e' cosi' facile morire!
Ecco, come mai sembra quasi che lei abbia richiesto del padre come se sapesse che sarebbe andata incontro alla morte? questo mi confonde....
Probabile che in effetti la storia del film inizi proprio dalla scena dell'incidente e che quindi anche il risveglio e la richiesta del padre faccia parte del passato, e proprio in quell'attimo prima di morire ripensa a tutto e al fatto che basta 1 frazione di tempo o spazio per morire ( dopotutto e' stata la stessa cosa anche per sua madre!! Se fosse arrivata a casa o un attimo prima o un attimo dopo, non avrebbe visto e non sarebbe morta )
Pero', se cosi' fosse, non si spiega nel suo viaggio mentale, come mai venga ricreato il rischio di incidente col camion, seguita dal pensiero filosofico della morte....
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guidobaldo maria riccardelli
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domenica 15 maggio 2016
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l'elaborazione del trauma
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In pieno stile spagnolo, David Carreras Solè mette in scena questo buon thriller psicologico, fortemente incentrato sull'opposizione realtà-sogno, in un costante sfasamento temporale.
Dal soggetto non originalissimo, ha il merito però di saper lavorare con sapienza con i pregi derivanti dalla tematica affrontata, immergendo in un'atmosfera onirica e financo lisergica, procedendo su di una linea spezzettata, fedele riflesso degli intricati percorsi mentali. Tutto può essere vero e tutto può essere falso in questo Hipnos, con il rischio, fortunamente non concretizzatosi, di perdere il filo del discorso principale, ben riavvolto sul finale.
Ottime le scelte scenografiche, caratterizzate dalla maestosa costruzione isolata, allo stesso momento asettica al suo interno ma con una disposizione a spirale, riflesso di una faticosa ricerca di un ricordo, protetto dalla forza dell'oblio.
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In pieno stile spagnolo, David Carreras Solè mette in scena questo buon thriller psicologico, fortemente incentrato sull'opposizione realtà-sogno, in un costante sfasamento temporale.
Dal soggetto non originalissimo, ha il merito però di saper lavorare con sapienza con i pregi derivanti dalla tematica affrontata, immergendo in un'atmosfera onirica e financo lisergica, procedendo su di una linea spezzettata, fedele riflesso degli intricati percorsi mentali. Tutto può essere vero e tutto può essere falso in questo Hipnos, con il rischio, fortunamente non concretizzatosi, di perdere il filo del discorso principale, ben riavvolto sul finale.
Ottime le scelte scenografiche, caratterizzate dalla maestosa costruzione isolata, allo stesso momento asettica al suo interno ma con una disposizione a spirale, riflesso di una faticosa ricerca di un ricordo, protetto dalla forza dell'oblio.
In parte il cast tutto, merita senza indugi la visione.
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