ralphscott
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lunedì 7 dicembre 2015
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da un dramma di arthur miller.
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Dramma cupo,serpeggia il malessere finchè la grave colpa non verrà espiata;dopo l'estremo sacrificio il futuro,momentaneamente sospeso,compromesso,può riprendere il suo avvento. Bravi attori,con il vecchio leone E.G.Robinson su tutti. Un senso di pesantezza,tuttavia,fardella la vicenda,ma è un testo di origine teatrale ed è evidente.
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paolp78
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sabato 30 ottobre 2021
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adattamento non eccezionale, grandi interpreti
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Pellicola del 1948 che porta sullo schermo cinematografico l’omonimo dramma teatrale scritto da Arthur Miller solo un anno prima.
Come tutti i film tratti da opere teatrali, anche questo paga una scrittura adatta alla rappresentazione in palcoscenico, che chiaramente non sfrutta a pieno i ben maggiori mezzi cinematografici; in questa versione il regista Irving Reis decide di restare molto fedele all’opera di Miller, rendendo purtroppo ancora più marcato tale punto debole.
Ottima comunque la sceneggiatura ed i dialoghi, sebbene questi ultimi soverchino eccessivamente le scene d’azione, che di fatto sono pressoché inesistenti: i nodi della trama vengono svelati gradualmente, consentendo alla pellicola di mantenersi sempre viva ed interessante sino in fondo.
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Pellicola del 1948 che porta sullo schermo cinematografico l’omonimo dramma teatrale scritto da Arthur Miller solo un anno prima.
Come tutti i film tratti da opere teatrali, anche questo paga una scrittura adatta alla rappresentazione in palcoscenico, che chiaramente non sfrutta a pieno i ben maggiori mezzi cinematografici; in questa versione il regista Irving Reis decide di restare molto fedele all’opera di Miller, rendendo purtroppo ancora più marcato tale punto debole.
Ottima comunque la sceneggiatura ed i dialoghi, sebbene questi ultimi soverchino eccessivamente le scene d’azione, che di fatto sono pressoché inesistenti: i nodi della trama vengono svelati gradualmente, consentendo alla pellicola di mantenersi sempre viva ed interessante sino in fondo.
Il finale conta su una trovata che francamente non mi è piaciuta, né mi ha convinto in quanto poco credibile.
Ottime le performance degli interpreti, che sicuramente costituiscono il punto di forza dell’opera: tra tutti spiccano decisamente i due protagonisti interpretati da Edward G. Robinson e Burt Lancaster che dimostrano tutto il loro talento con delle prove particolarmente vibranti, intense e coinvolgenti. Il resto del cast non annovera celebrità di prim’ordine, ma deve dirsi che tutti gli attori impiegati risultano molto in parte e straordinariamente bravi.
La narrazione scelta da Reis è molto lineare; per un’opera di questo genere sarebbe stato necessario inventarsi qualche espediente narrativo un po’ più ricercato per evitare che la verbosità della pellicola prendesse il sopravvento rischiando di produrre uno sgradevole effetto noia.
Saggiamente contenuta la durata dell’opera.
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